leggendo l’articolo, postato da albyz, o letto che l’Italia potrebbe tranquilamente effettuare lanci dato che nel accordo intergovernativo fra Kenya-Italia c’e scritto chiaro e tondo che il centro può effettuare lanci…è io che pensavo che non ci fosse la possibilità nel accordo…c’è sempre da imparare
Una domandina ai più esperti:
Vega potrebbe essere lanciato da qui? Con le dovute modifiche ovviamente, chiedo se la piattaforma riuesce a sopportare il peso e la gestione di Vega
Non vorrei sbagliare dicendo che l’ASI, a suo tempo condusse qualche studio in tal senso, con la conclusione che non era possibile. In ogni caso essendo Vega un programma europeo non poteva che essere lanciato da Kourou.
La forma esatta di questo rafforzamento sarà intanto uno studio di fattibilità. Non ero all’incontro, colpa mia, quindi continuo a riprendere dai lanci ANSA di Enrica Battifoglia, stavolta dalle dichiarazioni di Roberto Ibba, responsabile del progetto San Marco per l’ASI. “Si sta verificando la possibilita’ di riprendere i lanci con vettori tradizionali e palloni stratosferici”, ha detto Ibba. “Tra i vettori tradizionali, l’ipotesi piu’ realistica e’ una versione ridotta del lanciatore Vega, ma si pensa anche ad altri lanciatori di piccole dimensioni. Gli studi in proposito saranno conclusi entro l’anno e a metà del 2008 si potrebbe delineare un progetto”.
A prima vista sembra un peccato, ma secondo me l’unica possibilità era di affittare le piattaforme a dei privati per dei lanci di vettori di piccole dimensioni. Far gestire ad ASI i lanci (di cosa?) secondo me avrebbe più costi che benefici… Occorre realismo: volenti o nolenti lo spazioporto europeo è Kourou, perchè i francesi investono quantità di risorse enormemente maggiori…
In effetti hai ragione, ma a questo punto perchè continuare la manutenzione?
E’ meglio smantellarle se appunto non vengono affittate a qualcuno e non c’è questa prospettiva
Beh, smantellarle costerebbe non poco Concordo comunque nel dire che, cosi com’è, è un peccato. Ma sono contento che almeno il centro di terra sia utilizzato ed in piena efficienza…
Le piattaforme San Marco e Santa Rita I e II sono, oramai da molti anni, al centro di un’assurda contesa tra l’Università “La Sapienza” di Roma e L’Agenzia Spaziale Italiana.
Il risultato è stata la paralisi dell’infrastruttura con l’impossibilità di utilizzarla sia come piattaforma di lancio che per altri utilizzi.
Questa vicenda, tutta italiana, mette in luce come i soliti particolarismi e poterini burocratici riescano ad invalidare infrastrutture e tecnologie potenzialmente utili.
beh veramente quello che dovrebbe decidere se smantellare le piattaforme o meno non e asi o la sapienza ma il Kenya,dato che sia il segmento di terra che quello marino sono di proprietà del Kenya…per i costi si parla di qualche milione per smantellare tutte tre le piattaforme…1 o 2 milioni non cosi tanto come si crede…
Dubito che i costi dello smantellamento ricadrebbero sul Kenia, visto che la decisione di installare le piattaforme fu dell’Italia. Un conto è la proprietà territoriale, un conto la gestione, la manutenzione e l’eventuale smantellamento… Occorrerebbe chiedere questa cosa.