Forse non è proprio fallita.
Su weibo si discute che folla missione si recupera, faccio fatica a seguire perché non conosco ancora bene se chi scrive sia affidabile, comunque l’orbita è salita di quota.
Ecco una fonte più nota, McDowell, che pubblica i dati rilasciati dalla Space Force: https://twitter.com/i/bookmarks?post_id=1769838094755287307
Una manovra c’è stata, ed è stata bella grossa, ha spostato l’apogeo da 1.000 km a 132.000 km. Non sufficiente per arrivare alla Luna. Più che altro, non si sa se DRO-A e DRO-B sono ancora attaccati all’YZ-1 che ha effettuato la manovra, perché la Space Force a quella distanza non arriva a tracciare i satelliti.
Un articolo sulla situazione, basato solo sulle analisi di esperti in giro per i social, non c’è ancora nessun comunicato ufficiale emesso da chi ha organizzato la missione.
La mancata capacità della Space Force di tracciare i satelliti in prossimità della Terra lascerebbe sospettare che alla fine questi due ce l’abbiano fatta a raggiungere la Luna. https://twitter.com/planet4589/status/1781175052567785761
Non è detto ovviamente che siano riusciti a entrare nell’orbita desiderata, anzi non è detto nemmeno che siano riusciti a entrare in orbita lunare.
Non solo DRO-A e DRO-B hanno raggiunto l’orbita lunare, ma l’inserimento è proprio nell’orbita desiderata, quindi la missione è un successo al 100%. https://x.com/coastal8049/status/1840517804895732169
Il merito va un po’ anche ai satelliti stessi, grazie al loro sistema di guida autonomo. Senza di esso sarebbe stato difficile garantire comunicazioni per il recupero.
Questa è una missione sperimentale guidata da un gruppo di ricercatori di varie università ed è indipendente dal programma lunare nazionale cinese, Chang’e.
Con tre corpi, tanta pazienza e un minimo di energia gravitazionale iniziale, si arriva ovunque, a volte potrebbero essere necessari milioni di anni, ma stavolta è andata bene.