Da come ne parlano sul sito dell’ESA sembra effettivamente che sia per la pressurizzazione, e non per rifornimento: tuttavia, in un’altra pagina (http://www.spaceflight.esa.int/projects/index.cfm?act=default.page&level=11&page=780) nella sezione “propulsion” è indicata una pressurizzazione con elio a 31,4 MPa (314 bar). Da notare che mentre i propulsori dell’ATV, sia principali che RCS, sono di tipo N2O4/MMH (a dire il vero si parla di MON3, Mixed Oxides of Nitrogen), il sito dell’ESA parla di 4 combustibili e di UDMH. E’ chiaro quindi che l’ATV porterà con sè: il proprio combustibile, MON3/MMH, per le manovre orbitali, il reboosting della ISS e il deorbiting; il combustibile russo da trasferire in toto sulla stazione, cioè N2O4/UDMH, più ossigeno, azoto, aria e gas di servizio da trasferire anch’essi alla ISS. E’ ragionevole che di questi, l’ossigeno sia caricato assieme ai combustibili in quanto richiede le stesse precauzioni.