Astronaut Autograh & Memorabilia Show 2009 al KSC

Un saluto a tutti gli amici del forum. Io e mia figlia siamo al KSC per partecipare all’AAMS 2009. Speravamo di riuscire a vedere anche il lancio di STS 129, ma purtroppo il ritardo di quattro giorni ci ha spiazzati. Almeno lo vedremo in rampa.

Appena arrivati ieri, prima sorpresa. Nell’atrio dell’hotel troviamo Fred Haise, in tranquilla conversazione con alcuni fortunati. Noi eravamo talmente stanchi da non reagire minimamente (tipo oh, quello e’ Haise? vabbe’). :zzz:

Stamattina in compenso a colazione eravamo pochissimi: noi e una coppia anziana a un tavolo vicino… aspetta!.. ma quello e’ Jim Lovell con la moglie :fearful: . Ci e’ passato accanto, ma noi eravamo basiti. Un inizio col botto. :ok:

Oggi abbiamo partecipato, per ora, a un incontro conviviale con l’equipaggio di Apollo 13, del quale posto un paio di foto freschissime.

Molte le domande interessanti e molto precise e simpatiche le risposte; Jim e’ sempre lui, ma anche Haise si e’ rivelato un tipo simpaticissimo: un bambino gli ha chiesto se ha tenuto la tuta dopo la missione, e lui ha risposto “oh, you mean if I keep it in the closet?” :thinking: .
Una sola domanda li ha spiazzati: un tipo ha chiesto quale e’ stato il momento piu’ divertente della missione. Jim lo ha guardato male… ma poi gli ha risposto che è stato DOPO l’incidente, quando Jack è sbottato con “Guys, this is one heck of a sim” :grin:

Se il sogno continua e non ci svegliamo prima, cerchero’ ti aggiornare il topic.

Un saluto a tutti


Oggi, dopo una sssione di autografi, abbiamo partecipato all’evento principale,cioe’ una serata in onore dell’equipaggio di Apollo 12 e del suo comandante Pete Conrad in particolare, che e’ prematuramente scomparso.
E’ stato veramente molto emozionante, in particolare quando tutti hanno fatto un brindisi in suo onore.
Gli altri due del 12 (Bean e Gordon) si sono poi dilungati a raccontare una serie di aneddoti, che ovviamente, visto il personaggio, non potevano che essere divertentissimi (uno dei tanti: a uno psicologo che gli presentava un foglio di carta bianco, dicendogli ‘mi racconti una storia su qullo che ci vede’ Pete rispose…‘me l’ha presentato alla rovescia…’).

Noi eravamo seduti al tavolo con Fred Haise, che si e’ rivelato di una gradevolezza unica (non e’ vero, tutti…dico tutti gli astronauti con i quali abbiamo avuto occasione di conversare lo sono stati. Per niente montati, ma estremamente disponibili.

Erano presenti anche l’amministratore della Nasa Charlie Borden e il direttore del KSC (di cui ora mi sfugge il nome… siamo stanchi ed emozionati).

Lascio per ultimo la parte migliore. L’ultimo ad intervenire, per commemorare Pete e’ stato Neil Armstrong, la cui partecipazione non era stata annunciata. Infatti e’ stato circondato da una folla adorante, ma devo dire anche molto educata. Nessuno cerrcava di importunare troppo il personaggio (ovviamente non rilasciava autografi) per farsi fotografare, al massimo si accontentava di una foto da lontano, come ho fatto io.
Gli e’ stata dedicata una standing ovation… non sono riuscito a beccare la faccia di Aldrin mentre avveniva cio’, ma me la posso immaginare.

Anche Neil ha fatto un iontervento commemorativo, citando fari episodi e devo dire che di persona sembra molto piu’ simpatico e umano di quello che la sua fama di uomo glaciale si porta dietro.

Non allego foto, perche’ la connessione e’ lentissima, quindi per ora solo testo.
Se desiderate, al ritorno posso allegare alcune delle migliaia di fotografie finore fatte.

Ancora un saluto a tutti.

Perché allegare solo alcune immagini?
Appena torni… al lavoro! :stuck_out_tongue_winking_eye: :wink:

Volentieri.

Paolo Amoroso

Ok, staro’ via ancora una settimana, poi inondero’ il topic.

Eccomi qui, siamo ritornati felici e frastornati.

