Anni 60,un italiano nello spazio.

Divertiamoci un pò con quello che gli Americani chiamano “What if”,ossia “cosa sarebbe successo se”. La premessa è che,nel 1961,in pieno boom economico, Il governo Italiano,su proposta del vulcanico presidente dell’ENI Enrico Mattei,decide di inviare un astronauta in orbita entro il 1965 per dimostrare l’eccellenza e le capacità delle industrie e della ricerca tecnologica Italiana;una sorta di biglietto da visita per conquistare nuovi mercati. Ovviamente,data la “timeline” abbastanza ridotta il mezzo scelto non pùò che essere una capsula mono o biposto.Vi chiedo,se a vostro giudizio il nostro paese sarebbe stato in grado di riuscire nell’impresa,quale sarebbe stato il poligono di lancio,quale il possibile lanciatore,e che design avrebbe potuto avere la capsula?

Immagine…


Idea intrigante, però dubito che in soli 4 anni (dal 1961 al 65) l’Italia sarebbe stata in grado di acquisire la tecnologia del lanciatore e quella del rientro.

E’ più facile ipotizzare una timeline di almeno 10 anni con il forte supporto degli USA al programma, considerando come responsabile la prestigiosa figura del compianto (mai abbastanza secondo me) Prof. Luigi Broglio l’ideatore del satellite San Marco (e dell’omonima piattaforma di lancio)

Possibilità di acquistare un “Atlas” dal governo Americano e di sviluppare la capsula ed i sistemi di supporto in Italia? P.S. La Sardegna si presterebbe per un lancio orbitale?

L’Atlas va bene, il lancio dalla Sardegna è fuori discussione perché il primo stadio dovrebbe cadere nell’adriatico (se tutto va bene) mentre il secondo sull’Europa Orientale e questo non va bene.

L’unico sito realistico è proprio la base equatoriale di San Marco.

Quoto Archipeppe… non mi sembra realistico soltanto quattro anni per tutta la tecnologia del lanciatore e della capsula… certo magari con un aiutino USA… forse verso il 1969… la NASA sulla Luna e l’Italia in orbita!
La Sardegna ha il problema che poi il primo stadio ricade in zone abitate (e lo stesso il secondo). La Base S. Marco però mi sembra troppo piccola per un razzo che possa portare una capsula manned nello spazio…
A proposito qualcuno conosce il destino della “nostra” base di lancio?

Da quello che mi ricordo, anche se non c’ero, negli anni 60 non eravamo messi benissimo…c’era molta crisi in Italia e non credo che le poche risorse che avevamo potevano andare a finire nello spazio!
Credo più probabile l’ipotesi di Max ovverosia verso l’inizio degli anni '70 quando l’Italia era in pieno boom industriale e le risorse potevano essere rivolte allo spazio ed alle missioni.
Invece che “rubate” dai vari governanti… :smiley:

A proposito qualcuno conosce il destino della "nostra" base di lancio?

Eh, Maxi, che bellezza se ci fossero documenti raccolti in maniera decente sulla storia della ns. astronautica nazionale.
Rispetto alla tua curiosità, mi sono messo di buzzo buono sul web, scovando questo:
http://crpsm.psm.uniroma1.it/index.html
Il sito è gestito dall’Università di Roma I, anche se i testi sono tutti in inglese.

Proprio per il desolato panorama della letteratura riguardante la ricerca aerospaziale italiana avevo lanciato la scorsa settimana a contribuire al Forum “Astronauti Italiani”.
Vedremo… :?

... forse verso il 1969... la NASA sulla Luna e l'Italia in orbita!

No, no … facciamo il contrario … :grinning:

Da quello che mi ricordo, anche se non c'ero, negli anni 60 non eravamo messi benissimo...c'era molta crisi in Italia e non credo che le poche risorse che avevamo potevano andare a finire nello spazio! Credo più probabile l'ipotesi di Max ovverosia verso l'inizio degli anni '70 quando l'Italia era in pieno boom industriale e le risorse potevano essere rivolte allo spazio ed alle missioni. Invece che "rubate" dai vari governanti... :smiley:
No,era propio il contrario.L'Italia degli anni 60 era in pieno boom economico,ed anche dal punto di vista tecnologico stavamo messi piuttosto bene (ad esempio i nostri "calcolatori" ,come si chiamavano allora i computer, erano tra i migliori al modo).Nei 70 invece,oltre ad un diffuso malessere sociale,vi fu una spaventosa crisi economica,ed un indubbio declino del nostro paese.Non a caso i 60 sono chiamati degli economisti "l'età dell'oro",mentre i 70 sono i tetri "anni di piombo".

Concordo con Carmelo, pensate che (ad esempio) negli anni '60 la nostra Marina Militare aveva in cantiere programmi “faraonici” come un sommergibile ed un incrociatore a propulsione nucleare (il sommergibile si sarebbe dovuto chiamare “Guglielmo Marconi”) non se ne fece più niente per una nemmeno tanta velata opposizione degli americani (che pure all’inizio avevano patrocinato il programma).

D’altra parte l’avventura spaziale nel nostro paese è iniziata proprio in quegli anni grazie al lavoro pionieristico di Luigi Broglio che volle (“fortissimamente volle”) le due piattaforme: quella di lancio (San Marco) nonché quella di controllo (Santa Rita) e la stazione di tracciamento a terra (Malindi Station - tuttora attiva ed impegnata nel tracking del lancio degli Ariane 5).

Per quanto riguarda la tecnologia dei lanciatori l’Italia era (ed è) all’avanguardia nel campo dei propellenti solidi, quindi non è impensabile che la nostra nazione realizzasse un lanciatore in grado di porre in orbita diciamo 1.500 Kg attraverso un certo sviluppo tecnologico (del resto il VEGA ha proprio queste prestazioni).

Inoltre proprio negli anni '60 ha inizio lo sviluppo (patrocinato nientemeno che da Hermann Oberth) del missile Alfa oggetto di altri posts all’interno di questo Forum.

]No,era propio il contrario.L'Italia degli anni 60 era in pieno boom economico,ed anche dal punto di vista tecnologico stavamo messi piuttosto bene (ad esempio i nostri "calcolatori" ,come si chiamavano allora i computer, erano tra i migliori al modo).Nei 70 invece,oltre ad un diffuso malessere sociale,vi fu una spaventosa crisi economica,ed un indubbio declino del nostro paese.Non a caso i 60 sono chiamati degli economisti "l'età dell'oro",mentre i 70 sono i tetri "anni di piombo".

Esatto! Negli anni 60 l’economia italiana “pompava” molto bene, in molti settori tecnici eravamo veramente all’avanguardia e i tecnici e gli ingegneri italiani era tra i migliori al mondo … fu verso la metà anni 70 con la crisi petrolifera che iniziò il declino … :cry: