Artemis: il provocatorio punto di vista di Lori Garver

Il punto di vista di Lori Garver (deputy NASA administrator from 2009 to 2013) su Artemis e il ruolo della NASA: https://www.washingtonpost.com/opinions/forget-new-manned-missions-in-space-nasa-should-focus-on-saving-earth/2019/07/18/79e55eb8-a995-11e9-9214-246e594de5d5_story.htm

Interessante perché potrebbe (condizionale d’obbligo) essere la posizione del prossimo candidato democratico. Ricordo infatti che la Garverserved as a lead space policy advisor for the Barack Obama, Hillary Clinton and John Kerry campaigns for president”.

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E questa donna era vice amministratore della NASA…scandaloso!
Sono solo dei radicali,purtroppo arrivati nella stanza dei bottoni.

Giusto per mantenere la discussione su toni costruttivi, due cose:

  • Lori non ha apprezzato il lavoro del titolista, che ha “sintetizzato” la sua posizione con un titolo più radicale di quanto lei non scriva nel pezzo
  • l’opinione di Lori (che personalmente non condivido, peraltro) è molto ben articolata nell’articolo, che volendo si può leggere gratis anche se dietro il paywall del Washington Post.

Reagire di istinto ai titoli e non leggere l’articolo è controproducente per il tipo di discussioni che vogliamo avere qui su FA.it :wink:

Nel merito, credo che Lori da un lato voglia dare a NASA un compito che non le appartiene, e si confà più ad un’agenzia come la NOAA; dall’altro si pone così fuori dal coro per un possibile calcolo politico in vista delle nuove elezioni, cosa legittima beninteso, e quasi attesa visto il suo CV pre e post NASA.

Personalmente il suo editoriale non mi entusiasma e lo trovo viziato del grosso difetto di base di suggerire una (falsa) dicotomia tra esplorazione umana del cosmo e programmi di osservazione della Terra.

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Convieni con me che è incredibile che una donna con queste posizioni possa essere stata viceamministratore della NASA?
Sarebbe stato come nominare Amministratore il senatore William Proxmire negli anni 70,o Walter Mondale negli anni 80.
Tra l’altro se non ricordo male la Garver è dietro anche al rapporto della commissione che contribui alla cancellazione del programma Constellation ( programma che sarebbe stato possibile rimodulare,anche in considerazione dell’ostinazione senatoriale a voler tenere in vita Orion e ARES-V ,poi SLS).
Sono lieto di apprendere che il succo delle parole della Garner siano state esagerate dal titolo,ma resto dell’idea che le sue siano posizioni radicali viziate da una dogmatismo ideologico.
Come ben ricordi parliamo di due compiti distinti e separati che semmai dovrebbero convivere e non sovrapporsi.

Non proprio.

Mi spiego: amministratore e vice amministratore NASA sono da sempre nomine politiche legate all’amministrazione del momento, quindi non vedo un particolare scandalo se oggi la Garver abbia affermato con qualche iperbole la sua preferenza verso il finanziamento di missioni di osservazione della terra rispetto al ritorno alla Luna.

In un’agenzia con programmi che in un certo senso competono internamente per l’assegnazione dei fondi, è normale trovare queste divergenze di opinioni anche tra chi lavora alle missioni robotiche e quelle con equipaggio.

In ogni caso durante il suo periodo da vice amministratore, cosa si può rimproverare alla Garver? Non ha mica sabotato nulla né mi risulta abbia mai chiesto di chiudere il programma ISS, per dire.

A me personalmente (per quello che vale la mia opinione) fa molto più preoccupare che alla NASA sieda un amministratore che fino all’altro ieri ha sostenuto (ad essere maliziosi si potrebbe pensare per mer calcolo politico) posizioni negazioniste rispetto al riscaldamento globale, e che si spera non faccia danni nel tentativo di raggiungere la Luna in 5 anni con una frazione degli stanziamenti che l’esperienza e gli esperti del settore ritengono necessari per un vero programma pluriennale. La recente rimozione di personaggi del calibro di Gerstenmaier mi fa pensare.

Magari mi sbaglio e l’accoppiata Trump/Breidenstein farà faville, ma io sono scettico di natura e diffido di pelle dai bauscia.

P.S. Ribadisco per chiarezza che la proposta di Garver mi trova in disaccordo.

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Secondo me Marco hai colto il punto qui:

Sono pienamente d’accordo con la Garver su come un’agenzia (quale?) dovrebbe trattare il problema del cambiamento climatico. Ma non va fatto a scapito dell’esplorazione spaziale.

Ma perché in USA le agenzie come NASA, EPA, ecc… devono spartirsi le noccioline e nessuno parla di tagliare il budget militare? :triumph:

Perchè chiunque proponesse di tagliare il budget militare sarebbe tacciato di voler mettere in pericolo il Paese,quindi neanche i Democratici più liberal osano tanto (al massimo si interviene sforbiciando singoli programmi,ma l’apparato militare industriale è come un hydra,se tagli una testa cento altre ricrescono).
Inoltre la potenza di fuoco lobbystica delle spese per la difesa è tale che non si troverebbe mai il quorum necessario per un serio taglio di bilancio a favore di altre cose.
Più facile prendersela con l’esplorazione spaziale,quella manned in particolare…facile come rubare le caramelle ad un bambinio,e meno rischioso che prendersela con un adulto grande e grosso,facile e e alla portata di tutti i demagoghi finto buonisti.

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