Astronaut Autograh & Memorabilia Show 2009 al KSC

Notate il centro tavola! Fra l’altro era in vendita anche quello.

Leggendo il programma della serata, vediamo che e’ previsto un intervento sul palco dei due di Apollo 12 (Gordon e Bean) che ricorderanno l’impresa e l’amico scomparso.
In fondo al programma notiamo anche un intervento di Neal Armstrong. Pensiamo a un intervento video registrato; Armstrong non era presente ai vari incontri precedenti, ne’ era annunciato sul sito Web.

Dopo un po’, notiamo un assembramento al tavolo sotto il palco: e’ arrivato Neil in persona! Sempre con molta discrezione, mi avvicino al tavolo e scatto:


Come detto in precedenza e come si nota dalla foto, comunque non c’e’ stato un assembramento insopportabile attorno a Neil. Quasi nessuno ha chiesto una foto (e men che meno autografi), insomma e’ stato molto civile (c’era comunque ben mimetizzato un servizio d’ordine che discretamente avrebbe raffreddato gente troppo entusiasta.
Neil era seduto al tavolo con Charlie Borden (l’ex astronauta ora amministratore della NASA) che non era stato annunciato neanche lui.

Indovinate un po’? Aldrin era seduto a un tavolo vicino.

La serata e’ proseguita fra conversazioni, filmati e cibarie varie (non chiedetemi cosa, ricordo solo che ho mangiato gamberi, che mi hanno sempre fatto schifo, ma qui non ci badavo) sostenuta da LeVar Burton. Costui e’ un attore della serie televisiva ‘Star Terk Next Generations’, che non conosco molto. Per chi la conoscesse bene, lui fa il comandante Georgi LaForge, quello che ha sempre un ‘affare’ intorno agli occhi. Erano presenti in qualita’ di ospiti anche altri due attori della stessa serie.
Comunque il presentatore e’ stato molto bravo e ha tenuto su la prima parte della serata.

Fred ha conversato del piu’ e meno (fra l’altro quando gli ho manifestato la mia avversione per i gamberi mi ha detto che lui invece a casa sua va normalmente a pescarli). Comunque prima o poi il discorso inevitabilmente si e’ spostato sulla sua avventura. E’ stato emozianante ascoltare dalla sua viva voce il racconto dell’accensione del motore del Lem per correggere l’angolo di rientro. Come descritto bene nel film, l’equipaggio doveva mantenersi allineato il bordo del globo terrestre guardando dal finestrino (mi sono espresso in modo orribile, ma avete capito). Ha concluso il racconto con ‘evidentemente ha funzionato’ (grande).

E’ iniziata la parte ufficiale della serata: sono stati chiamati sul palco (con un ingresso da stars) Gordon e Bean e si e’ cominciata la rievocazione. Conoscendo i tipi, potete ben immaginare come sia stata divertente e ironica; come in ogni brava convention americana, le battute si sono sprecate. A un certo punto e’ stato addirittura proiettato un filmato segreto, con la documentazione di ‘cosa e’ veramente avvenuto sulla Luna durante le passeggiate di Pete e Alan’. Vi lasco immaginare: sgambetti, si fregavano la zaino di sopravvivenza, ecc. mentre in contemporanea si vedeva cosa ‘veramente faceva Gordon solo in orbita’: a un certo punto da qualche parte del modulo di comando e’ spuntata una escort in bikini… poi e’ scomparso tutto! (Gordon era chiamato ‘the animal’ per certe sue presunte capacita’ extra).

Comunque alla fine si e’ tornati seri, nel momento piu’ intenso della serata e’ stato proposto un brindisi alla memoria e in onore della moglie, anch’essa presente.

Tutti in piedi e in silenzio (niente applausi stupidi) abbiamo alzato il calice. Mi sono venuti i brividi.

Infine c’e’ stato l’intervento di Neil Armstrong: come gia’ detto in precedenza (e questa mia opinione e’ stata confermata dai commenti che ho letto in vari forums) questo e’ stato uno degli interventi piu’ ‘umani’ del grande Neil. Spiritoso e pacato, ha rievocato vari episodi senza avere (come ho letto in un sito) la ‘solita aria di professore di college’.
Alla fine ‘standing ovation’ (chissa’ Buzz).

Infine ho scoperto poi che era presente anche Bill Anders. Non sono riuscito a individuarlo nella sala, ma ho visto foto in giro per Internet. Questo e’ l’unico mio cruccio.

Allego solo due foto, in quanto la serata e’ stata assaporata e non siamo andati in giro come fotoreporters: ho comuque filamto quasi integralmente l’intervento di Armstrong.

  1. foto mal riuscita di Armstrong che parla

  2. Charlie Borden


Comunque come tutte le cose belle, anche questa finisce. Questa e’ la foto ricordo finale (ero cosi’ agitato da dimenticare di togliermi la tracolla della telecamera).

Immediatamente dopo ci siamo salutati.
L’abbiamo ringraziato e mi sono scusato di non aver potuto, per motivi di linguaggio, approfondire di piu’ i discorsi (bene o male non conosciamo l’inglese cosi’ approfonditamente) e comunque eravamo onorati e fieri di averlo conosciuto e conversato con lui.
Lui ci ha risposto che era onorato lui, in quanto avevamo fatto cosi’ tanta strada per far cio’.

Questa e’ classe.


Infine allego una foto non mia, ma che ritengo la piu’ bella fra tutte quelle che ho visto, ufficiali e non.

Ritrae un momento di tenerezza fra Dee O’Hara (la mitica infermiera degli astronauti) e Neil Armstrong.

