Come si nutrivano gli astronauti Apollo durante le EVA?

In passato ho sempre letto che le tute pressurizzate A7L, impiegate durante il programma lunare Apollo, avessero la possibilità di fornire acqua fresca ed un minimo di alimentazione (una barretta nutriente) agli astronauti durante le EVA lunari, soprattutto quelle più lunghe di tipo J (Apollo 15, 16 e 17).

Ma come facevano?
Me lo sono chiesto per molto tempo e pur avendo studiato le A7L, attraverso innumerevoli foto e disegni (per riprodurle nei miei artworks e libri), non sono riuscito a trovare una prova definitiva.

Finora.
Ma grazie all’amico Winchell Chung ed il suo fantastico sito “Atomic Rockets” ho avuto la risposta, grazie alle immagini seguenti:

(fonte immagini https://www.projectrho.com/public_html/rocket/spacesuits.php)

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Qui si vede (nella foto b/n) Gene Cernan, comandante dell’Apollo 17, con la sua A7LB senza “Bubble Helmet” in cui sono evidenziati il tubetto per bere (drink valve) ed una barretta proteica (food stick) da addentare. La foto a colori restituisce il dettaglio del collare in cui si distinguono i due mezzi per dissetarsi ed alimentarsi.

Inoltre lo stesso “Bubble Helmet” aveva quella che a me sembrava una valvola di equalizzazione ed invece era il “feedport” per introdurre cibo liquido attraverso un’apposita pistola a pressione.

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In pratica è sempre stato lì in bella vista!

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Queste due immagini illustrano un test di alimentazione , con quella che sembra una A6L (modello precedente). Mi chiedo se, oltre alla barretta ed al tubetto (che sicuramente saranno stati utilizzati in missione) qualcuno si sia mai davvero alimentato nello Spazio in questo modo…

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A questo punto, come direbbe Lubrano, la domanda sorge spontanea: se è vero che gli astronauti Apollo potevano bere e mangiare nella loro A7L (oltre ad espletare i propri bisogni ovviamente) allora anche gli astronauti Shuttle/ISS potevano e possono fare lo stesso nelle loro EMU?
Specialmente considerando la durata media di una EVA per la ISS (in termini di ore).

A quanto pare si, leggendo il seguente articolo:

Dove si riporta (letteralmente):
There is a slot in the hard upper torso (HUT) portion of the EMU for a rice paper-covered fruit and cereal bar. The bar is designed so that the astronaut can take a bite and pull the remainder up. The entire bar must be eaten at once to prevent crumbs from floating within the helmet. However, most astronauts prefer to eat prior to the spacewalk and not use this bar.

The space suit has the In-suit Drink Bag (IDB), which is a plastic pouch mounted inside the HUT. The IDB can hold 32 ounces or 1.9 liters of water and has a small tube (straw) that fits up next to the astronaut’s mouth. The astronaut can move his/her head within the helmet and suck water through the tube.

Se poi vi interessa sapere dove Winchell Chung ha reperito le informazioni per il suo articolo, di seguito trovate la fonte NASA:

https://history.nasa.gov/alsj/alsj-DrinkFood.html

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è Jim Irwin quello ritratto in queste foto?

Non lo so, la caption originale dice possibly Jim Irwin

Riguardo le EMU non sono ancora riuscito a reperire un’immagine in cui si vedano chiaramente la drink valve o la food stick però ho reperito questo disegno (fonte NASA EXTRAVEHICULAR MOBILITY UNIT (EMU) LSS/SSA DATA BOOK, Rev V, September 2017 Appendix C) in cui è chiaramente indicata la posizione della Disposable In-Suit Drink Bag:

Della quale è disponibile anche una bella immagine (NASA S113E05281 - STS113)

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L’acqua da bere è tristemente nota per l’incidente di Parmitano :wink:

Il motivo per cui gli ingegneri del JSC hanno inizialmente sottovalutato la perdita di acqua nel casco è perché è noto che le drink bags della EMU tendono a perdere un po’ d’acqua ogni tanto. Solo che in quel caso non era acqua da bere ma arrivava dal circuito di controllo termico

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Mi pare che uno dei primi ordini che gli fu dato fosse quello di bersela tutta