T-11 minuti, eseguito il controllo Go/noGO finale. Tutto GO, si procede con il conto alla rovescia.
Nellâimmagine a sinistra il primo stadio che sta rientrando verso lâatmosfera, a destra il motore del secondo stadio che procede nella missione.
Il secondo stadio si è spento e lo stadio superiore si è sganciato con il carico utile (no, non câè solo lo gnomo ChompskiâŚ).
Conferma dellâapertura del paracadute del primo stadio!
Per ora è tutto⌠attendiamo immagini e foto nelle prossime ore⌠buonanotte a tutti.
Confermato lâammaraggio del primo stadio.
Il primo stadio sotto il suo paracadute.
E le congratulazioni di Musk.
E missione compiuta.
In corso il recupero del primo stadio.
Cosa rappresenta?
Il paracadute ripreso dallâinterno del primo stadio⌠Se non erroâŚ
Il primo stadio recuperato:
CI hanno dimostrato che potrebbe essere fattibile. Anche solo un anno fa non lâavrei detto.
Certo, ora dovranno esaminare bene il booster e, come dice Peter Beck, in base a quanta roba eâ sopravvissuta senza troppi danni al rientro sapranno quanto sono lontani dalla meta.
Peroâ hanno riportato indietro un booster in un solo pezzo senza disintegrarlo, facendogli attraversare apparentemente bene lo stress che, va ricordato, con un rientro totalmente passivo eâ molto piuâ intenso che facendo un reentry burn che abbatte drasticamente la velocitaâ di impatto con lâatmosfera.
E in una precedente occasione avevano giaâ dimostrato che il mid air catch funziona.
Apparentemente ci sono tutti i tasselli per unâaltra soluzione originale al âproblemaâ, promettente e con vantaggi e svantaggi diversi, adatta a circostanze diverse.
Soluzione che eâ stata trovata da un altro David, mentre ci aspettavamo qualche Golia con i soldi di megacompagnie tecnologiche o di di qualche governo con tanti contribuenti capienti o di strablasonate e secolari compagnie aerospaziali. Tanto di cappello, e grazie per aver dimostrato che il gatto eâ proprio uscito dal sacco e non ci torneraâ piuâ, che forse ci saranno piuâ attori e piuâ modi per restare nellâera dei lanciatori riutilizzabili, e che magari non ci saranno monopoli.
LâElectron è tornato nella fabbrica.
Gavin, di SpaceXFleet, ha aperto un profilo dedicato al tracciamento delle navi di recupero di RocketLab.
In questa foto si ha un probabile booster di Electron in porcinto di essere sbarcato sulla terraferma.
Nuovo articolo di Marco Carrara pubblicato su AstronautiNEWS.it