A Torino nascerà lo "Shuttle" del futuro?

Riporto un aritcolo presente su “La Stampa” di oggi, qualcuno ha maggiori informazioni, link utili o quant’altro possa dare un’idea più chiara o perlomeno confermare quest’articolo?

29/1/2007 (8:51) - SARÀ UTILIZZATO PER VOLI VERSO LA LUNA E LE STAZIONI ORBITALI
A Torino nascerà
lo “shuttle” del futuro

Progetto euro-russo-giapponese, Alenia in prima fila
ANTONIO LO CAMPO
TORINO
La navetta spaziale del futuro potrebbe nascere a Torino. Un fatto è certo: lo studio di progetto preliminare é già in corso, ed è una collaborazione tra le agenzie spaziali europea, russa e giapponese (JAXA), per sviluppare una futura navetta per il trasporto degli astronauti, più piccola dell’attuale shuttle americano, ma più versatile e tecnologicamente avanzata.
E’ uno degli spunti più interessanti emersi nel recente convegno che si è tenuto all’Unione Industriale, dal titolo «L’esperienza spaziale di Alcatel Alenia Space e le applicazioni di terra», organizzato dal Club Dirigenti Tecnici di Torino.
«E’ un progetto - spiega Piero Messidoro, direttore dell’Ingegneria nella Business Unit Infrastrutture Spaziali e Sistemi di Trasporto di Alcatel Alenia Space - che vede coinvolte le competenze del gruppo industriale che ha sede a Torino, da anni impegnato in vari elementi e strutture della stazione spaziale internazionale e più recentemente anche in programmi collegati ai sistemi di trasporto di nuova generazione».
«Di questo progetto trilaterale - aggiunge - noi siamo coinvolti per la parte europea, in particolare per gli aspetti termomeccanici e di configurazione relativi alla cabina pressurizzata sia per il modulo orbitale sia per quello di rientro con particolare riferimento per quest’ultimo alle protezioni termiche ad alta temperatura».
«Il programma - conclude l’ingegnere di Alcatel - nasce da un progetto russo, quello della navetta Klipper, avviato dall’industria già responsabile dello sviluppo e produzione della navicella Sojuz, la RSC-Energhja, e vedrebbe una prima fase di riconfigurazione dell’attuale navicella ed una seconda orientata allo sviluppo del nuovo concetto alato. Il nuovo veicolo é appunto destinato a sostituire la Sojuz, e si dovrà affiancare, sia per i voli verso la stazione orbitante, sia per i viaggi di astronauti verso la Luna, al nuovo sistema di trasporto americano denominato Orion».

Link all’articolo:

http://www.lastampa.it/Torino/cmsSezioni/cronaca/200701articoli/1244girata.asp

ciao

By Regulus

Oh bella lì! “Eppur si muove” direbbe qualcuno…
Qualche cosa sotto sotto allora c’è… il programma descritto sembra quello pronosticato qualche mese fa da Sevastyanov… vediamo cosa salta fuori…

Un paio di domande mi vengono subito in mente per Peppe, questa è una quasi ufficializzazione che Alenia è fortemente coinvolta nel programma, visto che si parla di una “derivazione” dal Klipper e visto che Alenia è anche coinvolta nello studio dell’Aries, è possibile che questo “veicolo” possa essere un po’ meno Klipper e un po’ più Aries? E che quindi si possa poi proseguire, magari non in ogni dettaglio, ma a grandi linee sul Concept a cui partecipi?
Non so come la prendi una notizia del genere, ma secondo me non è proprio da buttare…

Ovvio che se fosse una notizia confermata, anche uno straccio di memorandum d’intesa o fase preliminare sarebbe un’ottima cosa, perchè concretizzerebbe le voci di corridoio sul progetto europeo-russo … Certo che noi appassionati siamo abituati alla cacofonia della stampa nazionale su questi progetti (forse il titolo l’ha un po’ sparata in grande…)

Comunque in bocca al lupo ad AAS per le attività preliminari … non sia mai che ESA finalmente decidesse di iniziare con collaborazioni serie per un accesso allo spazio… :smiley:

lo “shuttle del futuro” secondo me è un proggetto composto solo di profitti, in quanto le agenzie coinvolte (per fortuna anche l’ ESA) potrebbero finalmente vantare di un proprio veicolo di trasporto!!! :smiley:

