Completata la prima EVA per aggiornare la ISS alle future capsule NASA

Topopesto è una discussione che abbiano già fatto in altri thread…

ecco l’antenna gonfiabile! missione STS 77 maggio 1996


Nuova occasione per riprendere una discussione oramai sopita. Ci sono nuovi soci che potrebbero comunque commentare questa notizia a parer mio molto interessante.

Oggi “Leonardo” il tg scientifico ha dato notizia di presenza di acqua nelle tute al termine di questa EVA.
Sembrerebbero confermarsi i problemi avuti da Parmitano.

Però si parla di quantità d’acqua molto minori. Avevano trovato acqua anche dopo la seconda EVA, ma hanno dato comunque il GO per continuare. E a quanto pare hanno trovato acqua anche dopo la terza EVA. Ma credo che non sia ancora chiaro se il problema è lo stesso che ha avuto Luca

Ma prima dell’EVA di Luca c’erano stati problemi del genere, specie tanto frequenti? O è una nuova - spiacevole - tendenza?

Si trattava di una prima nel genere, infatti la risposta all’evento da parte di tutti i team coinvolti è stata un po’ più lenta rispetto a quanto previsto per un evento a cui sarebbero dovuti essere preparati, maggiori informazioni nel report della commissione di inchiesta: https://www.nasa.gov/sites/default/files/files/Suit_Water_Intrusion_Mishap_Investigation_Report.pdf

rendere possibile l’attracco automatico delle future capsule americane per equipaggi CST-100 della Boeing e Dragon V2.0 di SpaceX.

Non l’Orion?

Non credo sia previsto per Orion l’utilizzo verso la ISS. Per questo servizio ci si affida, da parte NASA, solo ai privati come per il cargo.

Beh, una capacita’ almeno teorica dovrebbe esserci, spero.

Metti caso che ci sono problemi con la ISS e c’e’ una Orion gia’ pronta sul Pad per altre missioni, mi sembra strano non possa essere usata in emergenza come scialuppa.

Certo, con i tempidi sviluppo di Orion, c’e’ il rischio che la ISS venga dismessa prima…

In ogni caso nella serie di libri Black Tide Rising appare una Dragon V2.0.

Beh, si!
A memoria credo che il sistema di docking sia lo stesso, quindi la possibilità teorica ci sia. Non so per quanto riguarda i sistemi di guida automatici, credo che Orion non ne sia dotata. Ma la mia memoria potrebbe non essere così affidabile…in fin dei conti non è “Space Rated” :stuck_out_tongue_winking_eye:

Orion non dovrebbe avere un sistema di auto-docking con APAS simil-STS?

Dal punto di vista teorico credo abbia più senso sviluppare un adattatore da montare su orion in caso di necessità piuttosto che avere un ennesimo sistema di docking sulla ISS che magari non si userà mai…

Se leggi il report dell’investigation board dopo l’incidente di Luca, hanno scritto che problemi di acqua nel casco ne hanno avuti spesso prima di Luca, ma in quei casi erano sempre stati problemi della drinking bag che perdeva. E in quel caso la quantità d’acqua rilasciata era sempre piccola.
Per Luca il problema è stato tutt’altro (non era acqua potabile, ma acqua del sistema di raffreddamento), solo che avendo avuto spesso il problema con la sacca dell’acqua potabile hanno pensato che il problema fosse di nuovo quello e quindi lo hanno sottovalutato, dando il GO per la prossima EVA. Con il risultato che tutti conosciamo.

Non so per il caso di Terry da dove venisse l’acqua, ma visto che hanno dato il GO per l’EVA successiva penso che non fosse un problema al circuito di raffreddamento.

Nell’ultimo articolo di AstronautiNews spiegano bene i motivi del GO.

Sembra si tratti di acqua di condensa e i livelli rimangono entro i limiti fisiologici del sistema.

[size=18px]Virts ha infatti ha raccolto l’acqua presente nel casco con una siringa, consentendo di stabilire approssimativamente la quantità in 15 millilitri (10 volte meno di quella presente nel casco di Luca Parmitano). Con ogni probabilità l’acqua è stata spinta nell’elmetto nel momento in cui l’astronauta ha collegato la tuta ai sistemi di ventilazione di Quest. La presenza di acqua nella tuta, ancorché indesiderabile, in questa piccola quantità è tollerata e prevista dagli standard operativi, che hanno un limite fissato a 57 ml. La tuta indossata da Virts, matricola 3005, è nota per questa”caratteristica” del suo sistema di sublimazione, che al momento della ripressurizzazione della camera di equilibrio produce una piccola quantità d’acqua di condensa (sono sette, per l’esattezza, le occorrenze di questo comportamento nella tuta #3005) la quale poi, a causa della ventilazione forzata, raggiunge lentamente il casco dell’astronauta.[/size]

Aha, ok, mi ero perso quell’articolo che conferma quello che ho scritto sopra, grazie :slight_smile:

Male, molto male Buzz! :facepunch:

E’ un articolo dell’Admin in persona…aspettati conseguenze! :stuck_out_tongue_winking_eye: :stuck_out_tongue_winking_eye:

Certificato ITAS e non lo sapeva :grin: