What?
10 anni fa non avevamo nemmeno edge, sui cellulari. 20 anni fa, nemmeno gprs.
Nuovi segnali e nuovi ricevitori ci mettono 3/4 anni a saturare il mercato, con il rateo di sostituzione dei dispositivi consumer.
E già ora Qualcomm fa chip che parlano di tutto, dal GSM al Bluetooth. Cosa vuoi che sia una antennina in più e un po’ di DSP.
Ma forse sottovalutato il problema, ci vuole lo zio IK1ODO che fa due conti sul link budget.
Non sottovalutiamo anche gli utenti “fissi”. Noi in Italia siamo tutti strizzati in poco spazio, ma ci sono nel mondo molte aree rurali o periferiche abitate ma non servite da una connessione decente. Una mia amica in Alabama spende una cifra scandalosa per una connessione via satellite, che va e viene… Io stesso nella casa di campagna di famiglia non ho nemmeno il telefono, farebbe comodo!
Già fatto in un altro post, adesso però non lo trovo. La trasmissione diretta ai cellulari dallo spazio si può fare; il problema è la penetrazione negli edifici, con tutta l’attenuazione supplementare che comporta. Queste iniziative sono sempre interessanti, ma dessero mai qualche dato in più, accidenti… cos’hanno paura, che la gente gli faccia i conti in tasca? (appunto)
Magari per la diffusione dentro agli edifici diverranno comuni i repeater gsm, così come oggi lo sono le antenne tv ed i modem ADSL. Anzi, probabilmente questi faranno tutte queste cose assieme, ADSL + TV + telefono + WIFI.
Bisogna anche capire dove finirà l’autonomia dei telefoni cellulari, che dovranno incrementare il livello di potenza per trasmettere direttamente, se all’aperto, al satellite, con relativi e connessi problemi pure per la salute.
Ogni tanto “rispunto”
Per la cronaca si, il fatto di costruire i satelliti negli USA era parte della trattativa… Airbus comunque puo’ gioire eccome, come hanno gia’ spiegato Manoweb e altri.
Credo ci sia un piccolo refuso nel testo dell’articolo, i primi 10 satelliti verrano costruiti negli stabilimenti di Tolosa. Un’altra prova che i risvolti tecnologici e il know-how sara’ europeo.
Risuscito questo argomento perché la OneWeb ha calato di 300 unità (da 900 a 600) il numero di satelliti per la costellazione e questo grazie alle ottime prestazioni nei test dei primi esemplari.
Il fallimento di OneWeb è stato un dramma nel dramma, 500 risorse altamente specializzate attualmente a spasso. Spero possano trovare un’alternativa quanto prima…