La notizia è sicuramente molto interessante, anche perchè studiando al Polito non posso che intravedere degli sbocchi lavorativi per me e quelle come me che presto si laureranno…tuttavia rimango sempre scettico di fronte a queste notizie…spesso ci si fa ammaliare dalle belle presentazioni in power point, dalla bella grafica, ma quanto e cosa bolle davvero in pentola? Voglio dire è da anni che le agenzie russe e europee stanno cercando di progettare un loro mezzo per l’accesso in LEO però non mi sembra di vedere molto…tanto per far un esempio sto Klipper si fa o nn si fa? si fa la euro-soyuz o no? si fanno tutte e due le cose? Dal disegno che c’è nell’articolo de La Stampa sembra il Klipper…

in sostanza mi sembra che in sti anni i fiumi di parole e designi non sia mancato però sulla rampa di lancio si vedono sempre gli stessi razzi…inolte mi domando Alenia è in grado di affrontare il progetto di un veicolo spaziale? ok hanno fatto buona parte dei moduli della ISS ( ed è stato un lavoro eccelente) ma un veicolo alato è un altra cosa…se non ho capito male ad Alenia è affidato il compito del progetto del rivestimento termico del modulo di rientro…Alenia ha il know-out necessario?

Entrando nella palazzina 90 che è uno dei due edifici di Alenia Spazio (nell’altro ci sono le clean room per l’integrazione dei sistemi) sulla sinistra c’è o per lo meno c’era il modello in scala 1:1 di una piccola capsula che portata in quota doveva servire a studiare il campo ipersonico…di sta capsula non ricordo neanche il nome…e non a caso visto che non ha mai volato anche se molto interessante…morale della favola per progettare un rivestimento termico di un veicolo di rientro bisogna avere un bel po’ di conoscenza che deriva dal fare prove sperimentali in galleria del vento ipersonica e non solo…sinceramente vedendo quello che ha fatto finora Alenia, non mi sembra che abbia le capacità per farlo…certo teoricamente si possono fare tutti gli studi ma è necessario avere anche dei risultati concreti derivati dalla sperimentazione per poi mettersi a costruire qualcosa di concreto…se non ci sono bisogna ottenerli ovviamente investendo molti fondi che porteranno via molti anni e lascieranno il salvadanio vuoto senza soldi per poi costruire veramente qualcosa…

per concludere non voglio affatto sembrare un detrattore di Alenia però vorrei essere realistico senza illudermi che questo sia finalmente un progetto che andrà in porto…se andrà in porto credo che per quel tempo avrà già dei figli grandi…

Per quanto riguarda il Klipper non c’è niente che faccia presagire che il progetto si sia arenato da qualche parte, anche perchè è poco tempo che è ufficialmente uscito allo scoperto e per ora la Russia sta seguendo quello che si è prefissa, quindi non vedo troppe incertezze nel percorso che vorrà seguire (almeno quello è chiaro):
http://www.energia.ru/english/energia/news/news-2006/public_07-01.html

Per la possibile collaborazione io sono fiducioso, ma volevo sentire Peppe cosa ne pensava, forse però non aveva visto il thread… :wink:
Per le conoscenze su aerodinamica ipersonica e rientri penso che si faccia molto affidamento sulle capacità del CIRA e dei suoi impianti i quali sono all’avanguardia non solo a livello europeo (sbaglio?) e poi l’USV non ti dice niente? dovrebbe testare proprio queste zone dell’inviluppo.
Sulla collaborazione ESA-Russia onestamente me la auguravo e continuo ad augurarmela perchè spero che la russia faccia da locomotrice “trainante” per un Europa che stenta a fare i primi passi… in questo secondo me potrebbe incastrarsi benissimo il progetto Aries al quale partecipa Alenia, la quale secondo questa notizia ha siglato questa partnership importante per lo sviluppo di un mezzo per il rientro, solo coincidenze? Se il Klipper si trasformasse un po’ in Aries? Peppe aiutami tu…

Al momento, e per quanto ne so, non sono previste “integrazioni” tra il Kliper e l’ARIES, nati per scopi ed in scenari diversi, pur assolvendo (quasi) agli stessi compiti…

mi domando Alenia è in grado di affrontare il progetto di un veicolo spaziale? ok hanno fatto buona parte dei moduli della ISS ( ed è stato un lavoro eccelente) ma un veicolo alato è un altra cosa...se non ho capito male ad Alenia è affidato il compito del progetto del rivestimento termico del modulo di rientro...Alenia ha il know-out necessario?

