Astrofotografia: la nebulosa Nord America

Da Xi Cigni al Pellicano, passando per la Nord America. Una panoramica sulle nubi della costellazione del Cigno. Le nebulose Nord America (NGC7000, a sinistra) e Pellicano (IC5070, a destra) risplendono illuminate da una stella che in realtà non è visibile se non in infrarosso, schermata dalla nebulosità oscura al centro dell’immagine. La stella rossa a sinistra è Xi Cigni (una supergigante arancione a 1200 a.l. da noi), la gigante azzurra davanti al naso del Pellicano è 57 Cyg (a 525 a.l.). Tutta la nebulosa è ben più distante, tra 1900 e 2000 a.l.
La zona brulica di zone di formazione stellare; bisogna immaginare la nebulosa come una grande cavità scavata dai venti stellari e dalla radiazione UV delle stelle giovani. La cosa è particolarmente visibile nel “golfo del Messico”, chiuso verso sud da un muro di polveri che delimitano la cavità (il “Cygnus Wall”).
Ripresa del 30/7 dal M. Amiata, mosaico di due immagini per totali circa 120 minuti. Telescopio Newton 15028HNT, camera EOS 60D modificata. Processo PI, PS. Originale non ridotto in
[https://www.flickr.com/photos/77537340@N05/48528151526/in/dateposted-public/](https://www.flickr.com/photos/77537340@N05/48528151526/in/dateposted-public

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@IK1ODO fai delle foto stra belle!!! Complimenti!!

Visto che altre osservazioni astronomiche l’hai fatte dal M. Amiata, è questa una montagna particolare per tali osservazioni ?

@silvano l’Amiata non ha nulla di particolare, se non una buona combinazione di cielo abbastanza scuro, di clima relativamente stabile, di buon “seeing” (bassa turbolenza), e di avere un agriturismo dove siamo praticamente da soli, salvo cinghiali, daini, volpi, civette, gufi e pipistrelli :smile: per cui non disturbiamo nessuno con i nostri andirivieni notturni (e maledizioni a tutti gli dei di tutte le mitologie quando alle tre del mattino qualcosa smette di funzionare)
Le nostre Alpi Cozie sono nettamente meglio come oscurità del cielo, ma devi salire oltre i 2500 m, e la logistica è un po’ più complicata. Per cui ogni anno ci sobbarchiamo il viaggio fino all’Amiata.

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Grazie per avere risposto alla mia domanda. L’Amiata io la conosco solo di giorno quando vado nel periodo dei funghi e castagne. :boar:

@IK1ODO è meravigliosa!! :heart_eyes:

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E oltre alle fotografie sono meravigliose anche le descrizioni che in poche frasi riescono a trasmettere la passione per l’astronomia ed il valore del lavoro che sta dietro allo scatto. Andrei a vedere un’esposizione di queste foto con didascalie! e mi piglierei anche il catalogo!

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Grazie Francisco!
Ogni tanto capita di proiettare immagini come questa al pubblico. Il mio divertimento (e piacere, e se mi permettete anche un po’ di orgoglio) è lasciare che il pubblico apprezzi la parte estetica dell’immagine, e poi iniziare a spiegare che cosa stanno osservando. E’ chiaro che non si può scendere in infiniti dettagli, ma già spiegare cosa sono le luci e le ombre, perchè il gas è rosso, perchè la povere è azzurra, perchè le stelle hanno colori diversi attira molto l’interesse delle persone.
Poi le nostre immagini sono ovviamente bidimensionali, ma qui c’è una componente importante di profondità. Anche spiegare questo e farlo apprezzare è molto bello.
Una volta qualcuno mi ha detto “ecco, ora che lo hai spiegato si è persa la poesia”. Per me è esattamente il contrario: la poesia è nell’immaginare i processi in atto nell’Universo, e poterli riprendere in una manciata di bit :smile: e questa conoscenza aggiunge molto al semplice valore estetico.

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Mi trovi pienamente d’accordo, frasi da incorniciare! Anzi direi che hai trovato l’incipit della tua esposizione!

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