La foto parla da se’, vorrei averla fatta io.


2009aams05.jpg

La notte non ho praticamente dormito

Il giorno dopo, nuova sessione di autografi:

ci siamo concentrati sugli astronauti ‘minori’ (se e’ possibile definire minore uno con sei voli sullo shuttle).

Ecco un po’ di documentazione della giornata (no i numeri STS non li so a memoria):

  1. Rusty Scheickart (Apollo 9) nella versione prima e dopo la cura del tempo. A parte il colore dei capelli e la riga in testa, non e’ cambiato molto.

  2. Vance Brand (ASTP - STS5 - STS41B -STS35)

  3. Rhea Seddon (STS51D - STS40 - STS58) - unica donna astronauta presente; simpaticissima, c’era anche il marito ‘Hoot’ Gibson, non a caso nello stand a fianco.

  4. ‘Hoot’ Gibson (STS41B - STS61C - STS27 - STS47 - STS71)

  5. Rick Seafoss (STS58 - STS76- STS90) molto simpatico anche lui.


Ancora…

  1. Henry HartsField (STS4 - STS41D - STS61A)

  2. Jon MsBride (STS41G) un solo volo, la cenerentola della compagnia (si fa per dire)

  3. Edward Gibson (SkyLab III) anche lui un solo volo, ma lungo.

  4. Jack Lousma (Skylab III, STS3)

  5. Owen Garriot (Skylab III - STS9) poiche’ siamo appassionati anche di RPG (il gioco di ruolo, non il missile), conosciamo bene anche il figlio Richard Garriot (Lord British per gli appassionati di Britannia), il quale si e’ pagato un passaggio sulla Soyuz grazie anche ai nostri soldi. Devo dire che padre e figlio sono due gocce d’acqua. Owen in particolare e’ molto disponibile: l’ho visto sempre sorridente, anche quando non parlava con nessuno.


Posso chiederti una cosuccia… Ma come si fa a prenotarsi per questa cosa? (E quanto costa, se non sono indiscreto?)

www.astronautscholarship.org/aams

Li’ trovi tutto. Il sito l’ho individuato per caso. Poiche’ avevo partecipato all’incontro con Duke a Rovereto, ero andato sul suo sito personale per ringraziarlo e li’ c’era il link all’AAMS.


La foto precedente l’ho postata per errore.

Buzz e’ conosciuto per essere un po’ ‘lunatico’ (d’altronde se non lo e’ lui…) e inoltre era il piu’ ‘esoso’ per gli autografi (ricordo pero’ lo scopo benefico).
Voleva 50$ solo per scrivere la missione (Apollo XI per chi venisse dalla galassia di Andromeda) sull’autografo.

Probabilmente quel giorno era di ‘buzzo’ buono (hi, hi), perche’ ce lo ha fatto gratis (o forse si e’ dimenticato)

Infine alcune foto di partecipanti non astronauti.

  1. Dee O’Hara (veramente deliziosa)

  2. Guenter Wendt il ‘pad leader’ di tutte le missioni fino all’Apollo (non so per Skylab) parecchio anziano e un po’ affaticato anche lui, ma ‘duro li’’ fino alla fine.

  3. Gerry Griffin il direttore di volo di molte missioni (fra cui la mitica Apollo 13): ricordate la famosa foto della sala controllo, con lui in primo piamo (e adeguato sigarone) e Gene Kranz con faccia soddisfatta e giacchettina bianca in secondo?

Vi risparmio gli ‘special guests’ di Star Trek perche’ non molto significativi.


Charlie Bolden.

Paolo Amoroso

Sorry

Cosi’ finisce la parte principale del nostro viaggio.
Cio’ che abbiamo provato conoscendo questi uomini e queste donne ci rimarra’ dentro per sempre.
Questi ricordi sono un patrimonio che non ha prezzo.

Il resto dei giorni li avevamo riservati al lancio di STS129, che doveva avvenire quattro giorni dopo la fine della manifestazione. Purtroppo come si sa, per un ingorgo missilistico, e’ stato rinviato al lunedi’ successivo, quando eravamo gia’ rientrati.
Almeno avevamo avuto, con il biglietto Platinum, il pass Annuale al KSC.
Quindi ci siamo andata praticamente ogni giorno, cosi’ abbiamo avuto l’occasione di incontrare ancora altri due astronauti Shuttle:

  1. Mark Lee (STS 30 - STS47 - STS64 - STS82) non ho foto

  2. John Blaha (STS29 - STS33- STS43 - STS 79 - Mir - STS81) addirittura!


Infine due foto augurali, con STS129 sulla rampa.

Concludo qui questo fotoracconto, l’AAMS si svolge ogni anno; AUGURO di cuore a tutti un’esperienza come questa.


Bene, complimenti per la vostra trasferta americana :wink:

Veramente eccezionale!
Grazie per aver condiviso con noi questo evento sognato da tutti gli appassionati! :clap: :clap: :clap:

Grazie di cuore per aver condiviso con noi le vostre esperienze di viaggio, e adesso posso andare davvero a mangiarmi il fegato :stuck_out_tongue_winking_eye: visto che non so se e quando potrò mai fare una full immersion del genere :disappointed:

…bip…bip…(Doc)“Non mi era mai capitato un caso del genere:ma quanti fegati cosuma??” …bip…
(Io) “No…è che ho visto certe foto…” …bipp!! :stuck_out_tongue_winking_eye:

A parte gli scherzi,ti rinnovo i complimenti,un’esperienza sicuramente indimenticabile. :ok_hand: