Il lancio di questa missione cinese, dedicata principalmente a testare il sistema di rientro a terra della futura Chang’e 5, è previsto per giovedì prossimo (23 ottobre) alle 19:29 ora italiana.
Verrà lanciata su una traiettoria lunare di ritorno libero.
Ricordo che, insieme alla missione cinese, verrà lanciata anche 4M: la Manfred Memorial Moon Mission, che compirà una traiettoria circumlunare con probabile rientro atmosferico.
A German space technology company, OHB System, will fly a private payload called the 4M mission (Manfred Memorial Moon Mission) in honor of OHB founder, Manfred Fuchs, who died in 2014. Technical management of the mission will be performed by LuxSpace. The probe weighs 14 kilograms and contains two scientific instruments. The first instrument is a radio beacon to test a new approach for locating spacecraft. Radio amateurs will be encouraged to receive the transmissions and send results back to LuxSpace. The second instrument, a dosimeter provided by the Spanish company iC-Málaga, will measure radiation levels throughout the satellite's circumlunar path.
Fra quattro giorni la sonda sfiorerà la Luna e fra otto concluderà la sua missione.
Il modulo di servizio ed il veicolo di rientro si separeranno a circa 5.000 km dalla Terra con il primo che effettuerà una manovra propulsiva per evitare a sua volta l’ingresso in atmosfera. Pare che la sua missione continuerà con scopi non ancora rivelati.
Se ho capito bene, il rientro della capsula avverrà in due fasi. Un primo tuffo fino a 60 km di quota per poi “rimbalzare” su fino a 140 km per la discesa finale.
Da quello che ho trovato lo Skip reentry e’ stato utilizzato dalle sonde sovietiche Zond 6, 7 e 8 ma anche se fu ingegnerizzato per il modulo di comando di Apollo ma non fu mai provato per i voli umani.
Per l’Orbiter dello Space Shuttle lo skip reentry era stato provato con simulazioni al computer ma non era chiaro come lo scudo termico avrebbe potuto comportarsi con un riscaldamento rapido, un raffreddamento e un successivo riscaldamento, e anche in questo caso non fu mai provato.
Il modulo d’equipaggio delle Orion sarà capace di effettuare lo skip reentry, permettendo di stabilire il sito di atterraggio a partire da una grande quantità di traiettorie d’aborto.