Aiuto teoria alla base dei razzi ad acqua

Ciao a tutti, sono un ragazzo del terzo anno di superiori e con amici ho avuto l’idea di iniziare un nostro “programma spaziale” per hobbystica soprattutto in cui l’ultima missione vorrà essere toccare la stratosfera con un carico (ovvero una maglietta del nostro brand :joy: ) tuttavia so che sarà una strada lunghissima ma volevamo partire prima di tutto con i razzi ad acqua, quali sono le formule di base che stanno a principio della reazione? Tipo vedo molto spesso parlare di deltaV, ascent rate ecc. Cosa sarebbe esattamente tutta questa roba? attendo vostre risposte :slight_smile:

Mi scuso se mi sono espresso male ma sono nuovissimo nel settore

2 Mi Piace

Queste discussioni sono un buon punto di partenza:

L’associazione ISAA, di cui questo forum è un’iniziativa, ha lanciato alcuni palloni nella stratosfera. Puoi approfondire Delta-V con più comodo perché serve solo per le manovre nello spazio.

3 Mi Piace

grazie per la risposta, come vedo ste discussioni sono già a uno stato del tipo, “sanno già cosa fare”, non avresti non so anche un pdf o video in cui si parte proprio da 0 con la teoria?

Consiglio un approccio pratico come quello di @astroTommyS, uno studente più giovane di te che ha raccontato la sua esperienza qui. Non gli è servita molta teoria, ha imparato provando e raccontanto dettagliatamente cosa faceva.

3 Mi Piace

va bene, grazie mille di nuovo

1 Mi Piace

Ciao Crono!

Per i razzi ad acqua io consiglierei appunto di dare una bella occhiata a quello che altri hanno fatto per trarre ispirazione e capire un paio di regole di sicurezza (fondamentale!). Io consiglio gli Air Command Rockets:

www.aircommandrockets.com

E poi di buttarsi a sperimentare!

Quanto alle formule, per i razzi ad acqua ce non ci sono vere e proprie “formule”. Sono un sistema fisico abbastanza complesso da non permettere formulazioni esatte. Tuttavia, è possibile usare la forza bruta di un computer per determinare le prestazioni di un determinato setup e di trovare una configurazione ottimale tramite prove ed errori. Esistono simulatori del genere su internet ( Clifford Heath’s Simulator, Dean Wheeler’s Simulator, Nasa Simulator, H. Stofmeel’s Water rocket simulator, Paul Grosses’ Simulator, Seeds Software water rocket simulator, Leo Singleton’s simulator, la maggior parte dei quali non ho mai nemmeno provato) oppure puoi costruirne uno dopo aver compreso i meccanismi che regolano il moto di un razzo ad acqua (azione e reazione, attrito aerodinamico, espansione dei gas, altra fluidodinamica).

Di nuovo, l’esperienza è comunque la cosa migliore.

Sei anche interessato alla navigazione orbitale in se, anche se resterà solo teorica (a meno di videogiochi come Kerbal Space Program e Simple Rockets 2)?

2 Mi Piace

wow davvero utilissimo

1 Mi Piace

Io sono per un approccio stile @astroTommyS . Sperimentando sulla propria pelle e usando materiale di riciclo si stimola il cervello e si affina pian piano la tecnica. E’ un approccio estremamente educativo, per chi ha il tempo. Per chi volesse una scorciatoia per delle prove meno impegnative ed è in possesso di una stampante 3D consiglio questa pagina.

Ci sono parecchi modelli e accessori utili anche a chi sta praticando questo hobby col classico fai da te.

Avercela la stampante 3D… :sleepy:

2 Mi Piace