Beh sivodave, tieni conto che Alenia (ora AAS) ha in passato almeno affrontato studi di fattibilità per il CRV della ISS poi annullato. Da qualche parte dovrebbe ancora esserci nella sede di torino il mock up fisico…
il know-how necessario ancora “vagante” penso che lo stiano acquisendo con il programma Expert, il modulo di rientro europeo per lo studio dei rientri orbitali… un po’ come Alenia Aeronautica con lo Sky-X, il dimostratore tecnologico italiano di UAV. Ora si pensa al nEUROn, un velivo UAV che volendo protrebbe già essere adottato in campo bellico (ahimè…). Tieni conto poi che in AAS vi è particolare attenzione al controllo termico dei veicoli (oltre a guida e controllo, strutturale, comunicazioni, …) quindi l’aggiunta di uno scudo termico non lo vedo così impossibile! Non è una ditta che fino a ieri faceva scooter e automobili! :stuck_out_tongue:

Entrando nella palazzina 90 che è uno dei due edifici di Alenia Spazio (nell'altro ci sono le clean room per l'integrazione dei sistemi) sulla sinistra c'è o per lo meno c'era il modello in scala 1:1 di una piccola capsula che portata in quota doveva servire a studiare il campo ipersonico...di sta capsula non ricordo neanche il nome..e non a caso visto che non ha mai volato anche se molto interessante....

per concludere non voglio affatto sembrare un detrattore di Alenia però vorrei essere realistico senza illudermi che questo sia finalmente un progetto che andrà in porto…se andrà in porto credo che per quel tempo avrà già dei figli grandi…

EEh,all’ingresso della palazzina 90 gli hanno fatto il restyling… stile AAS… grigio e arancione… con i modellini dei sistemi più interessanti che fino ad oggi l’azienda ha realizzato…
Che vada o non vada in porto, sono daccordo con te, questo progetto è importante, anche se… appunto… va o non va in porto?! :smiley:
Ciao!
Diego

Per quanto riguarda il Klipper non c'è niente che faccia presagire che il progetto si sia arenato da qualche parte, anche perchè è poco tempo che è ufficialmente uscito allo scoperto e per ora la Russia sta seguendo quello che si è prefissa, quindi non vedo troppe incertezze nel percorso che vorrà seguire (almeno quello è chiaro): http://www.energia.ru/english/energia/news/news-2006/public_07-01.html

Per la possibile collaborazione io sono fiducioso, ma volevo sentire Peppe cosa ne pensava, forse però non aveva visto il thread… :wink:
Per le conoscenze su aerodinamica ipersonica e rientri penso che si faccia molto affidamento sulle capacità del CIRA e dei suoi impianti i quali sono all’avanguardia non solo a livello europeo (sbaglio?) e poi l’USV non ti dice niente? dovrebbe testare proprio queste zone dell’inviluppo.
Sulla collaborazione ESA-Russia onestamente me la auguravo e continuo ad augurarmela perchè spero che la russia faccia da locomotrice “trainante” per un Europa che stenta a fare i primi passi… in questo secondo me potrebbe incastrarsi benissimo il progetto Aries al quale partecipa Alenia, la quale secondo questa notizia ha siglato questa partnership importante per lo sviluppo di un mezzo per il rientro, solo coincidenze? Se il Klipper si trasformasse un po’ in Aries? Peppe aiutami tu…

In ESA il programma di riferimento è Aurora, ed i soldi disponibili per differenti progetti di esplorazione europei devono necessariamente arrivare da questa sorgente.

Cito testualmente: “Requirements for transportation systems: The definition of an international reference architecture will directly develop long-term requirements for future transportation systems. Through this the results will directly affect the definition of requirements for the future mission and design of the Advanced Crew Transportation System which is proposed to be developed in cooperation between Russia, Europe and Japan.

L’ESA, guardando alla architettura e scenario Internazionale da cui non può prescindere (quindi nessun piano autonomo), ha poi considerato le seguenti priorità: “The following studies have been identified as priority, since they are based on large amount of work performed in past programmes:
• definition of variable ballistic coefficient re-entry test for planetary and Earth applications
• preparation of a high-velocity atmospheric re-entry flight test for crew and cargo vehicles
• rendezvous and docking technologies development approach.”

Queste sopra sono le attività finanziate da ESA per lo “space trasportation”