Blue Origin sempre più vicina al primo volo suborbitale con equipaggio

Nuovo articolo di Raffaele Di Palma pubblicato su AstronautiNEWS.it

Mi chiedo il senso di pagare centinaia di migliaia di dollari per 4 (dico 4) minuti di assenza di peso. Dato che BO non pare al momento stia sviluppando un veicolo orbitale, almeno che potenzino il razzo per l’ascesa, fino ad arrivare a qualche centinaio di chilometri di altitudine. Almeno una mezz’oretta di spazio darebbe piú senso alla cosa… O ci saranno impedimenti tecnici?

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Posso farti un esempio. Tempo fa incontrai un ospite in hotel dove lavoro. Costruiva mini sottomarini in una piccola società americana. Costo di ogni sottomarino 1 milione di dollari. E solo per scopo ludico.
Alla mia domanda “ma chi se li compra? E per cosa?”
La risposta fu: “billionaires. Just for fun.” In alternativa alla moto d’acqua, c’è chi compra il sottomarino da mettere sul cabinato 60 metri…

Il New glenn é il prossimo step.

Certo, capisco… E poi in fondo nello spazio ci vai. Con Virgin Galactic paghi (piú o meno) lo stesso, e ti fermi a 80 km…
Ma BO ha allo studio anche un veicolo manned? Non mi pare di averne sentito…

No scusa, ho capito male io la tua affermazione. In effetti non è manned. :vulcan_salute:t3:

per un veicolo a lancio verticale avere molto tempo di permanenza in caduta libera vuol dire per forza salire molto di quota. Suborbitale non mi sembra un aggettivo corretto per questi lanci, non hanno una traiettoria che tende a quella orbitale

Per come la interpreto io, se superi la linea di Karman (80/100 chilometri o quello che vogliamo) e non fai un giro della terra, sei suborbitale. Non importa quanto sia ampia la parabola della traiettoria. Imho.

Nel contesto di esperimenti scientifici in microgravità sono un bel po’ di tempo.
Tieni conto che per esperimenti sugli aerei che fanno parabole zero g di solito non si superano i 30 secondi a parabola.

Poi c’è una questione di qualità della microgravità. Quando la capsula di New Shepard si separa, mi pare non vi siano parti in movimento di massa rilevante. Probabilmente per voli scientifici puri non serve nemmeno accendere la ventilazione ecc (il volo dura Mac una ventina di minuti) quindi la qualità della microgravità è molto alta, sulla carta.

E poi, non serve fare una fila di anni per accedere alla microgravità prolungata come per la ISS. Non tutti gli esperimenti sulla ISS durano per giorni/mesi. Spesso l’astronauta spacchetta, monta ed esegue un esperimento che di per sè dura pochi minuti. Tutti gli esperimenti di quella classe possono tranquillamente volare su un new Shepard.

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Ancora due test senza equipaggio, entrambi previsti quest’anno, e poi finalmente il debutto dei primi suborbitanti di BO.

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Ed intanto salta anche il primo volo abitato entro quest’anno (come aveva invece dichiarato Jeff Bezos a febbraio). Senza contare che l’ultimo volo è avvenuto cinque mesi fa e da allora è calata la solita cappa di ‘riservatezza’ che contraddistingue Blue Origin rispetto ai suoi concorrenti (sia nel suborbitale che nell’orbitale).

Per il primo dei due voli ancora senza equipaggio esso non potrà avvenire prima dell’inizio di novembre (data del permesso FCC).

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Nuovo articolo di Marco Carrara pubblicato su AstronautiNEWS.it

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