[2021-10-05] Sojuz 2.1a | Sojuz MS-19

Dove
MS = модернизированные системы

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ovvero “sistemi modernizzati” per google traduttore

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Qualche immagine del rientro dal fotografo NASA BIll Ingals:

28 marzo: le rappresentanze NASA (a destra) e Roscosmos (a sinistra) si incontrano, come di norma al Cosmonaut Hotel di Karaganda (Kazakhstan) per organizzare il rientro. (A dimostrazione del fatto che, i difficili rapporti USA-Russia non hanno condizionato la collaborazione tra le rispettive agenzie spaziali)

Imgur

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30 marzo. Discesa della Soyuz nei pressi della città Zhezkazgan

Portello aperto

Mark in formissima:

Ma anche Anton e Pyotr

Foto a piena risoluzione dell’album Flickr: https://www.flickr.com/photos/nasahqphoto/albums/72177720297685377

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Ma nella discesa con Soyuz gli astro/cosmo-nauti non portano il paradenti?

Con 355 giorni consecutivi nello spazio, Mark Vande Hei supera i 340 giorni di Scott Kelly. Nuovo record per un astronauta USA.

Fra gli astronauti che possono vantare una sola missione nello spazio, Pyotr Dubrov è ora quello che ha accumulato più giorni in orbita. I suoi 355 giorni superano infatti i 329 giorni di Christina Hammock Koch.

Per trovare una Soyuz che impiegasse più tempo (4,12 ore) per tornare a Terra dopo la partenza dalla ISS bisogna tornare al 2011 (Soyuz TMA-20 con 4,86 ore).

Vande Hei e Dubrov concludono la più lunga missione mai effettuata sulla ISS (355 giorni). Superati i 340 giorni di Kelly e Kornienko. Dubrov era inoltre alla sua prima missione sulla ISS per cui supera in questo i 328 giorni alla prima missione sulla Stazione di Christina Hammock Koch.

Fra gli astronauti che sono saliti a bordo della ISS “solo” due volte, Mark Vande Hei è quello che ci ha passato più tempo (523 giorni). Superati i 514 giorni di Mikhail Kornienko.

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Una ripercussione minore ma curiosa del conflitto in corso in Ucraina è il percorso dell’aereo inviato da NASA per riportare in USA Mark Vande Hei che è da poco atterrato a bordo dellla Sojuz MS-19.
Il volo di andata è partito da Colonia e ha evitato completamente il territorio russo/ucraino, così come probabilmente farà al ritorno.

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Probabilmente è un aereo militare, non poteva certo entrare nello spazio aereo Russo :wink:

Non so come e’ classificato un volo NASA, onestamente, ma e’ un Gulfstream V quindi non propriamente minaccioso, e in voli precedenti ha volato tranquillamente sopra la Russia (ad es. Karaganda → Goose Bay). I dati dei suoi precedenti voli sono visibili qui:

Questo il volo dello scorso 18/04/2021.

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Anche con un’autorizzazione al sorvolo, il rischio abbattimento non è nullo.

In realtà nemmeno i voli russi possono passare sopra quel particolare territorio russo in questo periodo, non è una questione del particolare volo dell’astronauta, ma di una situazione generale. Questo è uno screenshot che ho preso a inizio mese da flightradar24:

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Penso che ben pochi abbiano voglia di rischiare un “incontro ravvicinato” con un terra-aria!

Molta SIGINT si fa con macchine di quel tipo senza che abbiano Marche militari. Non è che se non ha i missili sotto le ali non è minaccioso.

SIGINT se ne può fare certamente in molti modi, ma restano alcuni fatti, per restare in tema:

  • si tratta di un Gulfstream registrato da anni da NASA le cui rotte sono tracciate alla pagina linkata. Prima della crisi ucraina i suoi viaggi da/per il Kazakistan passavano dalla rotta polare sorvolando la Russia, ora non più. Saranno coincidenze? :wink:
  • mi sembra chiaro che un volo NASA sopra la Russia non possa passare inosservato, e che non entri nello spazio aereo seguendo una traiettoria passante sopra non si sa bene quale installazione sui cui fare radioascolto. Insomma, non è uno U2, ma un aereo che vola lì con la specifica missione di recuperare un astronauta.

Poi oh, ognuno la veda come vuole. :person_shrugging:

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Mi autorispondo per confermare che la prima tratta di ritorno (Karaganda → Colonia) ha seguito sostanzialmente la stessa rotta dell’ andata.
La tratta Colonia - Houston (nel momento in cui scrivo ancora in volo sopra le coste del Labrador) segue invece la rotta polare.


Fonte: https://www.flightradar24.com/data/aircraft/n95na#2b534f19

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Sai, stiamo rientrando nella paranoia da guerra (nemmeno tanto) fredda.
All’epoca era molto comune usare “pretesti ragionevoli” per operazioni particolari… quindi gli aerei occidentali in URSS potevano seguire solo certi corridoi molto limitati.

Al di là di questo, penso che sia semplicemente una questione di convenienza diplomatica… se una piccola deviazione ti tiene in spazio aereo sicuro senza dover scomodare richieste internazionali, probabilmente il piccolo sovrapprezzo in carburante è ampiamente recuperato.

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Ma, banalmente, la Russia non chiuso il proprio spazio aereo a tutti i paesi “ostili”? :thinking:

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Si’ esatto. Il mio modesto punto originale era appunto sottolineare l’impatto di questa decisione sui voli legati al recupero degli astronauti di ritorno dalla ISS :sweat:.
La curiosita’ era anche, almeno per me, vedere quale sarebbe stata la nuova rotta seguita.

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Accennavi alla “capriola” fatta dalla Stazione per orientare il modulo Rassvet con la direzione del moto dell’avamposto (vettore velocità), rendendo più agevole il distacco/attracco di una navetta. Bene, Roskosmos ha condiviso una splendida clip della manovra effettuata nel 45 minuti di luce di un’orbita :astonished:

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Da una semplice foto è impossibile giudicare, ma sembra proprio in forma, come se non avesse trascorso un periodo, pure lungo, in microgravità.

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