Sono trascorsi 3 mesi esatti da uno dei giorni più emozionanti della mia vita, ho assistito all’ultimo lancio di Atlantis ed ancora mi viene la pella d’oca ripensando a quell’esperienza…
Spesso cerco su youtube filmati di STS-132 e ieri ne sono apparsi 2 che mostrano ciò che succede dopo il rientro dell’orbiter.
Parte 1 http://www.youtube.com/watch?v=HrBAq1WgQrc
Parte 2 http://www.youtube.com/watch?v=QDuhcWidRF0
Per quale motivo vengono collegati quei tubi al serbatoio durante il trasferimento all’hangar?
Forse per eliminare il carburante rimasto? Perchè non farlo prima di trainare l’orbiter?
Nel frattempo caro Pako (ed anche per gli altri…), posto il link per poter scaricare il press kit della missione, se non l’avete gia’ visto. Ben 108 pagine!!!
No, i filmati di spacemultimedia sono liberamente scaricabili.
Nel frattempo caro Pako (ed anche per gli altri...), posto il link per poter scaricare il press kit della missione, se non l'avete gia' visto. Ben 108 pagine!!! :ok_hand:
Ovviamente avevo già il press kit ed avevo seguito appassionatamente tutta la sezione dedicata alla misione; grazie comunque.
Questi 2 filmati sono usciti solo pochi giorni fa su youtube e mi incuriosivano molto i 3 tubi collegati al serbatoio durante il rientro all’hangar…
Nessuno sa qualcosa in più?
Grazie anticipato.
Fabio DC (non significa dopo Cristo ma sono le iniziali del mio cognome )
Sono i condotti per lo spurgo e la refrigerazione degli impianti, uno dei due transporter è una cisterna di elio che viene iniettato nell’impianto dell’idrogeno degli SSME per eliminare ogni possibile traccia potenzialmente pericolosa. L’altro è dedicato al sistema di raffraddamento e ricircola Freon utilizzando la GPU che trasporta.
Bene, grazie.
Perchè effettuare queste operazioni di spurgo e raffreddamento durante il “traino” e non prima sulla pista o dopo una volta giunti all’hangar? C’è così urgenza di ri-entrare prima possibile?
Evidentemente sì… però è curioso…
Beh il raffreddamento perchè lo shuttle non viene completamente spento durante il towing per cui necessita del sistema di raffreddamento che deve rimanere attivo, e siccome non è il caso di tenere avviate le APU si usa una GPU.
Per lo spurgo credo sia per questioni di sicurezza, dovendolo portare in un luogo chiuso è necessario non avere la minima traccia di un gas altamente infiammabile come l’idrogeno nelle condutture.
Non avevo pensato all’idrogeno, ma che fosse qualcosa legato al carburante sì. Nel suo libro “I ragazzi della Luna” Walt Cunnigham scrive appunto che anche per i T38 la procedura normale era appena concluso l’atterraggio un immediato rifornimento per evitare che i gas esplosivi formatisi dal cherosene avio potessero esplodere, e mi sembrava che questa procedura dello Shuttle fosse estremamente simile.
Aggiungo che il clima della florida è abbastanza mutevole e che l’orbiter dopo il rientro perde, a causa del calore, lo strato protettivo che ricopre le mattonelle dello scudo termico, tale strato serve ad impermeabilizzare le mattonelle che altrimenti si comportano come vere e proprie spugne…è lecito pensare che uno dei motivi per cui queste operazioni vengano eseguite in movimento è proprio evitare di esporre l’orbiter agli elementi atmosferici.