Ecco un esempio di modellismo ‘truffaldino’…
Il kit è un antico ‘Esci-Polistil’ dei primi anni 70’, e riproduce abbastanza fedelmente un cacciacarri Hetzer. E’ in 1:72.
I ‘cacciacarri’ erano tank economici, costruiti spesso sullo chassis di carri ormai obsoleti, in questo caso si tratta dello Skoda 38t, attivamente usato dai tedeschi nei primi anni di guerra (era un buon carro, ed i tedeschi ne recuperarono moltissimi, fabbriche comprese, con l’annessione della Cecoslovacchia). I cacciacarri non avevano torretta, erano bassi e sfuggenti, economici da costruire e da mantenere. Ottimi per impegnare, soprattutto in imboscate, i tank avversari. Ovviamente poco adatti come carri da ‘sfondamento’. L’Hetzer fu un progetto particolarmente indovinato, tanto da vere una vita operativa che si estese ben oltre il secondo conflitto mondiale. Fu infatti costruito sia dalla Cecoslovacchia nel dopoguerra che, con poche modifiche, dagli svizzeri, che lo tennero in prima linea fino agli anni 60’ inoltrati.
Il modello riproduce un esemplare in carico all’armata bulgara, alleata dei tedeschi fino al 44’, e quindi da essi armata, salvo passare ai sovietici negli ultimi mesi di guerra. Infatti il carro è malamente ridipinto sul campo (notare le stelle rosse, assai grezze, che venivano disegnate alla buona con gesso colorato, oppure con vernice spesso data con scope di saggina…)
Perché parlo di modellismo truffaldino ?
Montando il kit, arrivato agli ‘antichi’ cingoli in vinile, questi mi si sono letteralmente dissolti fra le mani, spezzati in mille pezzi. Dovevo buttar via tutto ? Ecco che, con grande uso di bicarbonato di sodio, ottengo un carro verosibilmente affondato della neve di un tardo febbraio-marzo 1945… da qualche parte dell’est europeo.
L’ho definito, amabilmente, un ‘troiaio’ nei forum di modellismo ma, confesso, visto dal vero fa la sua porca figura…
Salute e Latinum per tutti !