Questo lancio è stato annunciato poco prima di Natale, e si tratta di qualcosa di molto strano, perché i satelliti Beidou in orbita media dovevano essere 24, comprese le riserve. L’ultimo lancio Beidou in orbita media, infatti, è avvenuto nel 2019, anno in cui ne sono stati lanciati parecchi per completare la costellazione.
Non so cosa sia successo, non so perché ne sono stati lanciati altri due.
Il fatto è che i Beidou-3 M vengono lanciati con la variante Long March 3B/E YZ-1, di fatto dedicata a questa costellazione e mai usata per nessun altro tipo di carico. L’ultimo caso provato di un booster che cade in qualche modo vicino a un centro abitato risale infatti al 2019, proprio con un lancio Beidou. Quella volta finì vicino un casale abbandonato. Comunque sempre prima di questi lanci le autorità mandano un avviso di evacuazione.
C’è da dire anche che molte delle altre varianti di Lunga Marcia più usate, in particolare CZ-2C e CZ-4B, hanno le grid fin per dirigere il rientro lontano dai centri abitati. Inoltre, c’è anche da aggiungere che prima o poi il CZ-3B verrà sostituito a lungo termine dal CZ-7. Wenchang è un po’ a corto di rampe al momento, e di recente c’è stato un lancio del CZ-5.
Tutti i rientri incontrollati dei booster del lunga marcia cadono prima della linea di Hu, una linea immaginaria che divide la Cina in due parti completamente diverse demograficamente, una densamente e una scarsamente popolata.
L’unico incidente che si registra nell’astronautica cinese è proprio relativo al CZ-3B, con il lancio di Intelsat 708 nel 1996.
Quindi sì, è vero che è finito vicino a un centro poco abitato, ma non è vero che “China don’t care”, le misure cautelative ci sono.