Roskosmos ha tolto i veli all’emblema che identificherà la missione del modulo nodale Pričal. Gli elementi grafici ruotano attorno al numero cinque, declinato in varie sfaccettature come il pentagono, raffigurante appunto porte di attracco passive disponibili per l’attracco di astronavi oppure moduli. Il reparto creativo di Roskosmos ha mantenuto un fil rouge, una continuità di stile, con il logo della missione di Nauka, riprendendo elementi come la bordatura rossa e le stelle ad indentificare i moduli russi, e rivisitandone alcuni come la traiettoria degli elettroni di un atomo, qui presenti sotto forma di lobi nei lati del pentagono.
Poco fa ho menzionato dell’analogia tra le stelle e i sei moduli del segmento russo, giusto?! Roskosmos le ha distribuite in due gruppi ai lati della “fotografia” di Pričal posizionata al centro: due a sinistra e quattro a destra. Il primo identifica i nuovi componenti del segmento russo (Nauka e Pričal) mentre il secondo i moduli esistenti (Zvezda, Zarja, Poisk e Rassvet), enfatizzando con bagliore più o meno intenso le loro reali dimensioni.
Per concludere una caratteristica che di solito accomuna le effigi delle missioni con equipaggio. In corrispondenza dei lati del pentagono, posizionati all’interno della figura, trovano posto in cirillico le indicazioni sul nome del lanciatore (Sojuz 2.1b), del veicolo (Progress M-UM) e dei passeggero/i a bordo, in questo caso Uzlovoj Modul’ Pričal