Altro contributo video sui preparativi della Sojuz.
Intanto Roscosmos ci informa che a Star City il comandante della Sojuz MS-13, Aleksandr Skvorcov, e il suo backup, Sergej Ryžikov, hanno iniziato l’addestramento pratico.
Qualche giorno fa (la notizia è uscita il 4 giugno) hanno effettuato un allenamento alle spacewalk nel simulatore Выход-2 (“Uscita-2”). Simulazione asciutta in questo caso.
I cosmonauti, indossando la tutina azzurra con il sistema di raffreddamento, entrano nella Orlan dal di dietro (la Orlan è un pezzo unico, con una “porta”).
Pronti per essere sollevati
Non è esattamente come essere a 0G
Eccoli al lavoro
Fluttuare, fluttano
Per l’uso degli appigli e dei “cordini” di sicurezza c’è un particolare protocollo di cui parla Samantha nel suo libro: i due “moschettoni” devono essere agganciati a due maniglie diverse e il cosmonauta si deve obbligatoriamente tenere ad un terzo corrimano. Ovviamente si può sganciare solo un moschettone per volta.
Cosa vi ricorda questa situazione?
E’ chiaramente un esame: c’è una busta da scegliere e un verbale da firmare. E’ l’esame di teleoperatore per l’attracco di un veicolo Progress, che si svolge a Star City, nella sala dei simulatori Soyuz:
In questi giorni il comandante della Sojuz MS-13, Aleksandr Skvorcov, e il suo backup, Sergej Ryžikov hanno superato brillantemente anche questo esame pratico.
Skvorcov, che ha scelto la busta n. 1, un po’ di esperienza già ce l’avrebbe, visto che nel 2010 ha dovuto eseguire davvero l’aggancio manuale di una Progress; ma, si sa, le certificazioni scadono e la tecnologia avanza, quindi bisogna ripetere periodicamente le prove.
L’esame non si svolge in un simulatore Sojuz (ovviamente) ma in un ambiente che riproduce la postazione di controllo sulla ISS:
Nella busta ci sono 4 scenari, due diurni e due notturni, che riguardano tutte le possibili porte di attracco:Zvezda, Pirs, Poisk e Rassvet. La simulazione parte con la Progress parcheggiata a 150-160 metri, poi, durante l’attracco automatico, può capitare di tutto: bisogna prendere i comandi manuali e anche far fronte a varie anomalie degli stessi.
Ryžikov ha scelto la busta n. 4.
Ma anche lui se l’è cavata brillantemente
I due hanno superato l’esame con ottimi risultati e con i complimenti di Valery Korzun, Capo della 1 ° Direzione del Centro Formazione Cosmonauti, Eroe della Federazione Russa, Pilota-Cosmonauta della Federazione Russa e presidente della commissione.
https://www.roscosmos.ru/26430/
http://www.gctc.ru/main.php?id=4636
Ma nella seconda foto, in piedi, sbaglio o vi è il mitico Jurij Ivanovyč Malenčenko (detto l’uomo che non sorride mai…)
Oggi (11/06) al Centro Formazione Cosmonauti la Commissione medica, composta da rappresentanti del CFC, di Roscosmos, dell’Agenzia federale medico-biologica, dell’Istituto di biomedica dell’Accademia delle Scienze e dei Ministeri russi della Sanità e della Difesa, ha dichiarato Aleksandr Skvorcov, e il suo backup, Sergej Ryžikov, idonei al volo spaziale.
Almeno quanto a comandante della Sojuz, il nostro Luca è in buone mani.
Il resoconto sulla preparazione di Luca Parmitano e dell’equipaggio segue in quest’altro thread:
Qui, invece continuiamo ad occuparci di razzo e capsula.
Oggi (28/06) Roscosmos ci informa che è stata ultimata la preparazione del “pacchetto” ossia l’unione del core stage con i quattro booster.
Il punto più “delicato” dei booster. Nella “scanalatura” si inseriscono i supporti che sorreggono tutto il razzo e nella punta ci sono i sensori che attivano la separazione del razzo laterale (per dettagli rivolgersi a Ovčinin e Hague )
Qualche cablaggio
I supporti che fissano il booster alla base
https://www.roscosmos.ru/26494/
C’è anche un video molto interessante non solo perché si vedono all’opera due gruiste (nell’industria spaziale russa il personale femminile non è molto comune),
ma anche perché ci sono inquadrature con dettagli che di rado vengono mostrati. Ecco qualche fotogramma di esempio. Notare anche la presenza di un tecnico che riprende le varie fasi del montaggio. Questa è una novità del post incidente Sojuz MS-10.
