Amur, il nuovo lanciatore riutilizzabile russo

Beh… io credo che avrebbero potuto mimetizzare meglio questa copiatura. Che ne so… mettere 6/8 fins al posto delle 4 del falcon9… cambiarne la forma o il tipo di azionamento… mettere 3 gambe invece che 4… cambiarne la meccanica di apertura/chiusura. Se lo vedessi oggi per la prima volta direi che è assolutamente un fake.

Non mi sembra molto sensato cambiare aspetti ingegneristici per una questione di pubbliche relazioni del genere. I due razzi sono simili perché hanno un compito simile e perché se SpaceX esiste mi sembra logico che i progettisti abbiano il Falcon 9 in mente. Ma un conto è ispirarsi per il layout degli elemento, un conto è fare una copia carbone. I loro 5 motori a metano sono una copia dei 9 Merlin? Non credo. Le grid fin hanno la stessa forma e usano la stessa lega? Non credo. Le zampe saranno della stessa identica forma? Non credo

1 Mi Piace

Secondo me si poteva copiare dando meno l’impressione di aver copiato. Non mi aspettavo questo da Roscosmos non perchè lo ritenga una cosa riprovevole ma perchè mi son fatto l’idea che la russia abbia sempre voluto marcare un confine netto con l’occidente come approccio ingegneristico. Del resto mi rendo conto che con i budget sempre più limitati questa sia la strada più veloce da percorrere. Ho l’impressione che in futuro vedremo sempre più affermarsi concept ingegneristici molto simili. E questo modo di operare riguarderà anche le altre maggiori agenzie spaziali. Vedremo definirsi nuovi standard concettuali ai quali tutti per questioni economiche tutti si adegueranno.

Le grid fins fatte in quella maniera sono una invenzione dei russi. Esistono fin dagli anni '80. Diversi missili terra-terra e aria-terra russi dotati di queste alette. Successivamente sono state copiate da SpaceX e anche dai cinesi.

4 Mi Piace

Grazie per l’informazione @Lucio . Non lo sapevo. A parte il discorso “fin” comunque si nota una copia quasi 1/1. Gambe, dimensionamento, lo stesso carburante. E’ palese l’idea di partire 1/1 da un progetto consolidato. Ripeto, forse è la strada che tutti percorreranno d’ora in poi anche per progetti diversi da questo.

Tutti i jet di linea si assomigliano parecchio ad uno sguardo superficiale, il passeggero medio non e’ neanche in grado di distinguere i modelli. Lo stesso vale per molti altri prodotti industriali, che so, le macchine fotografiche reflex.

Magari al primo che copia daranno del copione, ma una volta chiarito che la forma giusta per fare un booster riutilizzabile con atterraggio retropropulsivo e’ quella e non emergono soluzioni migliori o che coprono nicchie di utilizzo diverse (il che non e’ escluso) ci faremo il callo.

7 Mi Piace

Sfondi una porta aperta @indaco. Per me questo vuol dire che l’ingegneria spaziale è potenzialmente matura per essere sempre più “di massa”.

1 Mi Piace

Beh, SpaceX non ha i Mil Mi 26 che recuperarano i booster.

4 Mi Piace

Non è lo stesso. Falcon 9 usa RP-1. I russi vogliono usare metano

Vero, sto guardando troppo starship :+1:

Semplicemente i russi vogliono fare un passo e mezzo, per così dire, riproducendo la configurazione di F9 unita però alla soluzione propulsiva di SS.
Il che è intelligente, piuttosto che ricopiare “sic et simpliciter” F9 si portano avanti almeno per il discorso propellenti.

6 Mi Piace

Interessante la tua disanima :+1:

Rivedere una versione modernizzata dell’Energia in versione completamente riutilizzabile (Energia II) sarebbe stato secondo me molto più interessante, e i booster Block A sarebbero potuti essere la base di un veicolo parzialmente riutilizzabile come l’Amur oltre che, per l’appunto, essere il punto di partenza per un vettore pesante più grande.
Capisco che i progetti di Energia sono ormai desueti e sarebbero probabilmente dovuti partire da zero, ma lo stesso vale per questa versione dell’Amur. Mi sembra solo che abbiano intrapreso queste decisioni di design per rischiare il minimo possibile, ovvero mi sembra che abbiano fatto un ragionamento del tipo “Se lo hanno fatto loro lo possiamo fare anche noi”, che non è un ragionamento del tutto nuovo per il programma spaziale Russo ora e Sovietico in precedenza.

4 Mi Piace

Il punto è che a volte è più facile progettare ex-novo che riprogettare oppure tentare di riprodurre cose del passato.
La stessa domanda potrebbe essere posta alla NASA: perché non ha riattivato la produzione di Saturn V?
Alla fine degli anni '60 del secolo scorso erano state progettate diverse versioni avanzate eppure non è stato più possibile.
Se la NASA è riuscita a tirare fuori lo SLS dallo Shuttle è stato perché questo era ancora in servizio quando è partito lo sviluppo dello Ares V/SLS.

Quanto all’Energia, effettivamente i boosters erano recuperabili e riutilizzabili.
I quattro boosters a propellenti liquidi (Lox/RP-1) formeranno alla fine il primo stadio del razzo Zenit, avevano una serie di paracadute e di zampe di atterraggio estraibili (ospitate in quei pad di colore grigio che si vedono all’esterno) con una batteria di razzi di atterraggio (come la Soyuz) che ne avrebbero attutito l’impatto con il terreno.

Sia pure in maniera alquanto macchinosa, i quattro boosters di Energia, sarebbero atterrati e non ammarati, pertanto avrebbero avuto meno problemi nell’essere recuperati e riadattati per i voli successivi.

4 Mi Piace

Giusto per chiarire il concetto, vi allego un disegno originale (di fonte RSC Energia) che illustra in dettaglio uno dei booster di Energia, denominati “Blok A”.

Nella parte in basso si può leggere il testo in russo che dice “Blok A dopo l’atterraggio” e si vedono distintamente le zampe estese ed il pod di razzi frenanti (un dettaglio grafico, il booster è anche annerito per l’azione aerodinamica durante il rientro così come appare il primo stadio di Falcon 9).

E di seguito anche il diagramma del profilo di volo e rientro dei 4 “Blok A” (dal sito www.buran-energia.com):

11 Mi Piace

Wow, grazie per queste informazioni! Ma nei due unici lanci di Energia (di cui il primo fallì l’inserzione in orbita) furono recuperati i booster?

Che io sappia no.

Era previsto che fossero recuperati in una successiva fase operativa del vettore (i primi due lanci erano di prova) che non arrivò mai per la dissoluzione dell’URSS e la susseguente cancellazione del Buran.

Peccato.

1 Mi Piace

Per la serie “se ne impara sempre una” ho appena scoperto il Polyus (ovviamente siano OT, se se nevuole parlare meglio iniziare un topic consono - cercando negli archivi del forum non ci sono topic dedicati ma pare che girino certe scansioni, chissà se esistono ancora… :slight_smile: )!

Se ne vogliamo parlare possiamo tranquillamente farlo, ma ti invito ad aprire un thread apposito così non “inquiniamo” questo dedicato ad Amur.

1 Mi Piace

Sembra che ai russi sia passata. Il direttore esecutivo di Roscosmos ha detto che il design concetturale del vettore sarà pronto a settmbre e sarà in grado di portare 12 tonnellate se in versione non riutilizzabile e 10,5 se riutilizzabile.

Qui l’articolo di Tass.

3 Mi Piace