in questa sezione vorrei raccontare, per filo e per segno, come avviene una campagna di volo parabolico dell’ESA con disegni e foto di quelle a cui ho partecipato io.
Naturalmente non vorrei fosse un monologo quanto un dibattito e sono graditi domande ed interventi eventualmente anche con materiale integrativo.
Archipeppe sono interessato alla tua “esperienza” a gravità zero. Innanzitutto quali sono i requisiti fisici? Per esempio io soffro di vertigini e quindi immagino che non sarei adatto… E poi cosa si prova esattamente? E’ vero che si perde il senso dell’alto e del basso?
Da quello che mi diceva Peppe, una delle cose a cui pensi intensamente quando cominci ad andare su e giù … è che speri di riuscire a terminare la simulazione del tuo esperimento in microgravità!
Umh, allora appena ho un po di tempo vorrei postare del materiale che ho sull’argomento.
Per quanto riguarda la “sensazione” a quanto sembra variano da individuo ad individuo comunque a me sembrava di stare sottacqua…ma senza acqua!!
Per Dario: non si trattava di simulazioni di esperimenti. Quando partecipi ad una campagna di volo parabolico non si simula l’assenza di peso, la si sperimenta come fatto fisico e reale, come reali sono gli esperimenti che volano a bordo.
Per Dario: non si trattava di simulazioni di esperimenti. Quando partecipi ad una campagna di volo parabolico non si simula l'assenza di peso, la si sperimenta come fatto fisico e reale, come reali sono gli esperimenti che volano a bordo.
Oh yes!!! Per simulare Intendevo dire sperimentare le esatte condizioni di assenza di peso che si riscontrano nello spazio, … ed ovviamente gli esperimenti sono realizzati in tale condizione cioè soggetti a tutte le leggi fisiche ad essa legate … Forse mi sono “esprimuto” male …
Dovresti averlo provato.
Comunque io non ho mai avuto il minimo accenno di nausea, è vero che mi sono cuccato i medicinali che dispensavano prima del volo, ma devo essere stato fortunato, perché il primo giorno circa il 40% del personale di volo sta male…
Una volta ho visto scendere una ragazza norvegese (che tra l’altro era una bambolina) portata giù a braccia alla fine di un volo
Shhh…era posizionato (in entrambe i voli) all’interno del payload.
Nella prima campagna di volo non avevamo zerog-meter, nella seconda abbiamo usato un peluche di Minnie che poi ho regalato a mia nipote (che all’epoca aveva pochi mesi).