Interessante notare la presenza del terzo tecnico, che riprende il dettaglio del montaggio dei bulloni con una videocamera. Evidentemente si tratta di una misura di “pressione psicologica” introdotta dopo l’incidente al lancio della Soyuz MS-10.
Posso dire che questi cablaggi mi danno poca fiducia?
Spero siano connessioni temporanee per testare i sistemi a terra.
Intanto al sito 254 i pannelli solari della Sojuz MS-13 sono stati dispiegati per il test di illuminazione
Oggi l’equipaggio ha raggiunto il suo veicolo (per cui continuerei a parlare di Luca & C su questo thread).
Di buon mattino l’autobus viola e quello blu hanno raggiunto il sito 254 del cosmodromo
Ed ecco i tre colonelli in tuta
Briefing introduttivo
E poi prima ispezione alla Sojuz
Poi i tre sono andati ad indossare le Sokol
Effettuando le prove di tenuta
Quindi, di nuovo nella sala di preparazione payload, dove sono stati aggrediti da una troupe
Luca stupisce i suoi colleghi con la sua capacità comunicativa
Foto ricordo
e di nuovo a bordo. Cosa sta facendo Luca?
Si prende visione della documentazione
e di nuovo in posa
Naturalmente c’erano anche “i tre borghesi di riserva” ma di loro non ci occupiamo troppo.
Invece guardiamo il video
Per tutto ciò che riguarda il veicolo ed attività affini ne parlerei qui mentre eventuali curiosità e retroscena nell’altro (quello dedicato alla preparazione di AstroLuca). Si effettivamente adesso i due topic tendono a sovrapporsi trattando la stessa cosa. Hai fatto bene a puntualizzarlo
Si, anche perché a questo punto la preparazione e le simulazioni sono finite. Ora si fa sul serio.
Un quiz per ampliare le vostre conoscenze di russo. Nel video postato sopra, ad un certo punto, viene mostrato questo cartello:
Cosa vuol dire?
Accetto la tua sfida @robmastri Non conosco il russo, diciamo che le mie conoscenze si basano all’alfabeto cirillico. Traslitterato dovrebbe essere: avtonomnja podgotovka skafandrov traducibile come sala per la vestizione dello scafandro (= tutta sokol) autonoma. Il senso è piu o meno questo. Anche quello che si vede subito dopo nel video lo testimonia.
Ci eravamo chiesti
@RikyUnreal aveva formulato un’arguta ipotesi
https://twitter.com/RikyUnreal/status/1147158015629545473
Ma Luca gentilmente ci ha chiarito che non era un manico di scopa, ma un tubo di ventilazione . Grazie, Colonello!
Consigli per gli acquisti. Avete visto sull’ESASpaceShop la nuova collezione Beyond?
Dai, che Luca ci tiene
https://www.esaspaceshop.com/eu/collections/collections/beyond1.html
Grazie, la comprerò sicuramente
L’evento ufficiale che segna l’inizio della fase finale della preparazione della missione è l’alzabandiera all’hotel dei cosmonauti di Bajkonur. Questa mattina (06/07, mentre scriviamo sul posto è già pomeriggio) si è svolta la cerimonia.
Foto ricordo in formazione piccola e allargata
Notate l’allineamento con lo sfondo
Dopo l’alzabandiera l’equpaggio di riserva è andato in tour per Bajkonur. Ad esempio, ecco l’omaggio a Gagarin
Quando ci sono i cosmonauti le scolaresche del luogo non vanno mai in vacanza
https://www.roscosmos.ru/26528/
Edit. Ah, nel caso, l’hotel si trova qui.
Il Centro Formazione Cosmonauti integra la cronaca della mattinata con la visita dei backup al museo di Bajkonur
e la classica foto in costume kazako
http://www.gctc.ru/main.php?id=4678
E’ uscito anche il video riassuntivo
Ancora sulla foto di Parmitano nella Sojuz. A chi, un po’ distratto, confondeva il tubo di ventilazione con la bachetta usata per dare i comandi, Luca precisa che normalmente ne è dotato solo il comandante, in quanto siede nel posto centrale un po’ in basso rispetto al pannello di controllo. Normalmente l’ingegnere di volo, quello che siede a sinistra (in queto caso lui stesso), non ne ha bisogno.
Però ci sono state delle eccezioni, aggiunge. A chi sta pensando? Molto probabilmente a Samantha che, per “ragioni di taglia”, aveva espressamente richiesto di poterla utilizzare. In questo fotogramma le due “bachette” nella Sojuz TMA-15M