Un gruppo di altri 60 satelliti per la costellazione Starlink di SpaceX, creata con lo scopo di portare connessione veloce e a bassa latenza in tutto il mondo, in particolare nelle zone rurali e poco fornite.
Arriverà la scheda di lancio di sicuro, ma pare che la prossima missione Starlink, la 18 con i satelliti operativi e la 19 in generale, verrà lanciata da B1059, al suo sesto volo.
La missione Starlink 18 (Kelly conta come Starlink 1 quella che noi consideriamo la V0.9) è prevista per 2021-02-04T05:24:00Z → 2021-02-04T06:00:00Z, dal pad 39A, come Starlink 17. @Lupin tieni anche conto di quanto tempo passa tra due lanci dalla stessa rampa? Perchè nei commenti di Twitter si parla del più rapido turnaround del pad 39A.
@mattodeg il record attuale fra due lanci dalla 39A è di 12,0 giorni (fra Starlink 12 e Starlink 13).
Grazie mille, statistiche eccezionali
OCISLY è partita alla volta della landing zone. Chissà se vedremo come con GPS III SV04 e Starlink 12 l’atterraggio di un booster dall’altra chiatta
Dalla zona di rientro del secondo stadio si capisce che ci sarà il doppio burn per circolarizzare l’orbita. Il dowrange è lo stesso.
Dato che Starlink 18 partirà prima di Starlink 17 (e buona fortuna a non fare confusione) le GO Sister sono partite alla volta della landing zone dei fairing e vi rimarranno, probabilmente, fino alla caduta delle ogive del secondo lancio.
Hanno cambiato booster.
Dal 1059 si passa al 1060.
E avanti e indrio. Cambio l’agenda.
28 giorni per il refurbishment di questo booster. La casellina del bingo di un turnaround sotto i 60 giorni che giudicavo impossibile per ora è verde (se non sbaglio). Un trend decisamente migliorato rispetto a quello a cui eravamo abituati.
Lancio effettuato con successo (fino al SECO almeno…). Primo stadio recuperato su OCISLY.
Aspettiamo adesso il rilascio dei satelliti…
Video dell’atterraggio.
E per questo lancio doppia telemetria Speriamo rimanga così sempre.
L’ho apprezzata molto anch’io!
Ma ho notato una cosa che non mi quadra: dopo l’entry burn, la velocità continuava a diminuire. Mi sarei aspettato un’accelerazione, visto che si sarebbe dovuto trovare in caduta libera. Le grid non mi sembrano così ampie da fare un “effetto paracadute”.
Separazione dei satelliti avvenuta.
la ragione non sta nelle grid fins, che servono a guidare la direzione di discesa della primo stadio di Falcon 9, ma nella resistenza aerodinamica che aumenta enormemente non appena vengono raggiunti durante la discesa gli strati superiori dell’atmosfera
la resistenza aerodinamica aumenta così tanto man mano che si avvicina al suolo, da portare la velocità da circa 5.000 km/h a poche centinaia di chilometri orari prima della accensione per l’atterraggio, per la sempre maggiore densità dell’aria incontrata mentre si avvicina a quota zero
Wow