L’evento principale dello scorso mese di gennaio è stato purtroppo il rientro in atmosfera della sonda russa Fobos-Grunt, che ha posto fine ai tentativi di recuperare la missione verso il più grande dei satelliti di Marte e che era bloccata in orbita bassa terrestre dal novembre scorso.
Il mese di febbraio sarà un mese abbastanza di routine per le missioni interplanetarie attualmente in corso, con la maggior parte delle sonde operative che sono nel pieno della loro missione scientifica.
Di seguito il dettaglio delle varie missioni attive e quelle in fase di preparazione.
In preparazione per il lancio:
Non sono previste a breve nuove missioni interplanetarie. La prossima sonda dedicata all’esplorazione del sistema solare dovrebbe essere LADEE, della NASA, il cui lancio verso la Luna è programmato per il maggio 2013.
Esplorando il sistema solare interno:
La sonda Messenger della NASA è nel vivo della sua missione scientifica primaria in orbita intorno a Mercurio, la quale è stata recentemente estesa di un anno, con conclusione prevista per marzo 2013. Da vedere la gallery relativa alle oltre 80000 immagini inviate dalla sonda.
Venus Express, di ESA, rimane in orbita intorno a Venere, con una missione che è stata estesa almeno fino al 2014.
Lunar Reconnaissance Orbiter, di NASA, è sempre intenta a mappare la Luna ad alta risoluzione. Il team ha recentemente rilasciato una dettagliatissima mappa 3D ad alta risoluzione della superficie lunare.
Le sonde gemelle della NASA GRAIL-A e B, recentemente ribattezzate Ebb e Flow (cioè “flusso e riflusso”, riferito alle maree provocate dall’interazione del campo gravitazionale terrestre con quello lunare), sono in orbita intorno al nostro satellite naturale a partire dal 31 dicembre (GRAIL-A/Ebb) ed il 1 gennaio (GRAIL-B/Flow). Attualmente le sonde stanno lentamente abbassando la loro orbita fino a raggiungere quella prevista a 50 km di quota. La missione principale di mappatura gravitazionale della Luna comincerà poi a marzo e durerà almeno 82 giorni.
Esplorando Marte:
Sul pianeta rosso è il sol 2853 per Opportunity, che si trova attualmente sul bordo del cratere Endeavour. Il rover è stato parcheggiato in una posizione favorevole all’irraggiamento dei pannelli solari in vista dell’inverno marziano nell’emisfero sud, durante il quale Opportunity rimarrà fermo per preservare le batterie, per la prima volta da quando è atterrato. NASA ha riportato lo scorso dicembre nuovi risultati provienienti dal rover marziano che indicano presenza passata di acqua liquida su Marte.
Anche la missione di Mars Express, in orbita intorno a Marte, è stata estesa fino al 2014 da ESA. Il team di supporto alla missione sembra aver risolto i problemi con la memoria di massa che si sono presentati nel 2011.
La sonda americana Mars Reconnaissance Orbiter è anch’essa in orbita intorno al pianeta e continua la sua missione scientifica. La NASA ha rilasciato un nuovo software, denominato HiView, che permette di navigare tra le immagini e i dati forniti dallo strumento HiRISE della sonda.
Mars Odissey, di NASA, è attualmente la sonda in orbita marziana operativa da più tempo. Qui è possibile navigare tra le più spettacolari immagini riprese dallo strumento THEMIS.
Nella cintura degli asteroidi:
La sonda della NASA Dawn, attualmente in orbita intorno all’asteroide Vesta, ha raggiunto quella che viene chiamata dal team responsabile della missione “Low Altitude Mapping Orbit” (LAMO), alla quota di 180 km. Durante questa fase la sonda utilizzerà principalmente lo strumento GRaND (Gamma Ray and Neutron Spectrometer) per misurare l’abbondanza di vari elementi sulla superficie di Vesta.
Esplorando Saturno:
La missione NASA/ESA/ASI Cassini sat per concludere la sua orbita Rev 160 intorno a Saturno, in quella che è denominata Fase Equatoriale 1 della “Extended-Extended Mission” (anche detta “Soltice Mission”; 2010-2017) e che durerà ancora fino alla prossima primavera. La sonda è attualmente in un’orbita leggermende spostata dal piano degli anelli, rendendo difficile l’osservazione di più di un satellite alla volta. Per questo motivo si sta concentrando soprattutto su Titano, che incontrerà nuovamente il 19 febbraio, con un flyby che riporterà Cassini sul piano degli anelli permettendo nei mesi successivi passaggi molto ravvicinati di Encelado.
In viaggio:
Il rover della NASA Curiosity, o MSL, è in viaggio verso Marte dallo scorso 26 novembre. A gennaio la sonda ha effettuato la manovra correttiva che lo ha immesso nell’orbita di trasferimento finale verso il pianeta rosso, che raggiungerà nell’agosto del 2012. La missione nominale dovrebbe durare circa un anno, ma potrebbe proseguire anche oltre. Nonostante ancora manchino diversi mesi all’arrivo su Marte, la sonda ha già cominciato a raccogliere dati interessantissimi. Potete seguire gli aggiornamenti sulla missione sul thread live del forum.
La sonda americana Juno si trova nelle fasi iniziali del suo lungo viaggio verso Giove. La sonda effettuerà un flyby della Terra con assist gravitazionale nell’agosto 2013, per arrivare a Giove nel luglio del 2016, fra 1649 giorni.
New Horizons, anch’essa di NASA, ha ancora 10,1 UA da percorrere per raggiungere Plutone nel 2015. Attualmente è in ibernazione, quando mancano ancora 1258 giorni all’incontro ravvicinato. Il mese appena passato ha visto la configurazione degli strumenti SWAP e PEPSSI, che comincerano a misurare durante l’ibernazione dati sul vento solare nella regione tra Urano e Nettuno.
È in fase di studio la possibilità di proseguire la missione verso altri oggetti della fascia di Kuiper. Attraverso il sito icehunters.org è possibile partecipare alla ricerca di possibili obiettivi.
Deep Impact, altra sonda americana, è attualmente in orbita eliocentrica dopo aver visitato le comete Tempel 1, nel 2005, e Hartley 2, nel 2010 (missione EPOXI). Recentemente è stata individuata una possibile terza destinazione per la sonda nell’asteroide 2002-GT. Sono già stati fatti i primi passi per un incontro che potrebbe avvenire nel 2020. Ancora però rimangono numerose incertezze sia sui livelli di finanziamento dell’eventuale missione, sia sullo stato degli strumenti e sulla quantità di carburante disponibile a bordo della sonda.
La sonda giapponese Akatsuki è attualmente in orbita eliocentrica, in attesa di incontrare Venere per la seconda volta, dopo la fallita inserzione in orbita. Il prossimo incontro con Venere avverrà nel novembre del 2015, ma si sta valutando un possibile tentativo di immissione in orbita all’occasione successiva, che avverrà nel giugno del 2016 e offrirebbe condizioni più favorevoli per la sonda danneggiata.
La sonda Ikaros, sempre di JAXA, con la sua innovativa vela solare, ha passato Venere lo scorso dicembre 2010. Attualmente è in orbita eliocentrica ed è probabilmente in ibernazione, con scorte di propellente quasi esaurite. L’agenzia spaziale giapponese tenterà probabilmente di ricontattare la sonda quando essa sarà più vicina al sole, aumentando quindi l’energia disponibile.
La sonda ESA Rosetta è nel suo ultimo tratto di viaggio verso la cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko. È stata immessa in fase di ibernazione lo scorso giugno e verrà risvegliata solo nel gennaio del 2014. L’immissione in orbita intorno alla cometa è previsto per maggio 2014.
L’International Cometary Explorer, di NASA, rimane in orbita eliocentrica ed effettuerà un incontro ravvicinato del nostro pianeta nel 2014. Dopo tale data ICE potrà essere ri-immessa in orbita intorno al punto lagrangiano Terra-Sole L1, oppure potrà utilizzare assist gravitazionali multipli della Terra per il flyby della cometa Wirtanen quando sarà nel suo massimo avvicinamento al nostro pianeta nel dicembre del 2018.
Infine, le sonde americane Voyager 1 e 2 sono ancora operative nel loro viaggio di allontanamento dal sistema solare. Voyager 1 si trova attualmente a circa 16 ore e 38 minuti-luce dalla Terra, mentre Voyager 2 è a circa 13 ore e 38 minuti-luce.
Questa serie di post è ispirata all’analoga “What’s up in the Solar System” pubblicata nel blog della Planetary Society.