Accordo verbale per il mantenimento dell'ISS fino al 2020 [0902-ISS]

Il presidente della RSC Energia Vitaly Lapota ha dichiarato che la Russia ed i suoi partners internazionali per la costruzione e la gestione dell’International Space Station, hanno stipulato un accordo verbale per il mantenimento della stessa fino al 2020. La dichiarazione è stata resa durante una conferenza stampa avvenuta a Mosca lo scorso 5 Gennaio.
I partners internazionali della Russia sono USA, Canada, Giappone ed ESA.

Nonostante il fatto che a partire dal prossimo mese di Maggio, l’equipaggio della Stazione passerà da tre a sei membri, Lapota ha ribadito che la Russia non varierà il numero di voli programmato per il 2009, nonostante la grave crisi finanziaria mondiale, mirando a 39 lanci, contro i 27 dello scorso anno.

Se la notizia sarà confermata e sottoscritta nero su bianco sarà, innegabilmente, una gran bella notizia! :clap: :clap: :clap:

E ci mancherebbe pure.
Con quello che è costata…

Notizia fantastica!
Anche se è meglio aspettare una conferma prima di gioire e stappare lo spumante!

Se ne parla da un po’ di questo possibile prolungamento, ma ancora non si è mai visto niente di scritto…
Speriamo che sia la volta buona…

Non era nemmeno pensabile dubitarne…
e vedrete che ci saranno altri accordi nel seguito :ok:

Di questo personalmente dubito, con un’estensione al 2020 sono già molto probabili degli interventi strutturali per superamento del limite di vita… i costi di gestione oltre tale data (ammesso che tutti vogliano continuare, cosa di cui dubito) sarebbero esponenziali.

Mi spiace ma non sono d’accordo.

L’esperienza dimostra come le strutture spaziali siano, in genere, molto longeve.
In questo la ISS non dovrebbe fare eccezione, specie considerando la sua filosofia progettuale “modulare” che consente di rimpiazzare i moduli esistenti o espandere la configurazione a piacimento (a patto di avere i soldi).

Personalmente ritengo che la ISS sarà sopra le nostre teste anche oltre il 2020 dato che al momento, aldilà di qualche vaga dichiarazione, non ci sono autentici progetti per il post-ISS.

La ISS è costata molto e per far fruttare bene l’investimento bisogna sfruttarla tanto, anche temporalmente.
Certo costa ma non si può pretendere che eventuali e futuri progetti di stazioni spaziali (a meno che non si ritorni a laboratori temporanei tipo Salyut/Skylab) costino meno sia in termini di messa in orbita che di handling.

In effetti bisognerebbe fare un po’ di conti…
La ricerca in LEO è necessaria? Quanto?
Se la risposta è si (secondo me senza ombra di dubbio è SI CERTO) e anzi molto necessaria, allora le varie agenzie dovrebbero incominciare a fare degli studi e capire se è più conveniente (economicamente, temporalmente, e qualsiasi altro aspetto vi venga in mente) progettare ex novo tutto eventualmente in joint venture, costruire i pezzi, inviarli in orbita e assemblarli oppure partire da qualcosa che è già lì senza dover spedire tutto su e che basta “rivitalizzare” investendo i soldi in nuovi moduli sostitutivi o di ampliamento…

Si capisce quale è la mia opinione? :grin:

Io invece sono d’accordo con Alberto… i moduli della ISS sono stati progettati per avere una certa vita operativa, e questo non vale solo per la struttura :la prima cosa che mi viene in mente è l’MDPS, ma poi c’è anche da considerare la vita di equipaggiamenti che non sono ORU, tipo le pompe del TCS di Columbus.
Prolungare troppo la vita della ISS potrebbe significare iniziare a pensare la sostituzione in orbita di questi equipaggiamenti. Prima di tutto c’è da vedere se questo è possibile, e poi c’è da vedere quanto viene a costare…

In più va aggiunto che già ora in USA c’è molta discussione sull’effettiva utilità della ISS, e da qui al 2020 ci saranno almeno altre 2 elezioni presidenziali. Non si puo’ sapere quanto investiranno le varie nazioni nella ISS senza sapere in che condizioni sarà la politica internazionale da qui a 10 anni…

Assolutamente vero, tanto che si stanno valutando proprio in questi mesi i costi delle modifiche alla struttura necessaria per la prima eventuale estensione al 2020, e già questi sono motivo di discussione.

Beh non sto dicendo che non sia in grado di proseguire, anche se la vita utile era di 15 anni sono assolutamente convinto anche io che possa venir superata, il fatto è che per poterlo fare sono necessari interventi mirati di mantenimento della funzionalità e questi costa, bisogna vedere chi e se qualcuno valuta conveniente affrotnarli.

Certo costa ma non si può pretendere che eventuali e futuri progetti di stazioni spaziali (a meno che non si ritorni a laboratori temporanei tipo Salyut/Skylab) costino meno sia in termini di messa in orbita che di handling.

Hanno però diversi vantaggi, a volte non trascurabili, come l’ambiente microgravitazionale meno perturbato per effettuare ricerca… non è automatica ne l’una ne l’altra scelta in fatto di “migliore o peggiore”.

ALBYZ: Di questo personalmente dubito, con un'estensione al 2020 sono già molto probabili degli interventi strutturali per superamento del limite di vita... i costi di gestione oltre tale data (ammesso che tutti vogliano continuare, cosa di cui dubito) sarebbero esponenziali.
ARCHIPEPPE: Mi spiace ma non sono d'accordo.

L’esperienza dimostra come le strutture spaziali siano, in genere, molto longeve.
In questo la ISS non dovrebbe fare eccezione, specie considerando la sua filosofia progettuale “modulare” che consente di rimpiazzare i moduli esistenti o espandere la configurazione a piacimento (a patto di avere i soldi).

Personalmente ritengo che la ISS sarà sopra le nostre teste anche oltre il 2020 dato che al momento, aldilà di qualche vaga dichiarazione, non ci sono autentici progetti per il post-ISS.

Io credo che entrambi abbiate ragione.
Fino a quando sarà possibile,la ISS sarà sulle nostre teste.
Se,come dice Albyz verrà deorbitata,è perchè sarà impossibile mantenerla logisticamente,o perchè i partners decideranno che i soldi messi nella Stazione Internazionale sono assolutamente necessari per altre cose.
Non si abbandonerà la Stazione a cuor leggero.

La ISS è costata molto e per far fruttare bene l'investimento bisogna sfruttarla tanto, anche temporalmente. Certo costa ma non si può pretendere che eventuali e futuri progetti di stazioni spaziali (a meno che non si ritorni a laboratori temporanei tipo Salyut/Skylab) costino meno sia in termini di messa in orbita che di handling.

A questo proposito,pensate che il recente ventilato ritorno da parte Europea e Russa a futuri piccoli laboratori orbitali sia un segnale in questo senso,o piuttosto un volersi premunire contro ogni evenienza?
e inoltre un piccolo laboratorio modulare tipo Saljut ha un rientro maggiore in termini costi benefici rispetto ad una grande stazione come la ISS,o anche soltanto al suo mantenimento in funzione dopo il 2020?
Vi anticipo il mio pensiero su quest’ultimo punto : forse in linea di principio si,
ma la ISS è già lassù,qundi tanto vale sfruttarla il più possibile (o almeno finchè i costi non divengano assolutamente proibitivi).
Inoltre non dobbiamo dimenticare che il più grande esperimento a bordo della stazione è la collaborazione internazionale.
Forse vale la pena di spendere un pò di più in termini di fondi e di fatica per preservare questo patrimonio.

Ogni volta che in America si stancano di un programma, e lo vogliono cambiare, tirano sempre fuori la solfa se può servire o no!
Se davvero è dubbiosa la sua utilità, perchè l’hanno realizzata? potevano pur risparmiare quei soldi ed utilizzarli per altri fini!
Dal mio pto di vista, l’hanno realizzata solo per voler dimostarre ancora la loro superiorità rispetto alle altre nazioni del Mondo.

Quale modo migliore di una collaborazione internazionale.

Boh sai, prima di tutto c’è da considerare che ogni 4 anni cambiano presidente e governo… in più si aggiunge l’eterna diatriba tra volo spaziale umano e robotico, e sull’utilità effettiva dell’uomo nello spazio (questa diatriba vale pari pari anche in Europa).
Infine ci sono quelli che criticano la scelta di farla insieme ai Russi che ha comportato l’orbita altamente inclinata…
… i motivi per alimentare la diatriba ci sono, e diventano pretesto di battaglia politica. Per ora ci è andata bene, visto che Obama è uomo di Chicago, e ha tra i suoi consiglieri più stretti il sindaco di Chicago, membro del consiglio di amministrazione di Boeing…
Pero’ il prossimo presidente chi sarà? E che deciderà?

Sara Palin… ? :scream:

Battute a parte credo che il futuro diventerà quello delle piccole stazioni autonome (vedi i recenti propositi di Russia e ESA) mentre la VERA collaborazione internazionale avverrà sulla Luna.