Bartolomeo, la nuova piattaforma esterna europea per la ISS

Sai che credevo che tutto fosse standardizzato? Almeno nella parte “occidentale” dell’ISS. Questa delle prese uguali ma cablate in modo diverso non mi pare tanto furba però :ok_hand:
Ho cercato un pò su gugol per vedere se trovavo delle IMG ( ora so curiosa) ma non ho trovato niente.

Meglio questo

più sicuro :wink:

Stra-OT, ma strapericoloso, occhio a quel che si fa. Ed è CE come mia bisnonna.

Guarda che quello è CE! China Export! Il vero C E si scrive così, con lo spazio…

Bellissima questa!
Ricky Unreal dovrebbe dedicarci un apposito post su SpaceHumour :stuck_out_tongue_winking_eye:

Non era una battuta :wink: vedi ad esempio qui

Ancora peggio… :angry: speravo fosse una battuta, e invece ancora una volta la realtà supera - purtroppo - la fantasia

Non sono prese in senso stretto come quelle che usiamo in casa, hanno più l’aspetto dei classici connettori come questi. Nella stessa presa oltre alla potenza elettrica c’è anche il collegamento dati.
Ed essendo il sistema dati di Columbus diverso da quello degli altri moduli, anche le connessioni sono diverse.

In ogni caso non è troppo un problema. Quando si progetta qualcosa, se si usano le specifiche di entrambe le prese, si riesce tranquillamente a farlo in modo che sia compatibile con entrambe le prese :wink:

OT
Non sono d’accordo: non userei un accrocchio del genere per ricaricare un navigatore da 500€. meglio fermarsi da un ferramenta, comprare un metro di prolunga col maschio autoctono, e giuntarla alle notre utenze con un pò di nastro :wink:
Con questo si conclude l’OT sulle prese europee.

Come diceva Buzz non è solo questione di …buchi anche il voltaggio oops :facepunch: :facepunch: tensione e corrente :stuck_out_tongue_winking_eye: devono essere uguali. Occhio a quello che si fa :stuck_out_tongue_winking_eye:
P.S. ho linkato un adattatore a caso… non intendevo proprio QUELLO :angry: :angry:

Corrente? Chi corre? :stuck_out_tongue_winking_eye:

E la frequenza? Tra Italia e USA varia anche quella…

mah, vi dirò, io con degli adattatori cinesissimi ho sempre collegato tutto…in Giappone, in EU e negli USA e, sostanzialmente, funziona sempre tutto bene (notebook, foto e telefoni vari) :stuck_out_tongue_winking_eye: ormai quasi tutti i dispositivi accettano da 110v a 220/240v senza bisogno di trasformatori aggiuntivi…

Il marchio CE “vero” è fatto in modo che chiudendo i due cerchi questi si tocchino formando un 8 orizzontale, in genere quelli cinesi sono ravvicinati così che le proiezioni dei due cerchi si intersecano per buona parte.

fine OT elettrico, scusate :slight_smile:

Inviato da Huawei P8 via Tapatalk

Per chi fosse interessato ho inserito nell’articolo iniziale due documenti di ADS relativi a Bartolomeo, una infografica e una presentazione.

Grazie Alby l’ho scaricato e me lo leggo domani con calma.
E scusa se << l’ho buttata un po in caciara>> :facepunch:

Parlano di raffreddamento attivo fino a un totale di 1.5 kW! Finora pensavo fosse solo una piattaforma senza TCS attivo, simile alle altre piattaforme esterne. :astonished:

Mi domando come intendano farlo. A occhio credo che si attacchino al circuito dell’ammoniaca, ma non ne parlano nella presentazione. L’attacco potrebbe essere a qualche Interface Heat Exchanger di Nodo 2 attualmente non in uso, il che richiederebbe di far passare linee di ammoniaca fino a Columbus e poi collegarle a Bartolomeo. In più bisognerebbe lanciare Bartolomeo con ammoniaca pressurizzata nelle linee, il che significa che di sicuro deve essere lanciato in un comparto non pressurizzato (il trunk di Dragon).
Insomma, se è così ci vorranno un po’ di EVA per montare il tutto e collegare le linee…

Ringrazio per questa aggiunta che rende più ricco l’articolo in merito dando la possibilità di avere dettagli per un’eventuale discussione ed evitare così di tergiversare su altri argomenti, a parer mio, inutili per quanto discusso.

Inutili forse per la discussione tra utenti competenti, ma vi assicuro comunque assai interessanti per rookies assoluti come il sottoscritto, che grazie ai vostri thread possono sperare di apprendere un frammento della complessità che sta dietro alla materia che ci appassiona :stuck_out_tongue_winking_eye:
Dal mio umile cantuccio ringrazio indistintamente per l’occasione che ci date di sbirciare, dal buco della serratura, il progresso della tecnica in campo astronautico

Permettimi, io non voglio e non mi permetterei mai di iffendere nessuno però il parlare dei vari voltaggi e spine utilizate nei vari stati mi sembrava alquanto fuori argomento. In questo post è meglio parlare della composizione e struttura della futura piattaforma Bartolomeo e di come verrà portata in orbita ecc…argomento sicuramente più interessante.

A parer mio l’idea di dotare il modulo Columbus di questa piattaforma valorizza maggiormente la parte europea e permetterà di svolgere molti più esperimenti in altri settori.

L’unica cosa che mi lascia un poco perplesso è il volerla posizionare nella parte anteriore del modulo, dove vi è il PMA per l’aggancio delle future navette abitate. Non si rischia così di avere le parti troppo vicine l’una all’altra?

Sicuramente avranno studiato bene la cosa e fatti i dovuti calcoli però…percheè non metterla sul lato opposto, il lato che guarda verso il modulo Quest?

Ci ho pensato anch’io.

Quella posizione però può anche avere certi vantaggi, proprio perché è davanti alla ISS. Ad esempio NASA stava sviluppando un esperimento per fare una statistica degli impatti da MMOD sulla ISS, che in sostanza era una “parete” multistrato da esporre all’esterno. E metterla in punta sicuramente sarebbe un vantaggio.

Poi ci possono anche essere motivi termici, di cui è difficile parlare senza vedere i calcoli fatti, e costruttivi: nè Columbus nè Nodo2 sono perfettamente simmetrici. Magari dall’altra parte sarebbe stato molto più difficile (o forse addirittura impossibile) collegare durante un’EVA tutto quello che serve…

Insomma, sicuramente hanno considerato l’aspetto del PMA nel trade off, e sicuramente se hanno fatto quella scelta è perché Bartolomeo in quella posizione non crea troppi problemi

Senza alcun dubbio è giusto il tuo ragionamento e non penso proprio che abbiano deciso di metterla in quella posizione solo perchè gli andava così. Avranno fatto tutti i loro calcoli e le loro prove per accertarsi che non vi saranno problemi.

Visto comenuque il ritardo dell’invio dei prossimi moduli russi, ed in particolare l’MLM, potrebbero mettere su questa piattarfoma il braccio robot ERA così da utilizzarlo proficuamente come fanno i giapponesi con quello dello JEM.

Grazie a questo PDF veniamo a conoscenza, fra le altre cose, che la piattaforma verrà lanciata nel trunk di una Dragon e che la sua installazione richiederà una sola EVA. Nessuna EVA sarà invece necessaria per l’installazione dei payload.