in questo articolo pubblicato sul sito AviationWeek.com, la notizia che la Boeing sta studiando lo sviluppo di un nuovo veicolo spaziale derivato dal veicolo di test X-37B, destinato al trasporto di carichi utili e/o equipaggi umani verso la ISS e in LEO.
questo nuovo veicolo verrebbe realizzato come una copia ingrandita dello X-37B per un fattore di scala del 165%, portandone la lunghezza da 29 piedi (8,84 m) a 47 piedi (14,33 m).
verrebbe realizzata per prima la versione cargo e successivamente la versione destinata al trasporto di equipaggi umani che, in un piano a lungo termine, andrebbe a sostituire la capsula CST-100 attualmente in sviluppo da parte della Boeing all’interno del programma CCDev.
Evidentemetne alla Boeing si rendono conto che, nel lungo periodo, una capsula concettualmente superata come la CST-100 (e con due concorrenti ben avviati come Orion e Dragon) non può rappresentare un “asset” industriale.
D’altra parte sarebbe da pazzi non riutilizzare il know-how guadagnato con il programma X-37B in versioni a scala maggiorata con capacità cargo/manned.
… neanche a me… mi sorprenderebbe però vederlo volare realmente nel prossimo futuro… di studi sono pieni i libri, vedremo se arriverà a qualche cosa di operativo.
No, semplicemente la CST-100 è quello che serve per quello cui è destinata, un mezzo disponibile dal 2015 per l’accesso in LEO e a costi concorrenziali… cosa che questa futura eventuale evoluzione dell’X-37B non è e non sarà (sicuramente in tempi brevi).
Come gia’ discusso altrove i principali motivi che mi vengono in mente per preferire uno spazioplano sono estetici e militari…
Fanno bene a non dissipare il know how, ma per portare la gente su e giu’ le capsule blunt body penso che siano meno costose e, non dimentichiamo, meno pericolose… il rientro e’ meno critico.