La cometa rilascia vapor d’acqua, come una “manichetta antincendio a pieno getto” (40 kg/s).
“When we detect water—or even its faint ultraviolet echo, OH—from an interstellar comet, we’re reading a note from another planetary system,” said Dennis Bodewits, professor of physics at Auburn. “It tells us that the ingredients for life’s chemistry are not unique to our own.”
“Every interstellar comet so far has been a surprise,” added Zexi Xing, postdoctoral researcher and lead author of the study. “‘Oumuamua was dry, Borisov was rich in carbon monoxide, and now ATLAS is giving up water at a distance where we didn’t expect it. Each one is rewriting what we thought we knew about how planets and comets form around stars.”
*nota: un UNI70 (per intenderci le colonnine rosse soprasuolo) porta 300 litri/minuto non 2.400. Non conosco bene la NFPA ma dubito che in USA abbiano manichette da 40 l/s, chi le tiene?
Sarebbe strano se non fosse strano e avesse esattamente la stessa composizione e comportamento delle comete locali.
Viene da distanze inimmaginabili, e’ stato al freddissimo nello spazio interstellare per tempi inimmaginabili attraversando mezzi interstellari forse diversi, che abbia una diversa composizione di volatili ci sta.
Buongiorno, mi chiedevo come mai nessuno cita Avi Loeb, ovviamente non intendo entrare nel merito delle sue dichiarazione(dove afferma che le anomalie di 3I Atlas potrebbero essere riconducibile ad un vascello spaziale), ma mi chiedevo perché lo stia facendo. Io mi sono dato 3 spiegazione: 1) pura provocazione per “divertirsi alle spalle degli ingenuotti” 2) Voglia di fama a tutti i costi (l’importante è che se ne parli…) 3) una provocazione positiva per la comunità di scienziati che sta diventando troppo conformista, perdendosi quindi possibili grandi scoperte (dopo Newton pensavamo di aver compreso tutta la Fisica e poi è arrivato Einstein). Personalmente protendo per l’ipotesi 3. PS: se trovate questo argomento OT per piacere spostatelo dove è più corretto, grazie
La tua ipotesi 3 dà per scontato che la comunità scientifica sia diventata conformista e non sia interessata a grandi scoperte.
Se però si approfondisce meglio la conoscenza della comunità scientifica, nonché della scienza e dei suoi processi, ci si rende conto che oggi abbiamo una comprensione molto solida dell’universo e delle sue leggi, sulle quali c’è un consenso molto maggiore di quanto Loeb e altri “scienziati ribelli” o “Davide contro Golia” vorrebbero fare credere.
Possono attenderci molte altre scoperte fondamentali, ma non sono quelle di Loeb e altri ribelli. Queste scoperte arriveranno probabilmente dalla scienza “noiosa”, cioè quella che lavora in silenzio con metodi rigorosi e non agita l’attenzione mediatica.