Asteroide Itokawa in 3d in Celestia

Ho scoperto per caso la grande quantità di dati ad alta risoluzione (sia immagini che modello 3d) dell’asteroide Itokawa ( http://hayabusa.sci.isas.jaxa.jp/shape.pl ), e ho anche scoperto che il modello è incluso in Celestia. E’ estremamente dettagliato… ma non abbastanza, considerando che ci sono foto della superficie con risoluzione di 1 cm/pixel!!!
C’e’ modo di “appiccicare” queste foto al modello 3d?

Table format (.txt)
STL ASCII format (.stl)
Triangle format (.tri)

sono tutti formati 3D privi di texture. I file proposti sono via via di dimensioni superiori in base alle facets (ossia il livello di dettaglio), che sono solo vincolate al numero di punti della superficie campionati.

È chiaro che volendo si può provare ad applicare la texture (cosa non banale da fare con esattezza vista la forma irregolare dell’asteroide) con un qualsiasi software 3D, però non ho capito alla fine con cosa vorresti visualizzare il modello.

Beh potresti provare a produrre tu un add-on per Celestia. Esiste anche una guida.

Dal primo link trovi anche:

Io non ho mai provato, magari esiste un metodo più veloce…

Intanto, ulteriori analisi all’ultravioletto dell’asteroide, svelano strane tracce sulla superficie.


Raga ma che gravità avrà sto sasso??? se di gravità li sopra possiamo parlare…
mi immagino star li sopra…
come pieghi le ginocchia e ti spingi verso l’alto…rischi il ciao ciaoooo!!!

Raga ma che gravità avrà sto sasso??? se di gravità li sopra possiamo parlare... mi immagino star li sopra... come pieghi le ginocchia e ti spingi verso l'alto...rischi il ciao ciaoooo!!!

La ridottissima gravità è stata in effetti la difficoltà principale per avvicinarsi all’asteroide. Forse la manovra è più simile a un rendezvous/docking che a un atterraggio.

Paolo Amoroso

Raga ma che gravità avrà sto sasso??? se di gravità li sopra possiamo parlare... mi immagino star li sopra... come pieghi le ginocchia e ti spingi verso l'alto...rischi il ciao ciaoooo!!!

Esattamente. È una massa di 41 milioni di tonnellate, con un raggio medio di 330 metri. Quindi, se fosse una sfera omogenea, l’accelerazione alla superficie sarebbe di 25 micrometri al secondo quadrato, 1/400000 circa dell’accelerazione a cui siamo abituati. Ovvero, un oggetto lasciato cadere da 1 metro di altezza ci impiega qualcosa come 6-7 minuti per toccare il suolo. Su Wikipedia leggo che la velocità di fuga è di 20 cm/s, quindi solo i bradipi sarebbero al sicuro. :slight_smile:

Ovviamente, a causa della forma irregolare, i valori esatti dipenderebbero dalla zona precisa.

ecco uno che non h un *** da fare… :thinking:
Niente, volevo provare l’ebbrezza di… atterrare su un’asteroide!

Raga ma che gravità avrà sto sasso??? se di gravità li sopra possiamo parlare... mi immagino star li sopra... come pieghi le ginocchia e ti spingi verso l'alto...rischi il ciao ciaoooo!!!

la risposta l’ha data Gwilbor, ma avevo già immaginato un "panorama"del genere: è proprio la presenza di innumerevoli sassetti sulla superficie, che lascia capire che piu’ che di un’asteroide si tratta di un agglomerato di sassi che si tengono a malapena insieme; specialmente il “matagonzo” che sta su una delle protuberanze dà proprio l’idea di un… dirigibile appena atterrato! :stuck_out_tongue_winking_eye: Ma tutto lì dà l’idea, appena fai mente locale sulle dimensioni dell’asteroide, di qualcosa appena appoggiato.

Pero’ “sotto sotto” sembra esserci un corpo più solido, senno’ non si spiegherebbe la zona così liscia e compatta: forse è il “vero” asteroide, che se n’è andato in giro per il sistema solare negli ultimi 3 miliardi di anni a raccattare immondizia. :stuck_out_tongue_winking_eye: Pero’ sarebbe stato ancora piu’ piccolo e meno “attrattivo”… quindi in realta’ non so perche’ sia cosi’ liscio, boh. La spiegazione ufficiale qual’è? Coda collassata di cometa? altre stramberie che vengono in mente? (propongo di bannare a vita il primo che dice che li sotto c’e’ un disco volante :facepunch: )

ma ci sono filmati del “docking”?
Scusate, ma ho scoperto solo ora, a 2 anni dall’evento, questa fichissima missione!

gwilbor sei un grande :beer: queste sono le informazioni e le curiosità che amo leggere di questi argomenti, hai centrato in pieno la mia richiesta! ora passando da un sasso ad un altro…pensavo a marte (non marte ma ai suoi sassi orbitali :stuck_out_tongue_winking_eye:), non so quanto sarebbe un’efficace alternativa all’esplorazione diretta del pianeta una missione su uno dei suoi satelliti, come piu’ volte detto da voi altri…quello che fa l’uomo in situ, non sarà mai quello che fa un robot comandato da remoto, neanche il remoto che orbita a qualche decine di migliaia di km dalla superficie marziana… l’unico aspetto critico che verrebbe meno a pensarci su due piedi è proprio il mancato ammartaggio e tutte le difficoltà connesse, un rendez vouz orbitale con un piccolo corpo celeste di gravità quasi trascurabile e e atmosfera nulla sarebbe certo meno oneroso a una navicella che debba stanziare nelle vicinanze di un pianeta, ma per un discorso di pura esplorazione questi sassi non sono realmente a parte lo studio diretto e le informazioni intrinseche che possono fornire quanto di piu’ alto e profondo l’animo umano umano possa desiderare di conoscere oltre il nostro mondo e la nostra luna, ciò premesso un robottino semovente su phobos ce lo piazzerei tanto per integrare quanto già si sa di marte (propendo per la teoria di corpi celesti estranei al pianeta e catturati sul percorso orbitale :ok_hand:), riguardo al nostro sasso del topic, essendo stata la prima (e finora unica) missione con questo profilo credo la si possa considerare sostanzialmente un successo (se escludiamo la possibilità del mancato rientro sulla terra del probabile campione prelevato dalla sonda), personalmente credo che lo studio degli asteroidi e quelli della fascia oltre marte e quelli periodici che intersecano la nostra orbita nelle vicinanze sia molto importante, non fosse altro per capire quale pedina del puzzle vanno a ricoprire nella genesi del sistema solare…