Dipende da cosa si intende oggi per “Compagnia di Bandiera”, a mio parere se con questo termine si intende una compagnia con partecipazione statale… beh i risultati si vedono e credo sia oggi anacronistica intesa come è intesa all’Italiana… se invece si intende una Compagnia di riferimento per un Paese credo sia invece indispensabile, soprattutto per l’Italia , ma anche per le esigenze di industria, turismo e commercio.
La tua domanda ha dei notevoli risvolti, anche politici, ma confidando nella serietà di ognuno, a partire da me stesso, spero che la discussione evolva senza provocazioni. E sono sicuro che il tuo intento è questo. Tutto ciò premesso, penso che al paese serva principalmente un sistema di trasporto aereo capace di autosostenersi, con una riconfigurazione della rete aeroportuale seria e non eccessivamente frammentata, come è attualmente, sottoposta alle avances di ogni sindaco di capoluogo. Avendo una capacità aeroportuale seria, penso che il concetto di compagnia di bandiera possa apparire in secondo piano per le tratte nazionali, dove chi ha convenienza a operare rotte point to point, lo fa e basta (dalle low cost, in primis). Diverso è il caso delle rotte intercontinentali, che fanno fare utili alle compagnie tradizionali, ossia le non low cost. Il non avere compagnia di bandiera impone che le tratte intercontinentali siano servite dai grandi hub e dalle compagnie nelle proprie basi operative. Per questo a mio parere serve una oculata compagnia di bandiera capace di ragionare però in termini di mercato, di domanda/offerta e nella capacità di portare avanti proprie ed ovvie alleanze con coloro che non tendano a cannibalizzare solamente il traffico aereo.
Intendi dire che solo le compagnie di bandiera possono garantire la gestione delle tratte intercontinentali? Cosa distingue una compagnia di bandiera da una “semplice” grande compagnia aerea? Non mi è chiaro cosa si intenda, soprattutto in questo momento, per “compagnia di bandiera”.
Diciamo che è più facile, per una compagnia di uno stato diverso dal “tuo”, gestire i voli a lungo raggio dalle proprie basi in patria, ricavandone maggiore vantaggio in termini di logistica e di sfruttamento delle proprie infrastrutture aeroportuali. Il tutto anche se il “tuo” aeroporto avrebbe le potenzialità di reggere voli a lungo raggio, sia come domanda, sia come capacità di gestione infrastrutturale. Ovvio che molte compagnie non ragionano in questi termini, solitamente quelle che nel proprio paese hanno una logica multi-hub.
Perchè solitamente le tratte internazionali e intercontinentali sono basate su una logica feeder-hub, ovvero è necessaria una rete di collegamenti regionali che portino i passeggeri sugli hub dai quali vengono operate le tratte a lungo raggio.
Una compagnia che operi esclusivamente sul lungo è insostenibile a meno di accordi molto stretti di collaborazione con altre Compagnie che la alimentino in termini di passeggeri, mentre una regionale può benissimo vivere come giustamente detto da AJ in un’ottica più ristretta, ma un Paese ha necessità di collegamenti internazionali e intercontinentali.
Ora, non è detto che una Compagnia di bandiera debba per forza essere partecipata dallo Stato relativo, anzi, probabilmente oggi ne rimangono poche di questo tipo, e le più grandi al mondo, probabilmente esclusa Air France sono completamente private.
Che ci sia almeno una compagnia di riferimento in un Paese credo sia fondamentale allo sviluppo di esso, e a maggior ragione in un Paese come l’Italia che oltre alle necessità di spostamento classiche può mirare ad avere una Compagnia che supporti il turismo, settore fondamentale per noi.
Forse sarebbe interessante per lo sviluppo di questa discussione, fare un elenco dei paesi che hanno e di quelli che non hanno una compagnia di bandiera. Potrebbe servire per ragionare meglio su questo tema! Che ne dite?
Interessante il fatto che questo articolo considera compagnie di bandiera anche quelle che sono possedute in toto da un’altra compagnia come KLM. Intesa in questo senso, praticamente tutti gli stati hanno un loro carrier di bandiera.
Infatti, come ha detto Alberto, non per forza la compagnia di riferimento deve essere a compartecipazione dello stato che rappresenta e non per questo la propria nazione, che non avrebbe una “compagnia di bandiera” nel senso tradizionale del termine, andrebbe a risentirne dal punto di vista dell’indotto e dei posti di lavoro.
Quindi non avrei ritenuto motivo di catastrofe nazionale l’eventuale ed ipotizzata cessione del nostro carrier ad Air France.
Ovviamente IMHO
Beh catastrofe no, però un grosso svantaggio si, perchè nella logica feeder-hub illustrata sopra, AirFrance-KLM avrebbe avuto tutto l’interesse a mantenere i propri hub (Parigi e Amsterdam) alimentando i propri voli intercontinentali da questi aeroporti a svantaggio di quelli Italiani. In pratica allargando il proprio bacino d’accoglienza comprendendo anche l’Italia a scapito di Roma e Milano… e se si considera che la Francia è uno dei più grossi rivali turistici dell’Italia… i conti sono presto fatti…
Molto OT: la Francia e’ uno dei maggiori “rivali” turistici dell’Italia soprattutto perche’ ha una vera politica per il turismo, non solo per la compagnia di bandiera. Per esempio in Francia anche i piu’ prestigiosi ristoranti devono PER LEGGE avere un menu turistico. In Italia (vado decine di volte all’anno dai parenti in Toscana, quindi queste cose le vedo coi miei occhi…) la politica per il turismo e’: venite che vi spenniamo ben bene, e poi se non tornate non capiamo il perche’…
Vero… da toscano, confermo!
Purtroppo e vero.
Non tutti si comportano così, ma c’è addirittura chi si lamenta dell’eccessivo ed invadente afflusso turistico.
Forse perché non coinvolti direttamente nell’economia turistica.
Non capiscono che alla fine il giro dei soldi va a finire anche nelle loro tasche.
Confermo anch’io da ligure! E aggiungo che la Liguria è famosa per i prezzi salatissimi imposti ai turisti, sopratutto dagli alberghi, che oltretutto non offrono nemmeno dei pacchetti comprensivi di sdraio e cabine come mi risulta facciano gli alberghi della Romagna o sbaglio? Scusate per aver proseguito l’OT ma come ligure orgoglioso delle bellezze della sua terra e molto dispiaciuto di come vengano poco e male sfruttate, mi sono sentito parte in causa!