A Bajkonur (sito 254) è stata effettuata la prova dei pannelli solari della Sojuz. L’operazione …
…prevede l’apertura del supporto in cui è installato il veicolo spaziale, la rimozione dei pannelli protettivi dai pannelli solari e il loro dispiegamento, dopo di che speciali dispositivi di illuminazione irradiano i pannelli solari. Alla fine delle prove, i pannelli solari sono stati ripiegati e richiusi con pannelli protettivi.
Tuttavia, per ora, noi abbiamo solo una misera foto
Intanto a Star City si svolgeva la tradizionale conferenza stampa che chiude il periodo di preparazione ed esami pre-lancio. Vi hanno partecipato entrambi gli equipaggi.
In questa occasione gli astronauti non indossano la tuta, ma abiti civili o militari. Nell’equipaggio principale l’unico in divisa è Hazzaa Al Mansouri
“Per i cosmonauti è importante osservare le tradizioni che si sono storicamente sviluppate in preparazione ai voli orbitali.” sentenzia il sito del Centro Formazione Cosmonauti “Gagarin”. E infatti, ieri (05/09), dopo la conferenza stampa gli equipaggi principale e di riserva della Sojuz MS-15 si sono recati al museo del GCTC, ove è conservata una ricostruzione dell’ufficio di Gagarin, per firmare il famoso librone ricordo:
Questa tradizione sta per compiere 50 anni. Infatti è stata inaugurata, dopo la morte di Gagarin, dagli equipaggi delle Sojuz-6, 7 e 8 il 17, settembre 1969
Dopo le firme hanno visitato il museo, dove è d’obbligo la foto in posa nella sala dedicata alle stazioni orbitali e alla cooperazione internazionale nello spazio.
Sultan ci rivela uno scorcio della palestra del GCTC e un’immagine del suo allenatore Alexander che li ha costretti fino all’ultimo a lavorare sul tapis roulant e sul “macchina a pedali a mano”
Oggi (10/09) prima di arrivare gli equipaggi della Sojuz MS-15 sono partiti e la partenza implica un certo rituale.
Anzitutto (non documentata) la “colazione tradizionale con colleghi, parenti e amici”. Come è noto c’è ogni ben di Dio, ma nessuno mangia. Però si fanno molti brindisi e discorsi.
Poi ci sono da fare un po’ di foto ricordo, davanti ad icone tipicamente sovietiche
Per salire bordo è d’obbligo il berretto da fornaio. La posizione degli occupanti chiarisce il loro ruolo sulla navicella: Jessica è l’ingegnere di volo, mentre Hazzaa siede nel posto del “turista”
Bello anche il video, in cui si vedono particolari inediti, per esempio il dispositivo che serve ad areare le tute dall’esterno (come ci ha spiegato a suo tempo Parmitano, in questa occasione gli astronauti non usano le risorse della Sojuz)
Ognuno (tra equipaggi principale e di riserva) alza la bandiera del suo paese. E uno a caso (in questa occasione il russo Ryžikov) quella del Kazakistan
Poi i destini dei due equipaggi iniziano a separarsi perché, mentre i primi vanno a ripassare le procedure, i backup compiono i tradizionali omaggi floreali. A Gagarin
sara’ sicuramente stato detto, ma la ola della statua di gagarin e’ in maniera che abbia il sole tra le mani (si vede nella foto degli autografi).
la ricostruzione della tenda kazhaka e’ nella parte “storica” del museo ed e’ tradizione che tutti gli astronauti si facciano la foto in costume.
notate che l’aereo e’ piccolino e si tratta di un volo speciale per cosmonauti ed alt(r)i funzionari. La maggior parte (come facemmo noi) deve andare con aeroflot a kwizilorda e poi 3 ore di autobus (ma la strada era tenuta benissimo anche perche’ percorsa da moltissimi camion)
Non sapevo del sole fra le mani.
Hanno anche calcolato affinché accada in un determinato periodo dell’anno oppure è un po’ random a seconda di dove la si guarda?