Ehm, scusate, ma le matite LVDT lavorano da decine di anni assolutamente nello stesso modo… due bobine statiche ed una che si muove rispetto alle altre due…
Io costruisco strumenti che ne utilizzano a decine e una risoluzione di 0,1micron è (100nm) è abbastanza fattibile, costo: 300 euro la matita e 300 euro il condizionatore che controlla le bobine…
Anvedi! Quindi non è niente di nuovo.
Ho trovato la storia particolarmente interessante però. In particolare l’idea di dare in mano ad una scuola brevetti da commercializzare.
Beh, questo non è proprio una matita LVDT, è un sensore di posizione con due bobine dall’altro lato dello specchio. Comunque il principio è sempre quello (la D in LVDT sta per “differential”)
Secondo me bisogna sempre fare un pò di tara alle affermazioni degli uffici stampa.
Sì, è come la questione del profilo alare supercritico, che sembrava inventato di sana pianta dall’ingegnere Whitcomb. In realtà, spulciando qua e là sembra che la storia non sia esattamente così. Semplicemente prima di lui nessuno aveva chiesto il brevetto. La gara di chi l’ha inventato prima esiste dalla notte dei tempi. A volte riesco a recuperare informazioni aggiuntive, altre volte mi ci vorrebbe un’ulteriore giornata di ricerca… e se la cosa non mi tocca sul vivo opto per il semplice sunto di NASA. Ma mi fa piacere che siate attenti!