Bersagli gonfiabili..potrebbe funzionare?

E’ di oggi la notizia di un test militare Russo,potenzialmente pericoloso.
Un satellite adoperato come bersaglio per un test missilistico ed è esploso generando miriadi di piccoli frammenti che avrebbero potuto,per la loro orbita,costituire un pericolo per la stazione spaziale internazionale.

Mi chiedo se per questo tipo di test non sarebbe meglio adoperare apposite strutture inflatabili.
Il bersaglio gonfiabile,alla partenza, potrebbe essere ospitato in un poco spazio,adoperando un razzo di piccole dimensioni oppure potrebbe essere “ospitato” in un vettore più grande come payload secondario.
Una volta in orbita si gonfierebbe raggiungendo dimensioni compatibili con quelle di un satellite obiettivo di un attacco.
A questo punto,una volta raggiunto dal missile durante il test, genererebbe una volta esploso pochi frammenti,la maggior parte dei quali non pericolosi.

Esistono problemi dal punto di vista tecnico che non consentono di adottare una simile soluzione per questo genere di esperimenti militari?

Ancora meglio secondo me sarebbe un anello di qualche metro di diametro. L’ASAT ci passa dentro, dimostra la sua precisione e non succede nulla

1 Mi Piace

Anche questo gonfiabile magari,in modo da non generare detriti se il razzo dovesse colpirlo invece di passarci in mezzo.
Insomma,secondo me le soluzioni potrebbero esserci.
Tra l’altro una struttura gonfiabile da adoperare come bersaglio è poco più di un pallone, non richiede chissà quali sistemi,e non dovrebbe essere molto costosa.

Il tuo sistema del “ciambellone” avrebbe un ulteriore vantaggio.
Non dovendo esplodere (teoricamente,se il test va a buon fine) potrebbe essere usato più volte senza dover mandare su un nuovo bersaglio ogni volta.

3 Mi Piace

Domanda interessante…
In realtà per quanto riguarda i satelliti “gonfiabili” mi vengono in mente solo i due satelliti Echo (1A e 2) lanciati rispettivamente nel 1960 e nel 64.

Onestamente non vedo finalità pratiche come bersaglio, i militari hanno bisogno di realismo e niente è più reale, nello Spazio, di un satellite vero.

Beh,la finalità pratica è evitare detriti.
Questo sia per impedire eventi potenzialmente pericolosi,sia per evitare polemiche internazionali.
Per il resto un bersaglio è un bersaglio…credo che il punto sia quello di centrare una struttura nello spazio; quindi anche un “satellite manichino” penso andrebbe benissimo.

Strutture come gli Echo,più che veri e propi moduli alle Bigelow ( che sarebbero inutili e troppo costosi e complessi per lo scopo),andrebbero bene come bersagli…immagino.

Si e no, un vero satellite è fatto di hardware, software, sottosistemi mentre un sistema gonfiabile sarebbe poco più che un bersaglio passivo con al massimo qualche trasmettitore radio.
Se poi ci metti che il bersaglio deve essere in grado di cambiare orbita…

Naturalmente chi conduce questo genere di test non si cura particolarmente dell’ambiente.

Beh,certo.
Immagino che le caratteristiche ottimali di un bersaglio potrebbero essere replicate anche su un oggetto gonfiabile…ripeto,la motivazione principe sarebbe evitare la formazione di detriti potenzialmente dannosi ( tra l’altro nel caso in cui avessero fatto danni alla ISS…beh,lassù ci sono anche soldi e uomini Russi).

Ma forse il punto potrebbe anche essere un altro.
Le motivazioni di questi test,oltre che di tipo prettamente tecnico militare, potrebbero anche essere quelle di dare un “avvertimento”,e certo colpire un vero satellite è più drammatico come effetto che colpire un semplice “manichino”.

Il problema però prima o poi va posto.
Non siamo così ingenui da immaginare che questo tipo di esperimenti possa essere abbandonato in nome della fratellanza tra i popoli, bisogna essere realistici.
Ma è necessario studiare anche un modo per evitare effetti secondari pericolosi.

C’è da aggiungere che con un satellite gonfiabile non dimostri di poter distruggere un satellite vero. È importante sapere quanti pezzi fai e quanto grandi.

1 Mi Piace

Ed il razzo che lo colpisce lascia detriti ugualmente

Nel momento in cui arrivi a toccare il satellite lo scopo è raggiunto, non sono certo corazzati e basta l’energia cinetica dell’impianto a mandarli fuori controllo o danneggiarli …

Ti rimando a questa discussione in cui sono state sostenute posizioni simili, ed io ritenevo che un test di impatto totalmente realistico non fosse necessario:

A quanto pare spesso non ci si accontenta di simulare certi aspetti.

Comunque noi non sappiamo se la guida del sistema antisatellite in questione si basa solo su telecamere. Potrebbe aver bisogno della densità di un satellite vero.

E la faccenda di vedere come viene fatto a pezzi un satellite vero non mi sembra affatto secondaria.

Detto questo non escludo affatto che possa trattatarsi anche di una dimostrazione di forza del tipo: chi ha più da perdere da una sindrome di Kessler e ha in progetto megacostellazioni di migliaia di satelliti in orbita bassa? Chi è politicamente più forte e può infischiarsene dell’opinione pubblica pur mettendo a rischio la vita dei suoi stessi concittadini nello spazio?

Sono solo speculazioni comunque, chi conosce più dettagli sulla questione può farsene un’idea più realistica.

4 Mi Piace

Non so, per mia zia sono entrambi problemi che non esistono. Per chi abbia un minimo di interesse in queste cose è evidente che il segnale è “posso colpirlo”, che sia di gomma o altro. Come scritto da qualcun altro basta toccare per distruggere.

Simulare un impatto per vedere come il satellite si rompe, si può fare anche a terra, come è stato fatto da NASA /DoD con il satellite DebriSat

https://orbitaldebris.jsc.nasa.gov/measurements/debrisat.html

Poi IMHO, se devi vedere come funziona il sistema d’arma, non hai nemmeno bisogno del bersaglio. Basterebbe sapere se ha raggiunto un determinato punto con la velocità e la direzione voluta.

Un satellite già in orbita è un oggetto in meno da progettare e lanciare con i costi che questo comporta.
Non sarebbe la prima volta che per risparmiare si fanno grandi fesserie, è quasi una regola nella storia.

4 Mi Piace

Questo argomento è stato automaticamente chiuso 730 giorni dopo l’ultima risposta. Non sono permesse altre risposte.