[2028-07-05] Falcon Heavy | Dragonfly

Informazioni principali

  • Il decollo è programmato per NET 2028-07-05T00:00:00, con finestra di lancio istantanea.
  • Lo stato attuale è INCERTO.

Tipo missione e orbita

Scienze planetarie - Orbita eliocentrica (Helio-N/A)

Rampa di lancio

Launch Complex 39A Map, Kennedy Space Center, Florida, USA Wiki (USA)

Lanciatore

Falcon Heavy Wiki Info

Dettagli
Costruttore SpaceX Wiki Info
Fornitore servizi di lancio SpaceX Wiki Info
Primo volo 2018-02-06
Numero stadi 3
Altezza 70,00 m
Diametro 12,20 m
Peso al lancio 1.400 t
Spinta al decollo 22.819 kN
Capacità di carico LEO: 63.800 kg
GTO: 26.700 kg
Successi/Lanci totali 11/11 (11 consecutivi)

Booster

Il lanciatore è dotato di tre booster.

  1. non ancora assegnato.2. non ancora assegnato.3. non ancora assegnato.

Ultimo aggiornamento: 2025-03-27T03:05:25 con AstronautiBOT 15.1 - Fonte: LaunchLibrary2 API

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(Traduzione automatica) Dragonfly è la quarta missione del programma Nuove Frontiere della NASA che invierà un velivolo robotico a volare nell’atmosfera di Titano, luna di Saturno, per campionare materiali e determinare la composizione della superficie in diversi contesti geologici, facendo avanzare la ricerca dell’umanità sugli elementi costitutivi della vita.

Il velivolo è un grande quadricottero a doppio rotore con una massa di circa 875 kg, dotato di rotori di 1,35 m di diametro. Può volare per diversi chilometri in un’ora ed eseguirà 1 volo per giorno su Titano (~ 16 giorni terrestri). Durante la missione prevista di 3,3 anni, Dragonfly dovrebbe coprire distanze fino a diverse centinaia di km.

Dragonfly utilizzerà un generatore termoelettrico radioisotopico multi-missione (MMRTG) per alimentare i suoi strumenti.

La suite di strumenti scientifici pianificata è:

  • DragonCam: suite fotografica
  • DrACO: esercitazione per l’acquisizione di sostanze organiche complesse
  • DraMS: spettrometro di massa
  • DraGNS: spettrometro a raggi gamma e neutroni
  • DraGMet: Geofisica e Meteorologia
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Costo del lancio per un Falcon Heavy a 256,6 milioni di dollari.
Considerata la massa al lancio di Dragon Fly e l’energia C3 richiesta dalla traiettoria EGA3+, il vettore dovrebbe volare in configurazione full expandable.
Tempo di volo di 6.4 anni con arrivo su Titano a Dicembre del 2034 (mettetevi comodi…)

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Nuovo articolo di Matteo Deguidi pubblicato su AstronautiNEWS.it.

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In questo secolo, le sonde della NASA che si basano sull’energia nucleare hanno tutte volato su razzi costruiti dalla United Launch Alliance (ULA)

Sarà prima volta che SpaceX lancia qualcosa di nucleare: l’MMRTG.

c’è una certificazione aggiuntiva richiesta per lanciare materiali nucleari, tra cui una revisione del sistema di sicurezza del raggio di autodistruzione esplosiva del razzo per garantire che non danneggi il carico utile e causi un rilascio di plutonio radioattivo. L’RTG stesso è progettato per sopravvivere a un impatto con l’oceano intatto.

Quindi, dice Berger, il lanciatore dovrà essere certificato per questo.
Quindi, chiedi io, se Berger può escludere che già lo sia, significa che ce lo avrebbero detto nel caso un MMRTG fosse già partito con uno dei tanti satelliti militari seppur segretati già lanciati da SpaceX, giusto?

Berger dice invece che farà mediamente un volo al mese (~ 30 giorni terrestri) (per circa 40 voli).

Mentre cercavo fonti interessanti e che andassero oltre al solito comunicato di NASA, sono finito in una presentazione fatta dalla Principal Investigator di luglio 2024 (che potete trovare qui, oltre che nell’articolo nostro) in cui si citavano i 30 giorni indicati da Berger (e anche dal nostro articolo un post sopra al tuo). Inizialmente si pensava di fare un viaggio ogni 16 giorni terrestri (un giorno di Titano): durante la notte si ricaricano le batterie e si attiva saltuariamente qualche strumento, durante il giorno si fanno tutte le analisi scientifiche possibili, si pianifica il volo e si inviano i dati.

Non è stato detto perché sia stato cambiato, ma potrebbe esserci una ragione scientifica.

Ricordate comunuque che Dragonfly è una missione travagliata da molti punti di vista: ha dovuto, come tutte le missioni, attraversare la pandemia e le conseguenti lacune nella catena di approvvigionamento, il problema di lavorare da casa e quant’altro. Si è aggiunta una situazione del budget molto risicata, tanto che a fine novembre 2023, alla missione è stato dato il GO rinviando però la decisione finanziaria a marzo 2024.

Il 28 novembre 2023 Lori Glaze ha annunciato che l’agenzia ha formalmente sancito il passaggio alla fase C della missione, quella di finalizzazione del design e della costruzione. Contemporaneamente ha però rimandato alla metà del 2024 la conferma formale della missione, che include anche i costi totali e le diverse cronotappe da seguire. La causa è da imputare, come detto prima, ai ritardi nell’approvazione del bilancio federale per l’anno fiscale 2025 e che già aveva portato a una riprogrammazione della Launch Readiness Date , la data per cui la missione sarebbe stata pronta al lancio: si era passati dal luglio 2027 a quello dell’anno successivo.

Cosa poi confermata effettivamente a aprile.

Ci sono stati casini anche con i lanciatori e il profilo di missione: si è passati da un lancio nel 2026 con 10 anni di crociera e un lanciatore medio (Atlas) al 2028 con un lanciatore pesante e 6.5 anni di cruise.

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