La partecipazione all’AAMS (Astronaut Autograh & Memorabilia Show) al KSC e’ stata un’esperienza indimenticabile che solo ora a freddo riusciamo a assaporare veramente. Durante la manifestazione era tale l’adrenalina che tutto (per esempio fare colazione accanto a Lovell, cenare vicino a Armstrong, conversare con Cernan o Duke) ci sembrava normale.
Valeva sicuramente la pena mangiarsi uno stipendio (o forse due, non ci voglio pernsare) e molte ferie. :disappointed:
Ora posso ricapitolare i momenti salienti, postando alcune delle oltre seicento foto scattate.

Come gia’ raccontato precedentemente, gia’ la sera dell’arrivo all’albergo (il Radisson di Cape Canaveral) abbiamo una sorpresa inaspettata. Nell’atrio (a quell’ora quasi vuoto) dell’albergo notiamo quattro persone intente a conversare. Una di quelle era nientemento che Fred Haise (pilota del magico lem di Apollo 13).
Purtroppo non ho foto di questo incontro, sia per la nostra stanchezza, sia perche’ mi sembrava ineducato, appena entrato in albergo, tirare fuori la macchina e importunare Haise che stava conversando.

Fra l’altro noto che questo concetto di educazione nei rapporti con le personalita’ presenti si e’ mantenuta per tutta la durata della manifestazione; tutte i partecipanti, nonostante sicuramente internamente sbavassero e/o fremessero per parlare/fotografare/avvicinare quel dato astronauta. lo facevano con molta discrezione, senza ‘abbordaggi’ di cattivo gusto. Questo ha fatto si’ che in tutti gli incontri, il clima fosse veramente rilassato. Come dicevo in precedenza, sembrava normale girarsi e bere un bicchiere assieme a Bean.
(Ora non mi sembra piu’ normale, anzi mi sembra incredibile).

Il giorno dopo, colazione vicino a Lovell. Mangiamo senza commenti (anche se diventiano strabici)

Lovell e Haise erano arrivati prima degli altri, in quanto a mezzogiorno al KSC (nella Debus Facility) e’ previsto un lunch a buffet con l’equipaggio di Apollo 13, durante il quale i due hanno rievocato la loro avventura, mentre noi mangiavamo (sinceramente non mi ricordo cosa).
Al termine c’e’ stata una sessione di domande, molto sostenuta e soddisfacente.

Allego delle foto (non molto ben riuscite):

  1. il mockup di Orion all’interno del KSC
    2,3) il meeting Apollo 13
  2. un dettaglio della sala (con due A-Palla, piu’ che Apollo)

continua…

P.S. chiedo all’admin se posso continuare con questi files, se sono troppo grossi, ecc.


Visto che non ho risposta, presumo sia positiva, quindi continuo il racconto…

La sera stessa era previsto il cocktail di benvenuto, in un salone del Radisson, con tutti gli astronauti partecipanti.
E’ stato sicuramente il momento piu’ importante, in quanto ci e’ stato possibile in una atmosfera informale incontrare e scambiare qualche parola con praticamente tutti gli astronauti presenti.

Ecco un po’ di foto:

  1. Lovell e Cernan
  2. Lovell e mia figlia Giulia
  3. Duke e me (ribadisco che io sono quello che NON e’ stato sulla Luna). Quando ho detto a Duke che ci eravamo gia’ incontrati a Rovereto in Maggio, si e’ profuso in commenti molto positivi sull’organizzazione e sui luoghi visitati. Si ricordava anche della domanda che gli avevo fatto. Notare la mano sulla spalla! (la maglietta non verra’ piu’ lavata)
  4. Cernan e noi: Gene ha insistito perche’ al centro della foto ci fosse mia figlia (‘ladies first!’): questo era il clima.(Notare anche qui la mano sulla spalla!)

Serata indimenticabile!

continua…

Ecco le foto:


  1. Aldrin e Haise

  2. questo signore ha insistito a farsi fotografare con me… a parte gli scherzi, decisamente Buzz avrebbe fatto meglio a stare lontano dai chirurghi plastici. E non avete ancora visto la moglie.


Mitico buzz! Certo in quanto a gusto per camicia e cravatta… :fearful:

Le dimensioni delle immagini vanno bene, non ti preoccupare :wink:

Continua pure erifa!!

