Forse è un po’ presto per parlarne, visto che il lancio è previsto per il prossimo 12 settembre dalla SLC-2W di Vandenberg AFB (finestra: 14.46-17.20), ma penso che l’ultimo volo di uno storico lanciatore meriti un certo spazio (e un certo anticipo).
Il Delta II di ULA, concluderà la sua brillantissima carriera, iniziata nel 1989 con il suo 155° viaggio orbitale. Una storia di grande affidabilità , visto che ha conosciuto solo due fallimenti (nel 1995 e nel 1997, entrambi a causa di un malfunzionamento dei booster solidi) e che, se la prossima missione avrà successo, potrà vantare ben 100 voli consecutivi riusciti.
Il lanciatore è pronto da tempo. Questa è una foto che ne ritrae un particolare, durante l’assemblaggio, nel 2015
L’immagine mostra il logo della missione, destinata ad orbitare il satellite NASA ICESAT-2. Credo non sia difficile afferrare che si tratta di una missione che ha a che fare con l’osservazione della terra e dei suoi ghiacci. Il nome completo è infatti “Ice, Cloud and land Elevation Satellite” e si tratta di un veicolo che imbarca un solo strumento, un altimetro laser (ATLAS - Advanced Topographic Laser Altimeter System) che verrà utilizzato per studiare le variazioni della criosfera legate ai cambiamenti climatici (ad esempio lo scioglimento dei ghiacciai e delle calotte polari), ma anche per altre osservazioni, “aggiungendo - come dice il Fact-sheet della NASA - una terza dimensione alle immagini piatte della terra”.
ICESat-2, che prosegue la missione di ICESat (svoltasi tra 2003 e 2009), è gestito da Goddard Space Flight Center, realizzato da OrbitalATK, pesa 1.580 kg e sarà collocato (come suggerisce il lancio da Vandenbeg in orbita polare, alle quota di 500 km con un’inclinazione di 92°).
Questa è il sito NASA dedicato alla missione: https://icesat-2.gsfc.nasa.gov/
Questo è il Fact Sheet: https://icesat-2.gsfc.nasa.gov/sites/default/files/page_files/ICESat-2%20Fact%20Sheet.pdf
Il Delta II farĂ il suo volo di congedo in configurazione 7420, ossia con 4 booster solidi e senza terzo stato. Ecco le immagini del trasferimento a Vandenberg.
Qui siamo nel dicembre del 2017 e questo è l’arrivo del secondo stadio all’edificio 1555.
Lo stadio, molto compatto, sta comodamente anche in camera vostra
Qui viene trasportato alla piattaforma SLC-2
e messo al riparo nella horizontal processing facility
Qui siamo nel febbraio 2018 ed è in arrivo il fairing presso l’edificio 836.
Anch’esso viene subito trasferito nei pressi del pad
Si raccolgono campioni dall’interno del fairing per verificare che le condizioni di “pulizia” siano adeguate.
A marzo, arriva il primo stadio (sempre all’edificio 836)
che il 17 aprile è trasportato al pad
Album flickr di NASA dedicata alla missione: https://www.flickr.com/photos/nasakennedy/albums/72157694494384695/