Che fine ha fatto la "realtà virtuale"?

Vi ricordate quanto parlare negli anni 90 sulla realtà virtuale?
Prima ancora di internet,sembrava che il futuro fosse quello,e fosse a portata di mano.
Decine di libri,centinaia di articoli,persino saggi filosofici come quelli di Ellemire Zolla…e poi?
Che fine ha fatto la realtà virtuale?
Mi sembra che da un bel pò non se ne parli più.

Bella domanda. . . Forse all’epoca ispirava molto l’idea di ricreare digitalmente un mondo immaginario, oggi ci si concentra di più a sfruttare la tecnologia per migliorare la nostra comprensione del mondo reale ( penso ai google glass ). Forse il cinema 3D coi film d’animazione è la versione attuale e più fruibile della realtà virtuale . .

Vi suggerisco un sito su un prodotto tecnologico a riguardo che vedrà la luce nei prossimi mesi…

http://www.oculusvr.com/

:wink:

Concordo con Alex, non è sparita anzi:

[ul][li]3D attivo in cinema e TV, riscoperta dell’IMAX anche in digitale[/li]
[li]Audio DTS o DD con più di 10 canali, altro che la polifonia… (4 canali)[/li]
[li]Tv e sopratutto trasmissioni in HD[/li]
[li]Videogiochi e console low cost in 3D ed HD[/li]
[li]Display con risoluzione superiore a ciò che la nostra retina può discretizzare[/li]
[li]Software in grado di decodificare ed interpretare correttamente le nostre frasi[/li]
[li]Head Up Display e radar integrati nelle automobili di fascia media e google glass[/li]
[li]Software che con il solo ausilio della videocamera dei telefonini e di un catalogo appoggiato a terra aggiungono i mobili in 3D nell’inquadratura (Nuovo catalogo IKEA)[/li][/ul]

e credo ci sia anche altro che non ho citato.

Ciao

Raffaele

Mi aggiungo al coro: di sicuro non è come la si immaginava 20 anni fa - magari anche nei libri di fantascienza, ma molti elementi di quella che veniva definita “realtà virtuale” oggi sono parte della vita di tutti i giorni (o quasi…).

Per restare doppiamente in topic, guardate per esempio questo video di Elon Musk:

http://www.youtube.com/watch?v=xNqs_S-zEBY#

Io pensato molto ad un altro concetto che si è perso assieme a quello della realtà virtuale. Da metà degli anni ottanta si parlava di “cyberspazio”. I cartoni animati (allora la mia fonte di informazione) erano illuminanti a riguardo. Era una rappresentazione visitabile e fruibile di un circuito elettronico sufficientemente complesso. Quando smontavo un apparecchiatura elettronica mi rendevo conto che quest’ultimo non poteva che esistere. I circuiti stampati non erano che magnifiche fabbriche popolate e rese operative da cariche elettriche che si muovevano a velocità prossime a quella della luce. Ma questo era solo il livello più basso… in un computer questi circuiti erano organizzati in una fabbrica ancora più grande ed ad un livello ancora superiore un programma la permeava ed il tempo procedeva a kilocicli.

Poi, mentre diventavo grande, i miei compagni delle elementari giocavano coi gigtiger poi col gameboy. Poi sono arrivati i telefoni cellulari e alla fine internet. Nessuno ha più parlato di cyberspazio anche se i videogiochi online e google earth sono proprio quello che i cartoni hanno profetizzato.

Le due cose esistono ancora, hanno solo cambiato nome: ora si chiamano augmented reality ed internet.