Cassini rileva un possibile oceano di acqua liquida sotto superficie di Titano

Scusa ma chi ha mai menzionato bombe H oltre a te in questo thread?

Era un’iperbole, naturalmente. Ma dava il senso di dove sta andando la discussione, IMHO. E mi fermo qui, credo che abbiamo detto tutto.

Senza voler offendere nessuno:
Le uniche parole sagge da qualche decina di post…

Secondo gli ultimi studi di un gruppo internazionale di scienziati … non si tratta proprio di “acqua liquida” …

cito :
“Analizzando con modelli numerici le deformazioni mareali dell’interno di Titano abbiamo trovato che possiamo spiegare l’alta deformazione solo se è presente all’interno di Titano un oceano con un’alta densità (tra i 1200 e 1350 kg m^-3), che può essere solo spiegata con la presenza di sali all’interno dell’oceano”

e ancora si parla di :
“un oceano estremamente denso e salato composto da una liquido simile a una salamoia: acqua mischiata a un composto di zolfo, sodio e potassio … inospitale (almeno oggi) per forme di vita microbiotica”

fonte:
http://www.media.inaf.it/2014/07/09/salato-come-il-mar-morto/

Per carità!
Nessuno ha mai inteso prospettare idee del genere!
La mia era una semplice curiosità per capire di che spessore di ghiaccio stiamo parlando e quale potrebbe essere la velocità di riformazione della crosta.
Non pensavo certamente di proporre di spedire una testata nucleare lassù!
Più che altro in una prospettiva futura mi chiedevo se per eventuali astronauti (assolutamente ipotetici),o esploratori robotici (i pronipoti di Robonaut) fosse meglio raggiungere l’oceano mediante perforazione o con cariche di esplosivo.

robonaut: non capisco, in generale, in quali aspetti potrebbe essere meglio di una sonda non antroporfa. Sul serio, evidentemente non ho compreso appieno lo scopo a lungo termine del progetto di un robot dalle fattezze umane.

Come bucare il ghiaccio: immagino dipenda dallo spessore, anche se evidentemente l’opzione trivella è più raffinata e comunque preferibile. Ribadisco però che secondo me una trivella è troppo complessa, piena di parti in movimento e soggette a usura…un conto è un trapano/percussore come quello di MSL, destinato a forare pochi cm, un’altra cosa è trivellare anche solo alcuni metri di ghiaccio…ci sono materiali che si consumano, pertiche da prolungare…mah.

In generale, riguardo le priorità dell’esplorazione spaziale, non dovremmo dimenticarci che c’è una grossa differenza tra quello che sarebbe bello fare e quello che si può realisticamente fare…

Aggiungo i miei 2 cents alla discussione: ma non è che andiamo su Marte perché enormemente più vicino di tutti gli altri e quindi riusciamo ad arrivarci con oggetti più grandi (e pesanti)? Non è che andiamo su Marte perchè è anche molto più vicino al sole di tutti gli altri e quindi permette di usare i pannelli solari? Non è che andiamo su Marte perchè essendo più vicino le operazioni sono ritardate “solo” di 40 minuti e quindi i robot hanno meno bisogno di essere autonomi?
Voglio solo dire che secondo me la scelta di Marte non è solo scientifica, ma anche tecnica.

Tra l’altro su Titano ci siamo stati proprio con Huygens, che se non sbaglio rimane il lander ad essere atterrato sul corpo celeste più lontano sinora (ho il piacere ed onore di essere amico e collega dello Spacecraft Operations Manager di quel fantastico lander). E guarda caso quel lander era molto semplice. Da qui a fare una trivella che vada sotto decine di metri di ghiaccio e ancora sia in grado di comunicare con terra ce ne vuole IMHO…

Non solo, ma anche le condizioni sulla superficie di Marte sono comode, non a caso papabile destinazione manned!
Davvero, non bisogna sottovalutare la complessità tecnica di un viaggio lungo per una destinazione inospitale dove compiere attività estreme…come dicevo qualche post fa, Venere è vicina eppure sulla superficie ci siamo finora restati giusto il tempo di fare due foto, più di trent’anni fa. Marte è oggettivamente comodo e ben esplorabile, viste le risorse non infinite sarebbe folle rinunciare ad esplorare un pianeta di cui abbiamo appena iniziato a visitare la superficie per imbarcarsi in missioni tecnicamente improbabili e probabilmente irrealizzabili.

Che poi sarebbe bello avere un sonda su ogni corpo celeste, l’ho già detto, è indubbio…ma finché non arrivano soldi a pioggia…