Competenze per lavorare in ambito spaziale

Salve a tutti!
Scrivo qui anche se non sono più uno studente ma ho bisogno di un consiglio affine.
Ho un master in ingegneria informatica e durante i miei studi ho capito di voler spendere la mia carriera nel campo spaziale ed ho iniziato a lavorare circa 4 mesi fa.

In Italia ho contattato telespazio, leonardo, altec, thales, space engineering, sitael: quasi nessuno mi ha risposto. Ho perfino partecipato alla selezione per lo YGT di ESA, senza successo. Per l’estero ho invece provato GMV e Airbus, senza essere davvero ricontattato.

Alla fine sono stato assunto per una grande società di consulenza che lavora a stretto contatto con Airbus a Toulouse (FR). Al momento in effetti sono impiegato presso Airbus ma in ambito aerospaziale (avionica di linea): ho ovviamente accettato l’impegno poiché mi permette di avvicinarmi al settore e di costruirmi un CV intorno a questo; oltretutto Toulouse è probabilmente il centro europeo più importante del settore.

Detto ciò ho intenzione di continuare a studiare. Il mio sogno è sempre stato di lavorare nel Mission Control, d’altra parte so bene che le possibilità sono poche e mi accontenterei di entrare quanto meno nel campo spaziale in generale. Per uno che ha un background fortemente orientato all’ingegneria del software, quali sono le cose le materie, gli argomenti che ritenete possano essermi utili in vista di future application? Non ho paura di di allargare i miei orizzonti e uscire fuori dal software in senso stretto.

Al momento sto studiando gli standard ECSS sviluppati da ESA e sto pensando di iniziare alcuni corsi edX (Space mission design and Operations mi sembra il più interessante).

Grazie a tutti in anticipo, specialmente a chi lavora nel settore e vorrà regalarmi la sua esperienza in merito.

Più che concentrarti su un percorso di studio formale che comprenda materie astratte Il mio consiglio è partecipare a progetti di sviluppo open source in modo da acquisire una conoscenza pratica dei linguaggi, le architetture, i framework, gli strumenti e i processi di sviluppo del software. Non dimenticare di dare risalto a questi progetti nel curriculum.

Personalmente, per l´esperienza che ho acquisito in questi anni, penso che con una laurea master in informatica non serva molto altro per provare ad entrare nell’ìndustria aerospaziale.
Entrarci direttamente come ingegnere nelle operazioni è molto difficile, in quanto si da molto più valore all’esperienza rispetto a un curriculum pieno di studi ma con poca o nulla esperienza nel settore. Per questo ti consiglio di approciare la cosa da due possibili angoli:

  • Tieni gli occhi fissi sulle posizioni “entry level” come controllore (in genere spacecraft controller o ground controller o ground operator) su https://www.space-careers.com/. Sono posizioni di “inizio”, con retribuzioni non altissime ma ti proiettano dritto dritto nel mondo delle operazioni spaziali e ti fanno fare tutta la gavetta che ti serve per farti conoscere nell’ambiente e progredire.
  • Cerca posizioni come Mission Control System engineer, che significa prendere le missioni per… il software. Qui anche è ricercato un minimo di esperienza, considerato che si tratta di software iper-specializzato, ma nei dintorni delle città “spaziali” europee qualcosa, anche per ingegnere junior, spesso appare.
    Questi i miei due cent, naturalmente punto di vista del tutto personale.
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Ti porto la mia esperienza diretta come OPS-Leader per un payload di classe 1 di ESA: primo, come te la cavi con le lingue?? Serve soprattutto l’inglese, l’inglese e ancora l’inglese scritto e parlato più che bene. Poi puoi essere un ground controller e li occorrono competenze di software mentre le operazioni propriamente dette richiedono competenze di tipo ingegneristico, ma non è un regola generale considerando che il sottoscritto è un architetto. Per il resto occhio alle vacancies ed alle società che forniscono manpower ad ESA e in bocca al lupo!!!

Grazie del tuo contributo. Parlo fluentemente inglese, ho una buona conoscenza di spagnolo e sto adesso iniziando ad imparare il francese dal momento che mi sono trasferito qui e che, sorpresa delle sorprese, in Airbus moltissimi non parlano affatto inglese.
Ho spesso buttato un occhio su vacancies in ESA ma la maggior parte delle volte si cercano posizioni da head engineer o comunque competenze su software molto specifici anche per junior: il che mi demoralizza un po dal momento che ritengo praticamente impossibile conoscere e avere esperienza con ogni framework.

grazie mille per le indicazioni, conoscevo il sito che hai indicato ma non credevo fosse effettivamente utile (sarà lo stile css di fine anni 90!). Mi informerò meglio sulle posizioni da te citate :slight_smile:

Per il francese é utile ma per il campo spaziale a mio avviso é preferibile il tedesco :grin:

Tolosa é una bella cittá peró a lungo andare un po´stancante io preferisco stare in Germania od Olanda.

Come ti hanno giá detto gli altri hai le competenze giuste per cercare una posizione in campo spaziale.
Cercare una posizione ESA come staff senza avere esperienza é praticamente impossibile ( ancora di piú con il passaporto italiano )

Cerca su linkedin, space-careers, spaceindividuals, DLR, volendo anche Eumetsat e nei siti del industria (OHB, Airbus DS etc. ) delle posizioni junior anche come contractor. Le posizioni da contractor sono quasi sempre pubblicizzate ovunque.

Purtroppo molte volte si deve passare dalla prima scrematura fatta dalle HR che ricevono un sacco di CV quindi non disperare in caso risposte negative, cerca di ottimizzare il tuo CV per le varie posizioni e cerca quotidianamente se ci sono posizioni interessanti per te.

Aggiungo una altra strada, anche se piu’ tortuosa.
Ai satelliti di tipo scientifico ci lavorano anche universita’ e centri di ricerca vari, che di solito sviluppano il software di riduzione dati. Per questo lavoro di sviluppo si fa molto spesso ricorso a giovani presi con contratti a termine. Certo sviluppare software di riduzione dati non e’ la stessa cosa di lavorare a un mission control center, ma e’ un modo per entrare nel mondo dello spaziale e di trovare qualche buon contatto per qualcosa di migliore.