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Diverse lunghezze d’onda
lo voglio con l’audio…
BANG! CRACK! SCROK! BUUUM! (basta?)
Anche su http://www.spaceweather.com/, c’è un altro bel fimato di SDO e una eccezionale foto amatoriale. Qui invece … solo nuvole, e le previsioni continuano sul pessimo per tutta la settimana. Sto pensando di convertire il telescopio in pluviometro e il treppiede in supporto per fioriere.
accidenti chee roba!
poteva vaporizzarci tutti all’istante!!!
mai visto un botto così grosso!
sono rimasto veramente a bocca aperta…
PORCA MISERIA! che botto!
Come viene classificata un’eruzione del genere? So che esiste una scala per identificare i flare, ma non ho idea di cosa venga preso in considerazione (a parte presumo, la potenza eruttiva) per la classificazione.
Dario,
per quanto ne so, l’unico parametro fisico facilmente misurabile a livello terrestre (in realtà in GEO) è il flusso a raggi X. Questa è stata un’eruzione di classe M2, nel senso che i satelliti hanno misurato un flusso X di 2*10^-5 W/m2 nella banda da 1 a 9 Angstrom. Vedi http://www.swpc.noaa.gov/today.html
In pratica si misura la potenza apparente del flare in X, secondo la nostra linea di vista (presumo che l’emissione energetica irradiata dal flare in X non sia del tutto isotropica). Non c’è invece una stima della massa della CME associata; al massimo si misurano densità, velocità, composizione e campo magnetico del vento solare se e quando la CME ci investe.
io la classifico a metà tra “grandissima!” e “colossale”
Consiglio comunque di dare un’occhiata a http://www.spaceweather.com/ , ci sono parecchie altre informazione e un filmato davvero “unbelievable”
Sempre sulla linea del post precedente, il NOAA considera anche altre scale, monitorando il livello di disturbo del campo geomagnetico, le particelle energetiche e i blackout radio (anche detti SID, Sudden Ionospheric Disturbances, disturbi ionosferici improvvisi - causati dall’aumento della ionizzazione ionosferica in seguito ai picchi di emissione X). Vedere http://www.swpc.noaa.gov/NOAAscales/index.html
Tabellina per completezza.
[table]
[tr]
[td]Class[/td][td] [/td][td]b [/b][/td]
[/tr]
[tr]
[td]B[/td][td] [/td][td]Φ < 10^-6 [/td]
[/tr]
[tr]
[td]C[/td][td] [/td][td]10^-6 < Φ < 10^-5 [/td]
[/tr]
[tr]
[td]M[/td][td] [/td][td]10^-5 < Φ < 10^-4 [/td]
[/tr]
[tr]
[td]X[/td][td] [/td][td]Φ > 10^-4[/td]
[/tr]
[/table]
Nel nostro caso è un M2.5 = 2.5 x 10^-5 W/m²
Di quand’è questa eruzione esattamente? Sulla ISS abbiamo avuto un picco nel flusso di protoni che è arrivato quasi a 100 MeV, con qualche impatto anhce sulle operazioni di ATV…
Quasi esattamente alle 0600z del 7 giugno - vedi http://www.swpc.noaa.gov/today.html
Ce n’è stata un’altra stamattina alle 0348z, più debole, di classe C4 o giù di lì.
Che botta di vita!
Interessante! Il primi protoni sopra ai 100 MeV sono arrivati sulla ISS alle 7.35. Cmq non c’è stato bisogno per l’equipaggio di andare nello shelter.
Quale modulo viene utilizzato?
I protoni pesano, e vanno un bel pò più lenti della luce. Ma vuoi dirmi che non lo sapevate, e che non c’è un sistema di early warning? O semplicemente tu non sei coinvolto in questo loop? Solo per curiosità…
Comunque tu fai riferimento all’evento del 7 giugno alle 0600z - quindi i protoni sono arrivati in un’ora e mezza, il che mi torna.
Grazie Riky e IK1ODO per i video - veramente affascinanti, visti da lontano…- e le spiegazioni.
W/m^2… quindi i flare vengono misurati come una densità superficiale di flusso magnetico, interessante la correlazione col flusso di protoni Buzz!
Riguardo alle sonde, è GEO sono i GOES a raccogliere sempre i dati? Mi sa che mi faccio un ripassino sulle sonde destinate ad osservare il sole…
(cogliendo anche l’occasione per evocarlo magari)
Per la parte russa lo shelter è Zvezda, ma per l’USS non ne sono sicuro… ad occhio direi che i crew quarters sono nelle zone più schermate, visto che dove l’equipaggio dorme bisogna limitare le radiazioni anche in condizioni normali…
Noi (intendo Columbus) non abbiamo responsabilità dello space environment, di cui si occupa NASA. Quindi di sicuro io non sono nel giro. Però direi che anche NASA non ha un sistema di early warning. Hanno emesso una flight note che diceva letteralmente:
“gli effetti di un SPE particolarmente forte sono iniziati alle 7.35, aumentando il “dose rate” a “high geomagnetic latitudes” (difficilissimo da tradurre in italiano…). La ISS è passata per la prima votla alle 08 in una di queste zone, ma comunque per ora non riteniamo ci sia bisogno di andare nello shelter”.
Anche perchè ogni evento è diverso, e non so se si possa prevedere in anticipo l’entità finchè non si è misurato il flusso di protoni…