Inutile dirti, caro Marco, che quanto da te realizzato in questo forum, avrebbe potuto vedere la luce gia’ quasi 8 anni fa.
Ma vabbe’… ognuno e’ libero di calpestare i piedi dell’altro, fargli lo sgambetto e, ovviamente, rimetterci altrettanto.
Chi sono?
Sono Bernardo Mattiucci, ti ricordi di me?
Sono quello che teneva in piedi il sito Marsfriends.com, che poi venne inglobato in un progetto molto piu’ ambizioso e promettente, lo Space Network Project, che Dario Frigerio accolse subito di buon grato e che molti, te compreso, non avete mai neanche visitato.
Forse lo consideravate pericoloso per le vostre attivita’?
Ma vabbe’… all’epoca lo Space Network Project stava partendo e richiedeva aggiornamenti continui che per un periodo siamo riusciti a garantire. Poi si e’ fermato tutto.
Nessuno che aveva voglia di investire un minimo del proprio tempo libero nel settore astronautico. E cosi’ lo Space Network Project e’ stato fermato.
Con questo mio primo (e forse anche ultimo) messaggio non voglio farti i complimenti, perche’ per vari motivi non li meriti. Ma non perche’ sei tu, ma perche’ in Italia non li merita nessuno i complimenti.
Si parla tanto di interesse per lo spazio e l’astronautica, ma alle parole non seguono mai i fatti. Mai. Neanche se questi possono far cambiare la vita a qualcuno o a milioni di persone.
Siamo un popolo di creativi, di inventivi, di appassionati. Se ci impegniamo (come abbiamo fatto) riusciamo a progettare e costruire l’85% della Stazione Spaziale Internazionale, eppure siamo arciconvinti che in Italia non c’e’ il Know-how per lavorare nell’ambito astronautico.
E questo, credimi, deriva dalla poca, anzi assenza totale, di volonta’ di fare qualcosa in modo serio e professionale.
Ho abbozzato decine e decine di progetti e programmi per la colonizzazione della Luna e di Marte. Progetti e programmi arrivati anche sulle scrivanie di alcuni dirigenti della Nasa (che infatti mi hanno subito copiato tutto) e di imprenditori multimiliardari di mezzo mondo.
Progetti e programmi che avremmo potuto far diventare realta’ se solo ci fosse stato qualche cristo di persona, in Italia, che mi aiutasse nella stesura dei suddetti. Dario conosce tutta la storia, tutti (o quasi) i progetti e puo’ parlartene ampiamente.
Avremmo potuto creare insieme un validissimo gruppo di lavoro, con progetti propri tutti originali, e conferenza in giro per l’Italia, l’Europa e il Mondo per divulgarli.
Ma a quant pare sono l’unico, in Italia, che ha sempre cercato di Fare e non di Parlare.