Luserna San Giovanni, conferenza sulla radioastronomia amatoriale. A pranzo con Claudio Maccone, chairman del
SETI. Poi vi racconteró
WOW! In tutti i sensi
wow! anche quello
Appena tornato a casa, avrei da raccontarvi per ore. Giornata molto, molto stimolante. Si è parlato di SETI radio e ottico, di segnali WOW! americani e russi, di meteore, di tante cose.
Ho aperto qui il thread, perchè andrebbe postato con la proposta dello sciame di astronavi da mandare ad Alfa Centauri, ma prima dovrei fare un pò di ricerca e documentazione. Ci tenevo a mettervi al corrente dell’idea, per cui ecco due righe.
Problema: fare in modo che una, o poche, o molte sonde possano inviare segnali verso la Terra dopo un viaggio di 4,5 anni luce, ovvero 650.000 unità astronomiche.
Proposta del prof. Maccone: spedire una sonda a 550 UA dal Sole, in direzione OPPOSTA rispetto ad Alfa Centauri. Spedire le sonde nel sistema di A.C, ma almeno una a 550 UA OLTRE A.C.
A questo punto le due sonde, il Sole e Alfa Centauri sono allineati, con le sonde all’estremità del segmento e le due stelle in mezzo. Le stelle funzionano come lenti gravitazionali, focalizzando il segnale radio emesso/ricevuto dalle sonde, di qua e di là dalle rispettive stelle. Viva Einstein, e onore a chi riesce ad avere idee simili.
Roba da far tremare i polsi, si tratta di avere una sonda relè 27 volte più distante delle Voyager; ma ancora nulla rispetto a mandare qualcosa a 4,5 anni luce, e tutto sommato concepibili anche con la tecnologia attuale. Il problema è … l’altro lato.
Ci sono poche cose che fanno dire WOW in questo modo. Per uno scienziato, nessuna.
Se usiamo il Sole come una lente gravitazionale possiamo mantenere i contatti con le nostre sonde anche a distanze interstellari. Questa è la chiave per esplorare i dintorni del Sistema Solare nei secoli a venire. Anche civiltà aliene potrebbero avere scoperto questo metodo per comunicare a lunga distanza. Se cosi fosse, potremmo entrare a far parte di un vero e proprio Internet interstellare.
Immagine: la fascia completa delle sfere focali comprese fra 550 e 17.000 UA dal Sole, creata dall’effetto di lente gravitazionale del Sole e di ciascun pianeta, mostrata in scala. La scoperta di questa fascia di sfere focali è il principale risultato esposto in questo lavoro, insieme al calcolo dei relativi guadagni di antenna.
Un problema c’é sempre
Io vedo il problema anche da questo lato, ossia il posizionare la prima sonda-ricevitore a 550UA oltre il nostro sole: per mandarla a 4 volte la distanza del Voyager 1 (che si trova a 130ua circa) bisogna accelerarla parecchio, il Voyager ha impiegato 40 anni per raggiungere questa distanza. E non é finita: arrivati, bisogna rallentare questa sonda fino a farla fermare nella posizione desiderata. E dove “stracacchio” la troviamo tutta questa energia? Un motore a ioni con un’alimentazione elettrica fornita da un reattore a fusione?
Grazie Sinucep, l’immagine e i link riassumono le cose che Maccone ha detto ieri a pranzo, fra un agnolotto e un brasato di cinghiale.
Chiaramente sono cose pazzesche, ma non insormontabili. Maccone ha lavorato anni in Alenia a progettare satelliti (uno fra tutti, Hipparcos - ho finalmente saputo chi ha dimenticato di rimuovere la sicura al motore di apogeo) e … qualcosa ne sa, anche delle difficoltà.
Livio, sì, penso che l’unica sarebbe un motore a ioni, o un NTP (nucleare termico). Anche perchè la sonda non può essere tanto piccola, deve avere antenne (probabilemente più di una, e indipendenti) piuttosto grandi: per comunicare a Terra, per il link interstellare e per navigare con le pulsar.
Ipotesi forse più fantascientifica che realmente realizzabile! Si potrebbe usare un sistema di comunicazione basato sul teletrasporto quantistico!
Lory, primo, devi far arrivare l’ informazione. Secondo, l’ entanglement non trasferisce informazione. Diversamente violerebbe i sacri principi della termodinamica, e il rapporto di causa-effetto.
uhm se possiamo inviare una sonda a 550UA OLTRE alfa centauri senza metterci millenni, possiamo anche comunicare direttamente con AC
Però l’idea del sole a fare da lente gravitazionale è interessantissima, e va approfondita
Già il fatto che sia cominciata seriamente, almeno in fase teorica, la ricerca scientifica su un metodo per ricevere informazioni dalla stella a noi più vicina è una cosa positiva, avevo letto anche di altre proposte (mooolto teoriche) con invio di nano sonde multiple (che poi vorrei sapere come fanno a comunicarci indietro qualcosa), sonde con vele laser sparati dalla terra e via dicendo… tutta SF o quasi, finora
Non trasmettono nulla, fanno il fly-by attorno al sole, e tornano dopo altrettanti anni. Il principio é quello di sparare una rosa di centinaia di queste sonde, sperando che qualcuna (anche solo una) possa fare la manovra corretta (senza motori, solo per inerzia) e tornare
12-13 anni fa il Prof. Antona lasciò l’ultima settimana del suo corso di Sistemi Spaziali al prof. Maccone, una settimana di lezione a proposito di “relatività e astrodinamica” e di cosa questo ha a che fare con i possibili viaggi spaziali…
Una percentuale non indifferente della mia passione per lo spazio è dovuta a quella settimana con Maccone
Eh, immagino cosa dev’essere stata una settimana di lezione con uno così. Sono veramente contento di averlo conosciuto.