Negli ultimi abbiamo assistito ad una forte riduzione del costo del lancio dei razzi. E la tendenza in corso è destinata ad accentuarsi nel prossimo futuro.
Gli esempi europei sono: il dimezzamento del costo del razzo Ariane 6 rispetto al 5, il progetto Prometeo punta a ridurre il costo del motore Vulcain da 10 a 1 ml. Proprio di questi giorni è l’assegnazione di un contratto che grazie alla stampa 3D riduce i componenti delle turbine da oltre 100 a 2.
La stampa 3D pare l’aspetto che più sta incidendo in questo processo, i vantaggi sono:
- riduzione della complessità, in quanto si possono costruire in un unico blocco più componenti
- maggiore affidabilita
- minor rischio di errore umano
- minor ricorso a fornitori
- riduzione dei tempi di costruzione ed assemblaggio.
Altre tendenze che sono sempre esistite ma che forse si sono accentuate recentemente, sono:
- l’utilizzo di nuovi materiali in % sempre maggiore (nuove leghe, fibra di carbonio, Kevlar, ecc)
- il miglioramento dei sistemi propulsivi precedenti(per esempio l’evoluzione del Merlin) e la progettazione di nuovi (in molti stanno già testando i motori a metano e ossigeno)
- miglioramento dell’elettronica: + prestazioni, + monitoraggio e controllo, + velocità di progettazione e - peso
Tendenze attuali:
- riusabilità spinta (non solo la navetta)
- utilizzo dello stesso motore (adattato) per i diversi stadi
Il risultato di tutti questi avanzamenti è che il Falcon Heavy costa ($/Kg) un settimo del Delta IV
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Prometheus
Esempi di applicazioni della stampa 3D