In un altro forum (non astronautico), un caro amico esprime i ‘soliti’ dubbi sulle foto lunari… Gli ho risposto, in maniera che spero esaustiva: commenti a riguardo ?
''No, caro XXX, in verità non c’é proprio nessuna incongruenza in quelle foto !!!
Anzi ! Sono esattamente quelle che ci si doveva aspettare in un ambiente diverso e del quale, in effetti, niente si sapeva.
Qualche esempio, da uno che le ha studiate tutte a lungo… oltretutto so che sei un esperto di foto, quindi con te sfondo una porta aperta:
a) conosciamo sempre e solo le solite foto, magari copia di copia di copia… ma se vai negli archivi della NASA scopri che sono centinaia, che la maggioranza sono venute da schifo e che le migliori sono soltanto ‘ritagliate’, ma non ritoccate.
b) le ombre tornano benissimo ! L’impressione che non siano allineate è, appunto, solo tale ! Le ombre si adattano alla superficie, ed è normalissimo che sembrino divergenti. Lo stesso effetto te lo posso mostrare in milioni di foto fatte qui, sulla Terra, riprendendo soggetti su terreni irregolari.
c) non ci sono ne faretti ne strani luci in cielo: normali giochi ottici tranquillamente identificabili con semplici ingrandimenti… oltretutto, come ben sai, se ci fossero più fonti di luce avremmo molte ombre ! Hai presente quante ombre hanno i giocatori di calcio durante una partita in notturna ?
d) non si considera mai una cosa, quando si parla di zone stranamente illuminate… la Luna è un enorme specchio riflettente ! Data la sua particolare superficie e l’assenza di atmosfera. Eppure dovremmo saperlo, ogni notte senza nuvole la vediamo rischiarare il nostro cielo come un’enorme lampadina !!!
Per fotografare la Luna uso il mio 300 sulla reflex digitale, chiudo bene il diaframma ed uso 1/800 a mano libera… Se vado più lento viene fuori sovraesposta. Il tutto nel cielo notturno (per le anime belle… no, il flash non serve a niente… ).
e) l’annosa questione delle stelle mancanti… beh, è ovvvio !!! Le stelle sono lontane e danno una luce fievole, peraltro offuscata nel giorno lunare, ma anche nel buio più assoluto. Fotografando il cielo notturno con tempi inferiori al secondo, ed a mano libera, si ottiene… niente !!! Per fotografare le stelle si deve mettere la macchina sul cavalletto ed aspettare secondi su secondi. Anche le attuali foto dall’orbita non catturano stella alcuna. Pochi lo sanno, ma quei meravigliosi cieli notturni che si vedono nei film sono tutti aggiunti in post produzione.
f) le riprese cinematografiche, anziché provocare dubbi, mostrano situazioni impossibili sulla Terra. La particolare ricaduta della polvere smossa dal rover lunare, ad esempio, che ricade immediatamente senza vortici con traiettorie assolutamente impossibili da riprodurre… Beh, NON c’é atmosfera… per lo stesso motivo un martello ed una piuma cadono a terra insieme, come provato dagli astronauti, e come previsto da Galileo Galilei. Anche il movimento degli astronauti: i complottisti hanno provato mille volte ea riprodurlo a terra, ma niente da fare. La gravità bassa si può solo simulare, ma velocizzando il filmato il trucco è subito evidente così come, al contrario, se si velocizzano le riprese lunari si ottiene un movimento ‘alieno’ del tutto inottenibile in studio (forse oggi col digitale, forse).
Le riprese fatte in automatico alla partenza del Lem dalla Luna, durante l’ultima missione, sono INDISCUTIBILMENTE riproducibili solo in un ambiente senza atmosfera ed a bassa gravità. Guardati (in youtube) il fuoco dal motore del Lem e capirai di cosa parlo.
g) la Luna è piccola, e l’orizzonte appare indiscutibilmente più vicino che qui da noi. Anche questo ‘confonde’ le idee.
h) la bandiera non sventola… trema sulla bacchetta metallica fatta vibrare. Si muove come nessuna bandiera potrebbe mai fare qui da noi.
i) in alcune foto il reticolo del mirino sembra scomparire sotto il soggetto (sempre bianco) come se si trattasse questo di qualcosa stampato sopra… beh, è un fenomeno normalissimo anche sulla Terra, di cui non ricordo il nome, ma che ogni fotografo da studio ben conosce quando si riprende un qualcosa di un certo colore in determinate situazioni di luce.
l) sento dire spesso: le variazioni di temperatura estreme sulla Luna avrebbero bruciato/congelato la pellicola. Sciocchezze !!! In assenza di atmosfera il calore si trasmette con grande difficoltà, senza saturare… se l’atmosfera terrestre, riscaldata diciamo ad 80°, ‘bollirebbe’ tutto, così non è per il vuoto. la prova l’abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni: il SOLE. Se il calore si propagasse come fa in atmosfera la Terra sarebbe da eoni ridotta in cenere.
m) idem per le radiazioni. le radiazioni sono il vero problema delle future missioni spaziali di lunga durata, ma si tratta di radiazioni ‘cosmiche’, non atomiche. Sono ugualmente dannose ma è molto più facile difendersi, almeno per brevi periodi. In effetti sono molte le foto dell’Apollo comunque leggermente annerite dalle radiazioni. La fascia di van Allen è effettivamente satura di radioattività, ma l’Apollo ci passava dentro in due o tre ore. Poco tempo per causare veri danni a cose e persone. Lo stesso van Allen calcola che bisognerebbe stare trenta giorni dentro alla ‘sua’ fascia per andare incontro a morte certa…
Un astronauta sulla ISS si becca comunque una dose media giornaliera pari a una o due radiografie al torace giornaliere: troppe (ma ricordate che una TAC vale per qualche centinaia di rx torace). In effetti, se vogliamo, tutti gli astronauti dell’Apollo hanno avuto il problema di cataratte precoci, spesso riscontrato nei radiologi. Swigert, astronauta dell’Apollo XIII, mori non molti anni dopo per leucemia. Un caso ? Probabilmente, però…
Insomma, la storia delle foto, è solo mitologia e mistificazione, believe me.’’
Salute e Latinum per tutti !