Improbabile per due motivi, anzi tre: velocità, quota e carico utile.
Per intercettare una capsula di quel peso in maniera efficace, bisogna essere abbastanza alti in quota e dotati di una buona velocità per inseguire ed agganciare al volo il bersaglio. L’elicottero poteva anche andare bene per la capsula Stardust che era poco più che un cesto di frutta, ma per un veicolo manned ci vuole ben altro.
Se già negli anni '60 quando l’USAF recuperava “al volo” le capsule CORONA lo faceva con due tipi diversi di velivoli il Fairchild C-119 ed il Lockheed C-130, entrambi estesamente modificati con il sistema “Fulton”.
Figuriamoci se un lavoro del genere può essere mai fatto da un velivolo ad ala rotante con tutte le limitazioni del caso.
Boh… mi sfuggono completamente i razionali di tutta la faccenda. Quali vantaggi ci sono rispetto a degli airbag/retrorazzi o uno splash down? Pesano poi tanto i primi? Con il secondo e’ sicuro che si rovina tutto?
Fantasticando l’unico modo che mi viene in mente per recuperarla con l’elicottero e’ che sopra al paracadute principale ci sia un paracadute pilota piu’ piccolo, sacrificabile, e che un robusto elicottero da trasporto agganci quest’ultimo con i pattini o qualche marchingegno studiato ad hoc senza disturbare eccessivamente o rischiare di colpire con i rotori il paracadute principale… Non so se si e’ capito e comunque e’ proprio sparata a caso.
Velocità:
La discesa è pensata con un parafoil e sia l’elicottero che la capsula possono avvicinarsi senza che il downwash dell’elicottero colpisca la vela praticamente a velocità relativa nulla.
Quota:
Se l’aggancio è eseguito sul mare o comunque non su zone in quota si hanno facilmente disponibili almeno gli ultimi 10.000ft/15.000ft e con un rateo di pochi metri al secondo di discesa c’è tutto il tempo e lo spazio che si vuole.
Carico Utile:
Il fattore che vuole essere decisivo per Orion Lite, come dice il nome, è la leggerezza, la struttura è fortemente alleggerita rispetto a quella di Orion per i minori carichi cui è soggetta, lo scudo termico allo stesso modo è ridotto all’osso e probabilmente separabile, per cui un elicottero pesante è più che sufficiente per l’operazione.
Dubito fortemente l’aggancio possa essere fatto con un aereo, verrebbero drasticamente ridotti i tentativi disponibili oltre a complicare enormemente (e non riesco a immaginare come si possa effettuare) il recupero a bordo di una capsula da diverse ton con degli uomini a bordo…
Quali sono i vantaggi? Sollecitazioni ridotte al minimo al momento dell’impatto (che non c’è) e possibilità di non ammarare, in entrambi i casi si guadagna molto peso alleggerendo la struttura e non preservando la stessa da infiltrazioni saline.
I vantaggi sono evidenti anche a me. Resto scettico sul mezzo adoperato, ora come ora mi vengono in mente solo due tipi di elicotteri che potrebbero farcela :
Sykorsky S-64 “Skycrane”, primo volo 1962, velocità max di 200 Km/h e carico utile di 9.000 Kg
Mil Mi-26 “Halo” (in codice NATO), primo volo 1977, velocità max di 295 Km/h e carico utile di 20.0000 Kg
Beh dai non sono gli unici, il classicissimo Chinook con quasi 12ton a 250km/h è utilizzabilissimo, ma anche MI-6 oppure l’AW101 e derivati che dovrebbe poter essere ancora nei margini.
Beh,certo il Parafoil cambia molto;se la cosa funziona sarebbe vantaggiosissimo per il sistema.
Circa il mezzo forse intendono costruirlo ad hoc.
Ma visto che questo sistema era stato pensato per i Saturno,si pensa di recuperare anche il vettore di Orion Lite in Mid-air retrieval?
Ora che ci penso recuperare così anche il vettore giustificherebbe la costruzione di un apposito elicottero.
Beh il vettore è gestito da ULA o da SpaceX e se lo gestirebbero “per conto loro”, non credo comunque ci sia nessun piano del genere, anche perchè il Falcon 9 dovrebbe già essere parzialmente recuperabile e l’Atlas è da sempre “usa e getta”.
Da quello che riporta la SpaceX entrambi gli stadi di Falcon 9 sono recuperabili.
Cosa che si evince osservando le caratteristiche del secondo stadio come nell’immagine seguente: