Ma la Orion non si può ricondizionare?
Alla fine è l’unico sistema che mantiene la sua integrità, perchè non sostituire i pezzi esterni bruciati nel rientro come fanno alla Dragon senza rifare tutto? Quanto costa una Orion?
NASA e le aziende che collaborano al programma Artemis stanno studiando il fattore riusabilità di Orion. Al momento è previsto un recupero parziale, ovvero che implica la revisione delle componenti più costose e meno soggette a usura. In sintesi l’elettronica, l’allestimento della capsula e altri accessori. Lo scafo pressurizzato invece si valuta la possibilità di impiegarlo per due missioni, quello di Artemis I sarà a perdere.
Una risposta più articolata l’ho data nella discussione di Artemis I
Ad oggi la Russia ha ben poco di riutilizzabile: progetti potenziali sulla carta si, nei fatti no. Rispondendo alla tua domanda, il modulo di discesa della Sojuz non viene ricondizionato. Vola una sola volta. Ritornato sulla Terra finisce nel magazzino di Roskosmos (o in una delle tante società controllate, non ricordo esattamente quale) e poi prende due strade: o viene smantellato oppure viene donato e/o venduto a musei e privati. Chiunque può avere un cimelio spaziale nella propria collezione a patto di sborsare una cifra nell’ordine dei milioni di euro. Questo in un certo senso è ritorno economico.
Identificare i moduli di discesa è facile: dopo l’atterraggio il comandante della capsula lo firma con un gessetto bianco e scrive la data del suo ritorno a casa.
i commenti sotto sono abbastanza impietosi… io mi astengo da un certo genere di commenti e spudoratamente tifo NASA, ma di certo ci ha “illusi” che almeno la Orion sarebbe stata riutilizzabile…Mi vien quasi da dire che Orion/SLS saranno il canto del cigno dei lanci usa e getta , l’ultimo derivato di una filosofia vecchia come gli albori dell’esplorazione spaziale.
Grazie per le info.
“NASA e le aziende che collaborano al programma Artemis stanno studiando il fattore riusabilità di Orion.”
Ma questi studi hanno bisogno di molti anni per essere completati? Considerato che NASA ordina adesso alte 3 Orion per un totale di 8 Orion e che nel migliore dei casi è previsto un lancio all’anno ciò significa che NASA non pensa che la Orion sarà riutilizzabile, come lo è la Dragon, non prima di 8 anni da ora…!!!
Calma, facciamo una puntualizzazione. Con “Orion” stiamo dicendo tutto e niente. Orion è il prodotto finito dell’interazione di svariati e complessi sottosistemi e alcuni di questi incidono parecchio sul costo effettivo della capsula. Mi sembra di capire che il telaio, l’ossatura portante, il vano pressurizzato che dir si voglia, sia relativamente economico e semplce da realizzare rispetto altre sezioni.
È opportuno mettere le dovute distanze tra Orion e la Crew Dragon da te citata. Sono due veicoli pensati per due profili di missioni nettamente diversi, pertanto gli stress strutturali nel breve e nel lungo periodo non sono comparabili. Un conto è rientrare dall’orbita terrestre bassa (400-1000 chilometri di altitudine), un altro è farlo provenendo dalla Luna con velocità d’ingresso in atmosfera più che doppia. Senza dimenticare gli effetti delle radiazioni e quant’altro concerne la permanenza nello spazio.
Orion ha volato una sola volta e per giunta era un prototipo. Artemis I fornirà dati più precisi per fare analisi più accurate e veritiere, tanto che NASA è stata parecchio conservativa nelle previsioni d’impiego. Vien da sé che la sicurezza ha la priorità, poi seguono in ordine d’importanza gli altri obiettivi di progetto