Ok, ecco i dettagli sfiziosi:
GIORNO 1
- Prima entreranno in un’orbita di 190 km x 1.200 km, verificheranno come si comporta il veicolo, soprattutto dal punto di vista termico
- Dopo i check sorvoleranno il Brasile entrando nella South Atlantic Anomaly dove una delle fasce di Van Allen è più vicina alla superficie terrestre rispetto ad altre zone del pianeta. La quantità di radiazioni qui è più alta rispetto ad altre zone del pianeta e dice che nei loro 2-3 passaggi sopra questa zona accumuleranno un carico di radiazioni pari al rimanere 3 mesi sulla ISS.
- Poi saliranno con l’apogeo a 1.400 km.
GIORNO 2
- Faranno scienza e ricerca: test di mobilità nelle tute pressurizzate in preparazione all’EVA.
GIORNO 3
- Giorno dell’EVA. L’apogeo diminuirà a 700 km, l’altitudine di crociera.
Durante l’EVA sarà depressurizzata Resilience, come già detto, ma due di loro faranno effettivamente una EVA: Jared e Sarah Gillis usciranno dalla navetta utilizzando la scala Skywalker. Sarà un test che durerà un’ora
GIORNO 4
- Non ne ha parlato.
GIORNO 5
- Non ne ha parlato, comunque è il giorno di rientro.
Nei 5 giorni faranno anche dei test di comunicazione con gli Starlink. Dice che faranno una trasmissione live importante, e per ora non vuole spoilerare niente.
Volerà di nuovo su Resilience, che nel frattempo è stata un po’ modificata con un accesso più agile per i 4 astronauti e supporti per poter muoversi meglio durante l’EVA. La zona cargo è stata ripensata e ricostruita per poter accogliere una tonnellata di ECLSS (il sistema di supporto vitale) con serbatoi di azoto e un serbatoio aggiuntivo di ossigeno. Anche l’hardware Starlink sarà messo lì. E poi c’è la scala “Skywalker” che sostituirà la cupola e servirà agli astronauti per uscire dalla navetta.
In merito alla tuta, dice che negli ultimi 2 anni sono stati testati tantissimi materiali, meccanismi per il polso, hanno pressurizzato e ripressurizzato le tute di test per più di 100 ore. Dice che la tuta che ne è risultata ha una buona mobilità, anche nelle dita, buona flessibilità anche sulle ginocchia e in vita.
Hanno fatto buona parte dei test anche a White Sands sparando sui vari materiali proiettili di 1 mm in alluminio a velocità quasi orbitale per vedere come si comporterebbe il materiale nel caso in cui fosse colpito da un detrito mentre sono in EVA. C’è anche una webcam sulle tute.