Proseguo la carrellata di ‘bigs’

  1. Fred Haise (nostro futuro commensale)
  2. Edgar Mitchell
  3. Charlie Gordon ‘the animal’ (ammetto non in una delle sue migliori interpretazioni)
  4. di nuovo Buzz con una aliena incontrata sulla Luna che a quanto pare si e’ sposato (Buzz cosa mi combini?)
  5. Alan Bean (uno dei nostri preferiti)

OOps scusate ‘Dick’ Gordon, non ‘Charle’ Gordon

Incredibile,farti i complimenti è poco. :smile:
Scusami,adesso vado ad re-impiantarmi un fegato nuovo… :stuck_out_tongue_winking_eye:

Io aspetto la fine del reportage :stuck_out_tongue_winking_eye:

… a rivederle ora sembra incredibile anche a me…

Il giorno successivo era prevista la prima sessione di autografi. Noi avevamo un biglietto ‘platinum’ che garantiva l’ingresso anticipato di mezz’ora rispetto ai normali visitatori, cosi’ abbiamo potuto evitare un po’ della ressa.

Gia’ la mattina a colazione, al tavolino accanto al nostro (un tavolino poco piu’ grande di una capsula Apollo) erano seduti Duke, Cernan, Lovell e Haise. Due moonwalkers e i due di Apollo 13. Non ho fatto foto perche’ volevo fare l’indifferente, ma poi da fuori li ho ripresi con la telecamera (zoomando al massimo). Come succede per le maglie dei grandi sportivi, io avrei voluto proporre che quel tavolino fosse ritirato ed esposto nell’atrio… ma tant’e’.

Al KSC la sala autografi era alla Debus Conference facility (quella in fondo al giardino dei missili, per chi c’e’ stato). Qui mi sono mangiato il secondo stipendio (notate comunque che la maggior parte degli introiti venivano devoluti in borse di studio - americane naturalmente).

C’e’ stata ancora la possibilita’ di scambiare qualche parola, ma ovviamente con meno tranquillita’ della sera precedente, dato che almeno per le principali personalita’ c’era la coda di gente in attesa.

Aggiungo un po’ di documentazione:

  1. Al Worden

  2. David Scott

  3. Scott Carpenter (probabilmente il piu’ anziano, infatti giustamente non si alzava per le foto che gli chiedevamo)

  4. Tom Stafford (anche lui l’ho visto messo piuttosto male, aveva difficolta a deambulare e un po’ anche a parlare… pero’ nonostante l’eta’ e gli acciacchi come gli altri e’ stato li’ tutto
    il giorno, mantenendo sempre grande cordialita’ e disponibilita’ (questi sono grandi uomini)

  5. Walter Cunningham, al quale abbiamo portato il suo libro ‘I ragazzi della Luna’ che ha adeguatamante autografato. Si e’ dimostrato felicissimo di cio’ (basta gardare la foto) e ha anche insistito per sapere come si pronuncia il titolo in Italiano. Ci ha chiesto con fare se l’avevamo letto! (che domande).


Ci ha chiesto con fare inquisitorio se l’avevamo letto! (che domande).

Alla fine, nel giardino dei missili, una qualche tv ha fatto una intervista a Lovell ed Haise.

Terminata questa, Lovell e’ rimasto a conversare un po’ con i presenti.

Abbiamo ottenuto due informazioni fondamentali (sic):

  1. Il film Apollo 13 durava piu’ di tre ore: lo hanno tagliato altrimenti (testuali parole) ‘non l’avrebbe visto nessuno’

  2. Come tutti sanno, al termine del film Lovell interpreta (diciamo cosi’)il comandande della portaerei di ricupero. Ci ha informati che la divisa che indossa e’ proprio la sua!

Due foto:


La sera era previsto il momento piu’ importante della manifestazione: la cena di gala in onore dell’equipaggio di Apollo 12 e in memoria del suo comandante Pete Conrad.

Vestiti a puntino ci dirigiamo al salone dei congressi adiacente al Radisson, ove si svolgera’ la manifesazione. Come possessori di un biglietto Platinum, avevamo diritto a cenare al tavolo con uno degli astronauti presenti. Ci era anche stata richiesta (senza impegno) una preferenza. Noi avevamo indicato (senza alcuna speranza) Lovell, Bean (che fra l’altro era uno dei festeggiati) e Duke.

All’ingresso ci viene solo fornito il numero del tavolo, senza altra indicazione. Speranzosi (e un po’ intimoriti dall’atmosfera) ci dirigiamo al tavolo: dopo un po si avvicina Fred Haise.
Si presenta lui per primo: ‘piacere sono Fred Haise’ sono le sue prime parole. io balbetto ‘lo sappiamo bene’ (scemo).
Cosi’ inizia una serata indimenticabile.

Questo e’ il nostro tavolo: