Astrofisica o Ingegneria Aerospaziale, dubbi riguardo l'inizio di un percorso.

Salve, sono un ragazzo che sta per iniziare il suo percorso universitario, consapevole che su questo forum e nel web in generale sono state più volte poste domande analoghe.
Premetto quindi che tutti i topic inerenti a questo argomento presenti in questo forum li ho letti, e sebbene abbiano risposto ad alcune mie domande, rimane comunque in me un grande interrogativo.
Soprattutto perché tante di queste domande erano principalmente riguardanti la sfera lavorativa.

Inizio quindi con lo spiegare il mio dubbio.
In questi mesi ho cercato di capire più nel dettaglio cosa effettivamente prevedessero i due corsi di studi, a livello di esami e programmi, sia nella triennale, praticamente per l’80% composta dai classici esami propedeutici e nelle magistrali, per poi affacciarmi ad un futuro PhD.

Ero principalmente indirizzato verso astrofisica, in quanto lo studio approfondito dell’universo e degli elementi che lo compongono mi ha sempre affascinato molto, da quel che ho potuto vedere lo studio spazia in molti campi della fisica, dall’ottica agli elementi astrofisici ad alta energia ancora allo studio molecolare della materia.
Di base, forse ritengo lo studio in particolare in se più interessante del percorso che potrebbe offrire Ing., in quanto si tratterebbe principalmente dello studio e la progettazione di strutture spaziali e mezzi di propulsione, quindi razzi & co.
Con conseguente studio approfondito dei gas, i rendimenti ecc.
Inoltre il dividersi della magistrale in vari settori (Lanciatori, sistemi reti ecc) mi infastidiva, in quanto non avrei potuto studiare a tutto tondo l’argomento.
D’altro canto però, Ing. mi avrebbe indirizzato maggiormente verso un mio grande sogno, il lavoro in una agenzia spaziale.

Ora, di recente scopro che alla Sapienza, ateneo nel quale studierò, è attiva una branca tra le diverse disponibili per la magistrale in spaziale, chiamata testualmente ‘missioni’; che nei due anni prepara proprio in maniera diretta e più vicina possibile a quel mio sogno.
Ho visto inoltre che gli esami spaziano bene su tanti argomenti interessanti. Dai materiali alle traiettorie interplanetarie ai sistemi propulsivi.
Ho cosi pensato che con un eventuale PhD, e collaborazioni durante la laurea con le varie agenzie spaziali, avrei potuto trovarvi impiego in futuro.

D’altro canto però non voglio abbandonare quell’affascinante campo che è l’astrofisica , con i suoi esami su ammassi di galassie, cosmologia ecc.

Avevo pensato anche alla scelta di uno dei due campi e poi all’approfondire l’altro post laurea con eventuali Master .
Ma rimane comunque il dubbio, di base quale percorso scegliere?
Base da astrofisico e Master in argomenti inerenti alle missioni spaziali o viceversa?
Inoltre non ho neanche precisa idea di se e come ciò sia possibile.

Rimane comunque la mia, attuale, incredibile voglia di lavorare per un agenzia spaziale, e so che ciò è possibile con entrambe i percorsi, ma non saprei davvero cosa scegliere. (Senza contare comunque anche gli altri interessanti luoghi di ricerca che la fisica offre, basti pensare agli interferometri come Virgo e alla fisica gravitazionale)

Scusate eventuali strafalcioni o errori grammaticali ma scrivo da cellulare, e spesso tende a sostituire parole digitate in altro modo.

Grazie mille in anticipo a tutti, potrei parlarne per ore, ma spero almeno in parte di aver espresso il mio dilemma.
Derivante soprattutto dal non sapere cosa effettivamente mi troverò davanti.

Carissimo il tuo dubbio era il mio dubbio tanti anni fa.
E alla fine non saprai mai se la scelta che hai fatto era buona o no.
Scegli una strada e proseguìla senza rimpianti con passione e costanza, perché le scelte come questa non sono mai errori.

E’ quello che farò.
Sono all’inizio di un percorso e sono felice di intraprendere la strada della Fisica.
Ho una passione sconfinata per certi argomenti e sono sicuro che non rimarrò deluso, anzi.

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