Dragon CRS-2
Alle 15:10 GMT del 1 Marzo, dal Launch Complex 40 di Cape Canaveral, la SpaceX ha lanciato il razzo Falcon 9 con a bordo la capsula Dragon per la missione Commercial Resupply Services-2, ovvero la seconda missione logistica della SpaceX, delle 12 programmate alla volta dell’International Space Station, nell’ambito del contratto con la NASA da 1,6 miliardi di di Dollari.
Dopo aver raggiunto l’orbita, Dragon ha manifestato dei problemi con i serbatoi dell’ossidante, tali da causare l’avaria di tre dei quattro pods di propulsori del veicolo. Probabilmente la causa del problema era il blocco di una valvola. Poche ore più tardi la situazione è stata risolta e poco prima delle 17:00 GMT Dragon ha potuto dispiegare i propri pannelli solari.
L’arrivo di Dragon sull’ISS è stato ritardato di un giorno e con Ford e Marshburn ai controlli, Dragon è stata catturata dal Canadarm2 con un’ora di anticipo sul programma, alle 10:31 GMT del 3 Marzo, quando il complesso stava sorvolando l’Ukraina settentrionale ed è stata unita al nodo Harmony alle 13:56 GMT.
Con indosso gli opportuni occhialoni e le mascherine protettive, l’equipaggio ha aperto i portelloni per entrare nella capsula Dragon, anche in questo caso con largo anticipo sul previsto, alle 18:14 GMT del 3 Marzo. Per il 5 Marzo il trasferimento di tutto il carico dalla sezione pressurizzata di Dragon è stato completato e l’equipaggio ha iniziato il processo di carico della capsula della SpaceX con il materiale da riportare sulla Terra alla fine di Marzo. Fra i primi articoli ad essere trasferiti vi sono stati due freezers scientifici General Laboratory Active Cryogenic ISS Experiment Refrigerator. Uno di essi tornerà sulla Terra con Dragon, dopo essere stato riempito con i campioni dei vari esperimenti biologici.
Il 6 Marzo, i controllori di Houston hanno guidato il Canadarm2 ad estrarre un paio di barre dal tronco non pressurizzato di Dragon per stivarle temporaneamente sull’esterno dell’ISS. Queste barre, per la precisione “grapple bars”, assieme pesano 273 kg e sono state costruite dalla Boeing con l’equipaggiamento di supporto fornito dalla SpaceX. Le barre possono essere usate per rimuovere i radiatori di refrigerazione guasti, sui segmenti S1 e P1 del traliccio principale della Stazione se ritenuto necessario.
Nel frattempo, Marshburn ha eseguito un’ecografia alla spina dorsale di Hadfield. I dottori intendono comprendere come la statura degli astronauti aumenti fino al 3 percento durante i voli spaziali a lunga durata, per poi ritornare ai valori iniziali una volta che essi fanno ritorno sulla Terra. Marshburn, ha anche intrapreso altri due giorni di lavoro con l’Integrated Cardiovascular experiment. Ford, Novitskiy e Tarelkin hanno controllato le tenute delle proprie tute da lancio e rientro Sokol, continuando i preparativi per il rientro.
Il giorno seguente Ford ed i suoi due colleghi russi hanno rimosso dell’hardware scientifico dal modulo Kibo, da riportare sulla Terra ed Hadfield ha lavorato con l’esperimento di fisica Coarsening in Solid Liquid Mixtures-3. Il 7 Marzo Ford e Marshburn hanno trascorso il primo di tre giorni dedicati alla revisione di uno dei due Carbon Dioxide Removal Assembly (CDRA) della Stazione. Essi hanno spostato l’unità dal suo rack nel nodo Tranquility, al modulo Kibo ed hanno sostituito i letti del sistema di rimozione dell’anidride carbonica con quelli di ricambio portati in orbita dalla capsula Dragon. L’11 Marzo essi hanno reinstallato l’unità revisionata nel nodo Tranquility, rimettendola in servizio.
Hadfield ha preparato Robonaut2 (R2), il robot umanoide, all’interno del modulo Destiny per un’altra serie di test comandati da remoto. Sono stati verificati i sensori delle sue dita e la sua camera all’infrarosso. A tale proposito, Hadfield ha ammesso su Twitter che “a presenza dell’umanoide a bordo era abbastanza inquietante.” L’astronauta canadese ha inoltre miscelato e processato dei campioni per l’esperimento BCAT per poi fare ritorno all’esperimento Coarsening in Solid Liquid Mixtures-3. Romanenko ha lavorato all’interno del modulo russo Zarya trasferendo ulteriore materiale dalla Progress 50. Novitskiy e Tarelkin si sono messi in contatto con il controllo di missione russo di Korolev, nei pressi di Mosca, per una simulazione del rientro sulla Terra con la loro Soyuz.
Ford e Marshburn, l’8 Marzo hanno svolto altre manutenzioni su di una serie di esperimenti scientifici e Hadfield ha sostituito le cartucce dei campioni della Materiel Science Laboratory’s Solidification and Quenching Furnace. Romanenko ha lavorato con con gli esperimenti Identification e Matryoshka mentre Novitskiy e Tarelkin hanno continuato a preparare la capsula Soyuz per il rientro. Hadfield ha descritto il weekend di riposo del 9/10 Marzo come un “Sabato di lavoro pieno, dove abbiamo rimontato il setaccio della CO2, abbiamo spostato degli esperimenti ed abbiamo caricato Dragon con il materiale da rispedire sulla Terra.”
L’11 Marzo, Ford ed il suo equipaggio hanno proseguito con la serie di giornate dedicate ai preparativi per l’atterraggio, con ulteriori controlli e con altro materiale caricato sulla loro capsula, incluso l’esperimento sui pesci Medaka. Ford ha anche cambiato le batterie dei globi volanti dell’esperimento SPHERES ed ha ripassato le procedure per un’altra sessione di tests con l’esperimento SPHERES VERTIGO in programma per il giorno seguente. Hadfield, il 12 Marzo ha lavorato con l’esperimento dell’ESA attivato dalla voce denominato Crew User Interface System Enhancement che ha come obiettivo quello di migliorare l’efficienza e l’operatività degli astronauti. Marshburn ha raccolto dei campioni da analizzare ed ha eseguito un’ispezione del Compound Specific Analyser-Combustion Products, sostituendo e calibrando le batterie in tutte le sue unità.
Il primo Comandante Canadese
La cerimonia tradizionale per il cambio di comando è avvenuta il 13 Marzo ed è stata accompagnata dall’inno nazionale canadese in onore del nuovo Comandante dell’ISS. Hadfield ha ringraziato l’equipaggio di Ford per “averci mostrato come vivere nello spazio” ed ha accettato questo suo nuovo compito con “grande umiltà”. A sottolineare l’importanza dell’evento, Sua Maestà la Regina Elisabetta II ha voluto inviare un messaggio di congratulazioni ed il Primo Ministro canadese, Stephen Harper, ha parlato con Hadfield il 15 Marzo.
Rientro sulla Terra
L’atterraggio di Ford, Novitskiy e Tarelkin è stato rinviato di un giorno a causa delle cattive condizioni meteorologiche presenti nel luogo previsto per l’atterraggio. Nebbia e pioggia ghiacciata hanno impedito agli elicotteri preposti al recupero di volare dalla loro base di Kustanai alla zona di atterraggio vicino ad Arkalyk in Kazakhstan. Vladimir Solovyev, il responsabile del controllo del volo di Korolev, ha comunicato a Romanenko che l’atterraggio era stato rinviato alle 21:03 GMT del 14 Marzo, qualche minuto prima che l’equipaggio entrasse nella Soyuz chiudendone i portelli.
Finalmente i portelli sono stati chiusi alle 20:38 GMT e la Soyuz TMA-06M si è sganciata dal modulo Poisk alle 23:43 GMT del 15 Marzo a segnare l’inizio ufficiale dell’Expedition 35 ed eseguendo la cosiddetta deorbit burn che è durata 4 minuti e 44 secondi alle 02:13 GMT del 16 Marzo. 27 minuti più tardi è avvenuta la separazione dei tre moduli in cui è composta la Soyuz ed il Descent Module è entrato nell’atmosfera terrestre alle 02:42 GMT. La Soyuz è atterrata a 58 km a nord est della città di Arkalyk alle 03:08 GMT, 1 ora e 26 minuti dopo l’alba.
Le condizioni meteo erano inclementi con nubi basse e gelo e solamente 2 dei 12 elicotteri preposti al recupero, sono riusciti a raggiungere l’equipaggio che nel frattempo stava ricevendo assistenza dai mezzi di superficie. I cosmonauti sono stati fatti uscire dalla loro capsula e sono stati collocati sulle poltroncine reclinabili riscaldati da una calda coperta, ma non essendo stata eretta la consueta tenda medica, i tre sono subito stati trasportati con un elicottero presso la città di Kustanai.
In un’intervista rilasciata dopo la missione, Ford ha ammesso: “Le cose sembrano molto pesanti e mi sento un poco confuso, tuttavia sto bene.” Novitskiy, Ford e Tarelkin hanno totalizzato 143 giorni, 16 ore e 17 minuti nello spazio, completando 2304 orbite e coprendo una distanza di oltre 98 milioni di km.
Con il prossimo lancio della Soyuz, la Russia inizierà ad utilizzare la procedura di docking veloce alla ISS, precedentemente dimostrata con alcuni voli delle Progress.
St. Patrick’s Day
Il 17 Marzo, giorno di San Patrizio (patrono d’Irlanda), Chris Hadfield ha sfoggiato una maglia verde ed un farfallino anch’esso verde, in onore del St. Patrick’s Day che viene festeggiato anche in Canada. Di seguito, ha postato su Twitter diverse splendide immagini di territori irlandesi ripresi dall’orbita; essi hanno incluso Donegal, Galway, Cork e derry. Egli ha inoltre descritto il suo lavoro in programma per il weekend, che includeva: “la fusione di stagno e piombo per delle ricerche sulla cristallizzazione, del lavoro su alcuni computers e dei preparativi per l’arrivo dei prossimi tre astronauti.”
Il giorno seguente, l’equipaggio ha iniziato la propria settimana lavorativa con Hadfield e Marshburn a scambiare un computer portatile nel Materials Science and Research Rack. Essi hanno trasferito i dati ed hanno inserito una nuova unità di campionamento e processing per l’esperimento Coarsening in Solids and Liquids Mixtures (CSLM-3) che studia come una tipologia particolare di cristalli ramificati, nota come dendriti, si formi durante il processo di raffreddamento di leghe metalliche fuse. CSLM-3 è stato portato sulla Stazione dalla capsula Dragon, e con essa farà il suo ritorno sulla Terra dopo 23 giorni.
Marshburn ha inoltre svolto un lavoro di preparazione per lo studio giapponese Marangoni all’interno del modulo Kibo, per lo studio della tensione superficiale nelle interfacce fra liquidi e gas. Romanenko ha lavorato all’interno del modulo Zvezda sostituendo i filtri ed aggiornando l’Inventory Management System di bordo.
Il 19 Marzo sia Hadfield che Marshburn hanno proseguito con il lavoro su CSLM-3 e su Marangoni rispettivamente, mentre Romanenko ha effettuato il reboot dei laptop computers, ha verificato le scansioni antivirus ed ha lavorato con gli studi osservativi russi Uragan e Ekon Earth.
Il 20 Marzo Hadfield ha lavorato con l’hardware Amine Swingbed, nell’ambito di una ricerca volta ad utilizzare dei sistemi più ridotti ed efficienti per la rimozione della CO2 dall’atmosfera di bordo.
All’interno del laboratorio Destiny, Marshburn ha aperto il Fluids Integrated Rack per installarvi i campioni per l’esperimento Advanced Colloids che studia i materiali contenenti delle piccole particelle colloidali e come variano le loro proprietà fisiche nello spazio. Romanenko ha stivato i rifiuti nella Progress 50 in vista del suo undocking.
Solo una piccola spinta
Alle 12:25 GMT del 21 Marzo, i propulsori della Progress 49 sono stati azionati per un periodo di 11 minuti e 13 secondi per alzare la quota orbitale di circa 4800 metri in preparazione all’arrivo della prossima Soyuz. Hadfield ha svolto dell’ulteriore lavoro con l’sperimento CSLM-3 ed ha scattato delle foto dei campioni del Binary Colloidal Alloy Test (BCAT). Murshburn ha lavorato l’esperimento botanico Seeding Growth che studia la crescita delle piante in microgravità in risposta alla luce. Romanenko ha dedicato altri due giorni agli esperimenti Uragan ed Ekon ed ha sostituito una valvola del serbatoio dell’acqua Rodnik nel Segmento Russo.
Il 22 Marzo l’equipaggio ha svolto una prova di routine di evacuazione di emergenza, simulando una perdita di pressione in uno dei veicoli Progress. Hadfield ha eseguito del training curando la propria efficienza come ufficiale medico di bordo mentre Marshburn ha lavorato con la Gradient Heating Furnace (GHF) all’interno del rack Kobairo di Kibo. Per fare ciò, egli ha installato le cartucce dei campioni di lega di semiconduttore ed ha misurato la resistenza isolante delle unità riscaldanti all’interno del GHF.
Il rientro di Dragon
Sempre il 22 Marzo è stato deciso il rinvio di un giorno del rientro del veicolo Dragon della SpaceX, a causa delle inclementi condizioni meteorologiche nella zona fissata per lo splashdown situata nell’Oceano Pacifico. La capsula è stata fatta staccare dal punto di aggancio di nadir del nodo Harmony alle 08:10 GMT del 26 Marzo. Con Hadfield e Marshburn ai controlli, Dragon è stato rilasciato dal Canadarm2 alle 10:56 GMT ed ha azionato i propri propulsori per l’ultima volta alle 15:42 GMT, inviandolo nell’atmosfera verso lo splashdown che è regolarmente avvenuto a 396 km al largo delle coste di Baja, California, alle 16:34 GMT.
Trenta ore dopo, Dragon è stato riportato in porto con il suo carico di 1210 kg di materiale scientifico e campioni di esperimenti.
Il 26 Marzo, Marshburn ha iniziato un periodo di 10 giorni dedicato all’esperimento dell’ESA Energy, il quale osserva il bilancio di energia negativa che gli astronauti sperimentano nello spazio, studiando l’esecuzione di specifici esercizi fisici come contromisura. Romanenko ha svolto diversi lavori di manutenzione ed ha monitorato i sistemi nel Segmento Russo.
Il 27 Marzo, Hadfield ha svolto un Reaction Self-test, che prevedeva una prova sul “breve tempo di reazione”, che ha permesso all’equipaggio di tracciare gli effetti della fatica sulla performance. Egli ha anche allestito il Minus Eighty Degree Laboratory Freezer for ISS (MELFI) con dei cubetti di ghiaccio. Più tardi, Hadfield ha installato alcuni ponticelli ed ha raccolto le misurazioni della potenza dell’EXPRESS Logistic Carrier che alloggia l’Alpha Magnetic Spectrometer-02 (AMS-02). I precedenti tests avevano indicato che le linee di trasmissione e ricezione a fibre ottiche, erano invertite e gli sforzi di Hadfield erano riusciti a riportarle nella corretta configurazione. Romanenko ha lavorato sull’esperimento biotecnologico russo Cascade che investiga il comportamento di colture cellulari in microgravità, inoltre ha trasferito altro materiale nella Progress 50.
Viaggio rapido per l’ISS
Il 26 Marzo i preparativi per il lancio della Soyuz TMA-08M/34S erano già a buon punto a Baikonur, con il razzo che aveva già completato il roll out dal suo hangar verso il pad di lancio Site 1/Gagarin. L’equipaggio era composto da Comandante della Soyuz Pavel Vinogradov (59) della RSC Energia alla sua terza missione, il Comandante dell’USN ed ex Navy SEALS Chris Cassidy (43) al suo secondo volo ed il Tenente Colonnello (Ritirato) dell’aviazione russa Alexander Misurkin (35) alla sua prima missione spaziale.
A T-5 minuti, l’ISS è transitata proprio sopra Baikonur ed il vettore Soyuz è decollato senza problemi alle 20:43 GMT del 28 Marzo. Quattro orbite e 5 ore e 45 minuti dopo, la Soyuz si è agganciata al modulo Poisk. Si è trattato del primo tentativo da parte di una capsula abitata, di avvicinamento ed aggancio alla Stazione seguendo un profilo di volo rapido, invece del consueto profilo che durava di solito 2 giorni o 34 orbite. La nuova procedura era già stata testata dai russi con gli ultimi tre lanci delle capsule cargo Progress.
I portelli fra i due veicoli sono stati aperti alle 04:35 GMT ed il complesso spaziale è ritornato ad avere un equipaggio formato da sei membri. A dispetto del fatto che la prima giornata nello spazio per l’equipaggio della Soyuz fosse durata 16 ore, i managers di missione russi hanno dichiarato che con questo nuovo profilo di volo i cosmonauti hanno trascorso meno tempo negli spazi angusti della capsula Soyuz, giungendo sull’ISS prima dell’insorgere di eventuali effetti debilitanti legati al “mal di spazio”. La manovra verrà ripetuta anche nel prossimo lancio di un equipaggio e i russi hanno avanzato anche l’ipotesi di un’ulterirore riduzione del viaggio a sole due orbite.
Il 31 Marzo Hadfield ha regalato al suo equipaggio delle uova di Pasqua ed ha scherzato facendo un Pesce d’Aprile postando su Twitter delle immagini di alieni ed UFO che “sembrano avvicinarsi alla Stazione per tentare di abbordarci!”.
Fonte: Spaceflight Magazine/British Interplanetary Society
Foto (C) di NASA/JSC/KSC
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(16 Marzo 2013) Il Comandante dell’Exp.35 Chris Hadfield festeggia a modo suo il St. Patrick’s Day.
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(26 Marzo 2013) Il recupero della capsula Dragon della SpaceX dopo la sua missione sull’ISS.
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(29 Marzo 2013) L’arrivo dell’equipaggio della Soyuz TMA-08M.